Nel fine settimana si è tenuta a Pechino l´ultima sessione del diciassettesimo comitato centrale del Partito comunista cinese. La riunione precede l´apertura del Congresso che da mercoledì sancirà il passaggio dalla quarta alla quinta generazione di leader il cui compito sarà governare la Repubblica popolare per i prossimi dieci anni. Mentre si attende di conoscere l´organigramma del futuro comitato permanente,…
Esteri
Per l'Interpol mondiale tutte le strade portano a Roma
L´Assemblea generale dell´Interpol, l´organizzazione internazionale di polizia criminale, approda per la terza volta in Italia, dopo le edizioni del 1954 e del 1994. Giunta all’ 81ma sessione, l’assemblea segna il record di rappresentanti: 170 delegazioni delle polizie di tutto il mondo si riuniranno da oggi a giovedì nell´esclusivo albergo romano Rome-Cavalieri per discutere di violenza e sicurezza. Quella in svolgimento…
Ecco quello che non abbiamo fatto per evitare la crisi
Più che un congresso di esperti, la tavola rotonda organizzata dal Nicolas Berggruen Institute on Governance settimana scorsa sembrava un ritrovo di vecchie conoscenze che di momenti di difficoltà ne hanno condiviso tante. Perché a parlare erano i vecchi leader europei: l’ex cancelliere tedesco Gerhard Schröder, l’ex primo ministro britannico Tony Blair, l’ex presidente greco Yorgos Papandreu e l’ex presidente…
Mali e il rischio di un altro Afghanistan
In Mali è in atto una rivoluzione. Lo scorso 6 aprile, il Movimento nazionale per la liberazione del Azawad (Mnla) ha dichiarato l’indipendenza del Paese. Un momento cruciale dopo mesi di ribellione. La rivolta era cominciata a gennaio e cercava di cancellare la marginalizzazione delle popolazioni nomadi al nord del Mali. Di seguito sono apparsi due gruppi: Ansar Dine e il…
Le ultime strategie dei guru di Barack e Mitt
Mancano poche ore per le elezioni americane. I due candidati alle presidenziali si sono giocati quasi tutte le carte ma questo ultimo respiro verso l’appuntamento di martedì sarà decisivo. E anche utile per capire le opzioni sulle quali dovranno scegliere gli americani e che senza dubbi influiranno il resto del mondo. Secondo il corrispondente della Stampa, Maurizio Molinari, le…
Al voto al voto, i timori e le speranze di Wall Street
Il risultato delle elezioni presidenziali di martedì 6 novembre avrà enormi conseguenze per i manager delle società statunitensi, grandi e piccole. In particolare per contributi e tasse che dovranno pagare alle authority. Deluso dal presidente Obama e disperato per il mal funzionamento di Washington, gran parte del mondo del business sta sostenendo il candidato repubblicano alla Casa Bianca, Mitt…
Così Obama può scongiurare il fiscal cliff
Un fantasma si aggira per gli Stati Uniti. Quello del fiscal cliff, il baratro fiscale. Ovvio, si direbbe, visto che il deficit pubblico Usa veleggia sull’8 per cento del Pil. Entro la fine dell’anno scadono diversi sconti fiscali e in America il tetto del debito pubblico è fissato per legge. In caso di mancato accordo tra esecutivo e Congresso i…
Obama o Romney? Vincerà comunque il Centro
Da una parte, c’è la vicenda mediatica. Qui è evidente come Romney sia riuscito a recuperare terreno anche e soprattutto a causa della campagna di Barack Obama, incentrata sul “character assassination”, sulla rappresentazione di uno sfidante caricato di tratti ultraconservatori che non corrispondono alla realtà. Questo scollamento tra immagine e realtà può essere il frutto, come sosteneva qualche tempo fa…
In Cina gli anziani del partito vogliono rottamare il premier
La voglia di rottamazione arriva anche in Cina. Il Partito comunista ha annunciato l’avvio di un’inchiesta interna sull’origine della fortuna che possiede la famiglia del primo ministro del Paese, Wen Jiabao. La richiesta di verifica nasce da un articolato e dettagliato servizio del New York Times. Secondo il quotidiano di Hong Kong, South China Morning Post, è arrivata una…
Cina e Giappone, divisi su tutto tranne che sul nucleare
Divisi su tutto, ma uniti dall’atomo civile. A diciannove mesi dall’incidente di Fukushima, Cina e Giappone mettono in discussione l’abbandono dell’energia nucleare dato per certo dopo che lo shock post-tsunami aveva amplificato il dibattito mondiale sulla sicurezza delle centrali. Qui Tokyo I primi dubbi sono venuti ai nipponici. Lo scorso mese, infatti, Tokio affermando di voler allungare i tempi…