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Difesa, energia, sport. Ecco tutte le aree di cooperazione fra Italia e Albania

A margine del vertice della Comunità Politica Europea, in occasione del primo bilaterale Italia-Albania, sono state individuate aree strategiche di cooperazione: difesa e sicurezza, energia, migrazioni, protezione civile, salute, ambiente, sviluppo economico e infrastrutturale e con un focus alla formazione professionale in ciascuno dei settori

Ecco come Trump ha cambiato la linea Usa sul Golfo

Nel suo discorso a Riad, Donald Trump ha segnato una svolta nella politica americana in Medio Oriente, rifiutando l’idealismo liberal e ogni pretesa di ingerenza. Ha lodato l’autonomia dei leader locali e promesso un approccio pragmatico e selettivo agli interventi. Come osserva Kelly Petillo (Ecfr), si tratta di un realismo adattivo che ridefinisce l’influenza americana nella regione

Draghi digitali e fumo di guerra. La disinformazione cinese nello scontro India-Pakistan

Di Vas Shenoy

Durante l’Operazione Sindoor, la Cina ha sfruttato i social media per diffondere disinformazione a favore del Pakistan, esagerando le perdite indiane e glorificando l’armamento cinese. Attraverso media statali e influencer su Weibo, ha costruito una narrazione distorta del conflitto. Questa strategia mirava a indebolire l’immagine militare dell’India e promuovere il soft power cinese a livello globale

Cosa c'è in gioco nelle elezioni in Romania

La Romania si appresta a tornare al voto. La scelta sarà tra George Simion, leader del partito nazional-populista Alleanza per l’Unione dei Romeni (Aur), e Nicusor Dan, sindaco indipendente di Bucarest ed ex matematico diventato noto per la sua battaglia contro la corruzione. La vittoria di un candidato euroscettico e filo-Trump o uno europeista e moderato potrebbe ridefinire l’orientamento geopolitico del Paese

Cosa aspettarsi dal primo vertice post Brexit tra Ue e Uk

Commercio, sicurezza e politica estera al centro del summit di Londra. Si discute un nuovo patto di difesa, necessario per affrontare le sfide globali e rafforzare la cooperazione strategica ma non sufficiente

L'approccio strategico ai Balcani e all'Ucraina. Il discorso di Meloni da Tirana

Di Giorgia Meloni

Continueremo a sostenere l’Ucraina e a batterci affinché questa guerra finisca immediatamente, perché la nostra sicurezza e la nostra libertà dipendono dal ripristino della forza della legge sulla legge del più forte. E parlando di Europa e libertà, credo che non ci sia nulla di più europeo di un popolo disposto a rischiare tutto per difendere la propria libertà e indipendenza. Ogni giorno l’eroismo e la tenacia del popolo ucraino ci ricordano cos’è l’Europa e qual è l’aspetto più profondo della nostra identità comune: la libertà

Un cluster per guidare l’AI in Europa. L’iniziativa Roma-Abu Dhabi

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha incontrato il ministro dell’Economia degli Emirati Arabi Uniti, Abdulla bin Touk Al Marri, e il ministro per l’imprenditoria, Alia bint Abdulla Al Mazrui a Milano. L’accordo mira a stabilire un solido quadro di collaborazione

Roma caput mundi. Tutto sulla missione del segretario di Stato americano

Dopo la missione nel Golfo con il presidente Trump e gli incontri Nato in Turchia, Marco Rubio arriva oggi in Italia. Sarà con Vance alla messa del nuovo pontefice. Previsto un bilaterale con Tajani

Ucraina-Russia, una pace che non s'ha da fare? L’opinione di Guandalini

Continuano addensarsi nubi sul proposito di chiudere un accordo di pace tra Ucraina e Russia. Aumentano i rilanci di una escalation che non riesce vedere la fine. La speranza è riposta in un colpo di scena di Trump che incontra Putin. L’Europa e i ‘volenterosi’ rimangono ai margini di questa trattativa.  L’opinione di Maurizio Guandalini

Perché la crisi in Libia non può essere ignorata. Conversazione con Varvelli

L’uccisione del comandante miliziano al-Kikli segna un’accelerazione nella strategia di Dbeibah per centralizzare il potere a Tripoli, con il sostegno delle Brigate 444 e 111. Arturo Varvelli (Ecfr) avverte che l’inerzia internazionale ha favorito il degrado istituzionale libico, ora fuori controllo. Il rischio: nuove frammentazioni interne e spazi di manovra per attori esterni come la Russia

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