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Mattarella, Crosetto e Tajani russofobi. La lista del Cremlino che accusa l’Italia

L’Italia appare sempre più nel mirino della propaganda russa, anche in ragione della linea chiara espressa dal governo Meloni, dal Quirinale e da diversi esponenti istituzionali a sostegno dell’Ucraina. Ecco come il Cremlino accusa parte della leadership italiana di “russofobia”

Washington chiede il time out tra Serbia e Kosovo. L'ombra russa e il futuro balcanico

Ancora caos nel costone balcanico, tra sentenze contestate, mire di super player esterni come la Russia (che tiene forte la relazione con Belgrado) e una destabilizzazione data anche dal mancato funzionamento del Parlamento kosovaro. Fronti di crisi che, al momento, nessuno riesce a risolvere ma che è di fatto una mina piazzata al centro dei Balcani che potrebbe detonare con effetti negativi.

I dazi di Trump sono molto più di una questione commerciale. Scrive Caruso

Di Ivan Caruso

L’accordo raggiunto domenica scorsa tra Donald Trump e Ursula von der Leyen in Scozia, che fissa i dazi Ue-Usa al 15%, viene prevalentemente letto attraverso la lente economica: bilancia commerciale, impatti settoriali, conseguenze sui prezzi. Ma questa prospettiva, per quanto legittima, rischia di oscurare la vera posta in gioco. L’analisi del generale Ivan Caruso, consigliere militare della Sioi

La competizione Cina-Usa sulle terre rare si sposta in Myanmar?

Gli Stati Uniti valutano un intervento strategico in Myanmar per ottenere l’accesso alle terre rare pesanti del Paese nel tentativo di ridurre la dipendenza industriale dalla Cina. Ma al momento non c’è nulla di concreto

Trump-Xi, tutti gli indizi su un vertice in arrivo

Donald Trump sostiene di essere “l’artista degli accordi” e dunque immagina che un incontro faccia a faccia con Xi Jinping possa diventare la consacrazione di un percorso di dialogo interessato avviato sin da gennaio, strappando un’intesa negli interessi “America First”

Turchia e Unione europea, questione di mare (Nero) e di rischi (russi)

Dove potranno andare insieme Turchia e Ue? Riusciranno a rappresentare un fronte in più, solo se costruito secondo logiche atlantiste, per favorire la traccia programmatica sull’asse Nato-Ue. Ma con una particolare attenzione ai rischi, ovvero alla possibilità che la voglia turca di essere “molto” protagonista in aree sensibili finisca per rendersi autonoma rispetto a Bruxelles. L’esempio rappresentato dal porto di Odessa e dalle conseguenze delle guerra in Ucraina è illuminante, perché coinvolge il principio della deterrenza contro i tentativi russi di impedire all’Ucraina di accedere al Mar Nero

Perché Huawei in Spagna rischia di essere un cortocircuito per l'intelligence europea

Huawei ha ottenuto un appalto da 12 milioni di euro per la gestione dell’archiviazione digitale delle intercettazioni giudiziarie della magistratura spagnola. Il contratto rischia di creare frizioni con l’Unione europea e con gli alleati transatlantici, corrodendo la resilienza delle infrastrutture critiche del Paese ed ostacolando il lavoro coordinato delle agenzie di intelligence

Taiwan accusa il Sudafrica. Ecco cosa c’è dietro la pressione cinese su Pretoria

Per Taiwan, la decisione di Pretoria di degradare i rapporti con Taipei rappresenta un’ulteriore tappa della campagna di isolamento diplomatico condotta da Pechino, che cerca di limitare lo spazio internazionale della Repubblica di Cina anche al di fuori dei canali ufficiali. Il vicepresidente del Senato Centinaio definisce la mossa sudafricana come “preoccupante”

I guai di Al-Sharaa, che indice curiose elezioni in Siria. La riflessione di Cristiano

Annunciare le elezioni all’improvviso senza un vasto confronto nazionale è parso un voler spostare l’attenzione politica dalle questioni scottanti. Ma in Siria, in questa Siria, è impensabile votare. È impensabile organizzare il voto, farlo svolgere regolarmente, ed è impensabile votare in assenza di una legge sui partiti politici

Stop alle ostilità. Firmato il cessate il fuoco tra Thailandia e Cambogia

Dopo cinque giorni di scontri armati lungo il confine, Cambogia e Thailandia hanno concordato un cessate il fuoco immediato grazie alla mediazione dell’Asean e alla pressione esercitata dal presidente Usa Donald Trump. L’intesa prevede anche un meccanismo congiunto di monitoraggio e nuovi incontri tra autorità militari

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