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I fatti in Russia non avrebbero sorpreso Machiavelli. Bozzo spiega perché

Quandanche non agiscano per sete di denaro, i mercenari non sono affidabili perché prima o dopo si lasceranno carezzare dall’ambizione politica, si legge nel Principe. L’analisi di Luciano Bozzo, professore di Relazioni internazionali e studi strategici presso l’Università degli Studi di Firenze

Progozhin ferma le truppe alle porte di Mosca

Prigozhin ha annunciato che le sue truppe si ritireranno da Mosca e torneranno ai posti di combattimento. La decisone sarebbe avvenuta attraverso una mediazione condotta dall’autarca bielorusso, Alexander Lukashenko

Russia. La Cina glissa, la Turchia ci prova (con la mediazione), l’Iran amichevole

La Cina racconta la situazione in Russia attraverso la narrazione governativa. Pechino non si sbilancia, non ha interesse a farlo né dal punto di vista del rapporto con Mosca, né secondo gli interessi interni (stando al principio della non interferenza). Ma manda segnali chiari contro l’alterazione dello status quo

Fatti, conseguenze geopolitiche, strategiche e tattiche della controffensiva ucraina

Non si possono fare ancora previsioni attendibili sull’esito della controffensiva ucraina. Sicuramente il caos e la perdita di prestigio subiti da Putin e dal Cremlino a seguito della rivolta del Gruppo Wagner, la favoriranno non solo politicamente, ma anche militarmente… L’analisi del generale Carlo Jean

Quale contesto dietro alla ribellione di Prigozhin? Il commento del prof. Savino

Di Lorenzo Piccioli

Secondo l’accademico italiano, la ribellione portata avanti da Prigozhin è solo l’ultimo tassello di un più ampio processo di crisi interno alla Federazione Russa. Con delle conseguenze difficili da prevedere, sia sul lato della guerra in Ucraina che su quello del futuro di Mosca

Prigozhin e i suoi mercenari. Storia di un potere fuorilegge

Di Federica Saini Fasanotti

L’espansione del Wagner Group, gli attori protagonisti del tentativo di golpe in Russia, nel continente africano prosegue anche se, da marzo 2018, la Russia ha messo fuori legge il mercenariato, ai sensi dell’articolo 359 del Codice penale. Oltre a evitare le perdite militari, questi appaltatori privati forniscono al Cremlino la possibilità di negare qualunque coinvolgimento delle forze regolari russe nella violazione dei diritti umani. L’analisi di Federica Saini Fasanotti, senior associate presso l’Ispi

Così la Wagner sfrutta la zona grigia. L’analisi di Bertolotti e Bressan

Di Claudio Bertolotti e Matteo Bressan

La Wagner, il gruppo paramilitare protagonista di un golpe in Russia in queste ore, ha dispiegato migliaia di effettivi nei Paesi africani e mediorientali. L’obiettivo del gruppo in Africa è stato sostenere gli interessi della Russia in un contesto di competizione per le risorse di cui il continente è ricco. In Ucraina è associato alla necessità di limitare le perdite tra le truppe delle forze armate. L’analisi di Claudio Bertolotti direttore di Start Insight e Matteo Bressan docente di Studi strategici presso la Sioi, analista Nato Defense College Foundation

Putin ha deciso: schiaccerà Prigozhin. La previsione di Alperovitch

Putin ha messo il mirino in testa a Prigozhin. Se sopravviverà al fine settimana, qualcosa di particolare potrebbe succedere, ma secondo Alperovitch, esperto di politica internazionale e presidente del Silverado Policy Accelerator, le sue chance sono poche

Perché Eni-Neptune è un affare anche geopolitico

Di Emanuele Rossi e Otto Lanzavecchia

L’acquisizione di Eni della società di private equity permette alla major italiana di rafforzare riserve e migliorare le metriche di CO2. E contemporaneamente estromette un fondo sovrano cinese da una quota di controllo in un settore sensibile e strategico

Da Marx a Putin, con una Nato più forte. Il dibattito sulle "Brigate Russe"

Di Lorenzo Piccioli

Il dibattito si accende alla presentazione della nuova edizione di ‘Brigate Russe’, libro di Marta Ottaviani. Dall’abbaglio occidentale sulla capacità della Russia (e della Cina) di avvicinarsi alle liberaldemocrazie, al ruolo dell'”information warfare” scatenata da Mosca. Passando per qualche spunto positivo. Gli interventi di Cicchitto, Argentieri, Casini e Margelletti

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