Durante i suoi tre mandati, Margaret Thatcher ridefinì il conservatorismo europeo. Oggi Giorgia Meloni, in qualità di presidente dei Conservatori e riformisti europei dal 2020 al 2025, ha ridisegnato il movimento conservatore nel continente, riunendo alleati e dando voce a una nuova generazione. L’intervento di Lorenzo Montanari, vice presidente di Americans for tax reform, pubblicato nell’ultimo numero della rivista Formiche, in occasione dei 100 anni dalla nascita della lady di ferro
Esteri
Oltre Gaza, la pace incompiuta e la memoria che resta. La riflessione di Volpi
La pace, quella vera, sarà opera delle generazioni che oggi guardano le macerie con gli occhi aperti. Sta a noi, europei, offrire loro un futuro che non debba nascere dal ricordo del dolore. La riflessione di Raffaele Volpi
Dalle terre rare al Medio Oriente, come nasce lo scontro Washington-Pechino
Trump collega la pace in Medio Oriente all’escalation economica cinese, accusando Pechino di voler “rendere il mondo prigioniero” con nuove restrizioni sulle terre rare. Le lettere inviate da Pechino ai governi globali diventano, per il presidente americano, la prova di una reazione nervosa al successo diplomatico statunitense
Israele-Hamas, la fragile tregua e le incognite del piano Trump. La lettura di Lovatt
Gli Stati Uniti e l’Europa devono restare attivamente coinvolti nell’attuazione del piano di cessate il fuoco. “La pressione americana è fondamentale, ma gli europei dovrebbero fornire un sostegno attivo e condizionato”, spiega Lovatt (Ecfr) commentando l’accordo sulla prima fase della tregua (pace?) tra Israele e Hamas
La missione di Starmer a Mumbai segna una svolta nei rapporti tra Regno Unito e India
Un tempo colonia il cui destino era deciso da Londra, l’India ha superato il Regno Unito come quinta economia mondiale nel 2021 e oggi occupa il quarto posto. Il valore simbolico della visita è stato evidente da entrambi i lati. L’India guarda al mondo con fiducia, mentre il Regno Unito volge a oriente in cerca di rinnovamento
Dalla coesione alla capacità d’azione, il futuro dell’Unione europea secondo Pirozzi (Iai)
“L’Ue non ha ancora sviluppato la capacità di agire in piena autonomia, se necessario, sul fronte della sicurezza e della difesa. Per questo oggi la strada sembra obbligata e richiede di dotarsi di strumenti autonomi, sia per rispondere alle sfide geopolitiche esterne sia per costruire capacità interne”. Conversazione di Formiche.net con Nicoletta Pirozzi, responsabile del programma “Ue, politica e istituzioni” e responsabile delle relazioni istituzionali dello Iai
Accordo su Gaza, cosa ci aspetta da domani. Il commento di Ansalone
Il Mediterraneo è un mare molto affollato, tornato centrale negli equilibri globali. Nei giorni in cui cadono i 40 anni dai fatti di Sigonella, le lezioni che ci accompagnano sono le stesse: si può e si deve stare tra Alleati rivendicando il proprio ruolo. L’Italia ne aveva e ne ha uno cruciale da giocare nell’area vasta che va dal Marocco al Golfo Persico. Il commento di Gianluca Ansalone
Dopo Gaza, Trump riuscirà a chiudere l’accordo di pace tra Russia e Ucraina? L'opinione di Guandalini
The Donald può farcela a siglare un accordo tra Zelensky e Putin. Ma non tutta l’Europa potrà aiutarlo. Soprattutto quei Paesi e quelle personalità che ancora oggi sono troppo esposte ad alimentare l’escalation, a parlare insistentemente di guerra contro la Russia, o quei leader indeboliti politicamente in casa loro. È qui che l’Italia potrebbe svolgere un ruolo di cerniera, insieme alla Turchia e ad Angela Merkel. Con Trump gran cerimoniere che chiude al momento giusto
Wang Yi a Roma è stato un test (di pragmatismo) per l’Italia. Il bilancio della visita
La visita di Wang Yi in Italia segna il tentativo di Pechino di rilanciare il dialogo con Roma dopo l’uscita dalla Belt and Road Initiative. L’Italia risponde con pragmatismo e consapevolezza strategica: cooperazione sì, ma entro i limiti della sicurezza nazionale e dell’allineamento euro-atlantico
Quale futuro per i mari della Palestina? Scrive Caffio
La complessa situazione degli spazi marittimi avanti a Gaza non è destinata a chiarirsi a breve. La definizione del loro status è un tema controverso con cui dovrà confrontarsi la futura Amministrazione di transizione. Varie le questioni riguardanti, ad esempio, la revoca da parte israeliana delle limitazioni alla pesca della popolazione locale. E poi: le concessioni israeliane di ricerca del gas della Zee di Gaza saranno ancora valide? Le pretese della Palestina sulla stessa zona saranno riconosciute? Quanto al blocco navale decretato dello Stato ebraico nel 2009 è ipotizzabile una sua sospensione ma non un annullamento definitivo. L’analisi dell’ammiraglio Caffio
















