Un gruppo di hacker ucraini (sostenuti dai servizi di Kyiv) sarebbe dietro all’interruzione della rete internet e dei servizi televisivi nella capitale russa. Il gesto avvenuto sarebbe una ripicca per la violazione di Kyivstar dello scorso dicembre
Esteri
Perché dobbiamo respingere la propaganda russa. Scrive Cicchitto
Iniziative di bassa propaganda, che stanno suscitando reazioni anche nel Pd, vanno respinte e contestate con fermezza. Anzi, è auspicabile che prima o poi arriviamo ad una grande manifestazione a Roma o a Milano di solidarietà con l’Ucraina. Il commento di Fabrizio Cicchitto
Il 2024 sarà l’anno della democrazia? Il commento dell’amb. Stefanini
Nel 2024 circa due miliardi di cittadini del mondo vanno alle urne. Perché preoccuparsene? Votare è esercizio di democrazia per definizione. Paradossalmente, tuttavia, proprio la democrazia sarà messa alla prova dal rischio di affermazione di leader o partiti che ne contestano i principi basilari e regole di condotta
Così abbiamo ragionato di Indo Pacifico con i funzionari Usa. Il racconto di Formentini
Usa e Italia guardano all’Indo Pacifico come sfida globale e con la stessa lente, spiega il vicepresidente Formentini, che ha presieduto l’audizione di alcuni top funzionari statunitensi al Comitato Indo Pacifico della Commissione Esteri della Camera
Missili di Hezbollah e raid israeliani. Che succede al confine con il Libano?
Negli ultimi giorni le azioni ostili realizzate dall’una e dall’altra parte del confine tra Libano e Israele hanno preso una piega diversa. Ai raid israeliani Hezbollah risponde con attacchi missilistici mirati. Ma il rischio escalation rimane ancora basso
Come si apre il 2024 in Ucraina, tra droni e guerra elettronica
Il nuovo anno non ha portato grandi cambiamenti per quel che riguarda il conflitto nell’Europa dell’Est. Mentre i due eserciti continuano a fronteggiarsi senza avanzare, Kyiv lamenta la scarsità di munizioni e di capacità elettroniche. A cui cerca di rimediare
Le elezioni Ue, le destre e il pragmatismo di Meloni. Cosa dice Eurasia Group
Secondo Bremmer e Kupchan il voto per Strasburgo è uno di quei temi che catturano l’attenzione ma non rappresentano una minaccia o un fattore di instabilità. “Il processo decisionale rimarrà prevalentemente pragmatico, persino centrista”, scrivono citando l’Italia
Perché la Turchia si muove nel Mar Rosso? L’analisi di Vas Shenoy
Ankara, esclusa dall’Imec, sta cercando nuove opportunità nel Mar Rosso e nell’Oceano Indiano. Il presidente somalo Mohamud si rivolge a Erdogan per affrontare le sfide regionali e la pirateria
L’imperialismo britannico e la fine della centralità transcontinentale europea. Scrive l'amb. Serpi
L’espansionismo britannico in Africa è importante, ma residuale e concentrato nel sud del continente, in forma di controllo delle rotte asiatiche e dell’India, che nel diciannovesimo secolo diventa il centro emblematico dell’Impero. La delimitazione per aree d’influenza è nel sud del mondo con i francesi e a est con i russi. La quarta e ultima parte di una riflessione firmata da Paolo Serpi, ambasciatore, inviato speciale e ora professore alla Lumsa di “Storia e analisi delle crisi internazionali”
Così l'appoggio di Tokyo a Kyiv difende l’Occidente e le democrazie
La visita della ministra giapponese in Ucraina serve a dimostrare la compattezza dell’Occidente in difesa di Kyiv, e a evitare che Corea del Nord o Iran (o Cina) appaiano, anche agli occhi del Global South che osserva, alleati migliori e più affidabili















