L’eliminazione di Ismail Haniyeh è l’ultima di una lunghissima serie di operazioni attraverso cui lo Stato ebraico, nei suoi 76 anni di storia, ha raggiunto e ucciso in qualsiasi parte del mondo i soggetti appartenenti ad organizzazioni ritenute direttamente o indirettamente responsabili di attentati nei confronti di ebrei o di israeliani. Dall’operazione “Ira di Dio” all’uccisione di Mughnyah, passando per i raid contro i reattori nucleari in Siria e in Iraq
Esteri
Spagna via dal Libano? Un pessimo segnale, ma l'Italia c'è. Parla Craxi
Intervista alla presidente della Commissione Esteri/Difesa del Senato: “L’Iran è la principale fonte di destabilizzazione dell’area. Nei funerali di Haniyeh a Teheran abbiamo ascoltato minacce terrificanti, verso Israele ma anche verso l’Occidente tutto, su cui certi pacifisti nostrani da salotto e da corteo, una certa sinistra, dovrebbe riflettere attentamente”
Altro che Via della Seta. L’eldorado green della Cina in Italia
Il fotovoltaico nelle mani di Xi Jinping. Dopo la direttiva dell’Enea svelata da Formiche.net che apre ai pannelli cinesi, arriva un accordo del governo italiano che apre al colosso Huasan. A Pechino non rimpiangono più Conte.
Pechino passa all'attacco sulla diplomazia nucleare. Ecco cos'ha detto a Ginevra
La Repubblica Popolare fa pressione per portare tutti i membri del Consiglio di Sicurezza Onu ad adottare l’approccio del “no first use”. Dietro questo approccio ci sono motivazioni diplomatiche e (relative) debolezze militari
Mosca usa un nuovo drone in Ucraina. Cosa sappiamo di Gerbera
Un video postato da un’unità russa conferma i sospetti ucraini sull’introduzione di un nuovo drone da parte di Mosca. Suscitando la curiosità e l’interesse degli esperti occidentali
Così la Cina sfrutta le tensioni in Medio Oriente
Dall’Onu, la Cina condanna “l’assassinio” dei leader di Hamas e Hezbollah. Pechino non perde occasione per usare il dossier Israele per attaccare anche l’Occidente, ma Xi Jinping potrebbe essere chiamato a dimostrazioni di responsabilità se la situazione precipita
Libano, non solo Unifil. La chiave è la diplomazia contro gli errori del passato. Parla il generale Torres
“L’Italia manterrà fede all’impegno preso con l’Onu, ma nel passato l’occidente ha peccato di miopia geopolitica. La dinamicità della Turchia in tutto il Medio Oriente, in tutto il Nord Africa e tutto il Corno d’Africa è molto spesso sottovalutata. Nel contesto diplomatico attuale manca un Kissinger”. Conversazione con il pluriesperto di scenari altamente complessi come quello jugoslavo, libanese e mediorientale che prova a spiegare la contromossa europea nel conflitto a Gaza
La normalizzazione con Assad e la chimera della stabilità. L'intervento di Fullerton e Netjes
Riaprire i rapporti con Damasco richiederà una soluzione politica completa che affronti le cause profonde del conflitto e apra la strada a una reale riconciliazione – ma ciò non accadrà finché Assad rimarrà al potere. Il contesto siriano e i problemi dietro al riavvio delle relazioni diplomatiche analizzati da Sophie Fullerton, docente di relazioni internazionali, diritti umani e movimenti di democratizzazione globale, e Rena Netjes, una arabista e analista politica indipendente
Non rompere la relazione con la Cina, ma l’Italia ha chiari i rischi? Risponde Ghiretti
“Al momento, sebbene l’Italia sia uscita dalla Via della Seta, non sembra aver imparato a gestire i rischi della relazione”, spiega Francesca Ghiretti, research leader di Rand Europe, tra le massime esperte al mondo sul tema della sicurezza economica nel rapporto Cina-Europa
Segnali di distensione tra Mediterraneo e Mar cinese. La versione di Caffio
Tra il Mediterraneo e il Mar Cinese si intravede un momento di distensione. Finora l’Italia ha scelto di non schierarsi apertamente nelle dispute interne. L’analisi dell’ammiraglio Fabio Caffio