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Cambio di casacca. Così Mosca punta al riposizionamento in Sudan

Il Cremlino punta sulla diplomazia istituzionale per sostenere la fazione legittimista nel conflitto in Sudan, abbandonando le Rapid Support Forces. A spingere in questa direzione sono fattori diplomatici e interessi strategici

Perché la Nato osserva l’abbraccio Modi-Putin (pensando alla Cina)

L’abbraccio del premier indiano al satrapo russo va letto con il pragmatismo della strategia. Per Modi, Putin è ancora un utile fornitore nel breve temine, mentre nel lungo l’India vuole evitare che la Cina conquisti la Russia. E questo è utile anche per la Nato

Incognita politica estera in Francia. Gli effetti del voto secondo Ecfr

Le elezioni legislative francesi del 2024 hanno visto l’estrema destra respinta, ma il Paese resta diviso e incerto. I commenti analitici di Célia Belin e Camille Lons dell’Ecfr offrono approfondimenti cruciali anche sui potenziali effetti di quelle divisioni in politica estera

Mosca colpisce l'Ucraina. Cosa c'è dietro gli attacchi missilistici

Numerose città, compresa la capitale Kyiv, sono state colpite da missili russi nell’arco della mattinata. E dietro questi attacchi si possono leggere motivazioni dalle sfumature differenti

Carichi di droni. Così la Cina potrebbe sostenere lo sforzo bellico russo

Secondo alcune indiscrezioni, la Repubblica Popolare starebbe lavorando a un drone kamikaze destinato ad essere prodotto per l’invio in Ucraina. In una mossa che rappresenterebbe una rottura rispetto al passato, poiché Pechino si è sempre mantenuta il più possibile neutrale rispetto al conflitto

Cosa porta Orban a Pechino dopo Mosca (in un contesto delicato)

Il primo ministro ungherese arriva a sorpresa a Pechino mentre è appena tornato da Mosca, inizia il vertice Nato, il suo partito guida i nuovi euroscettici e l’Ungheria l’Ue. Un contesto critico, incroci pericolosi e flirt che attirano critiche e attenzione

Nuove, vecchie coercizioni cinesi contro Taiwan

Pechino applica la propria legge anche tra le acque di Taiwan e nel Mar Cinese. Coercizioni del Partito a cui Usa e Ue possono rispondere con le Fonops (volendo…)

Le lezioni da trarre in un anno elettorale. Scrive l’amb. Castellaneta

Il Regno Unito ha visto una storica sconfitta dei Tories, nonostante i successi del premier Sunak. In Francia, Macron affronta una situazione tesa con il Rassemblement National. Negli Stati Uniti, Biden rischia la sconfitta nonostante i risultati economici positivi. In Iran, il sistema teocratico mantiene lo status quo. Questi esempi evidenziano la sfida di combinare buona politica e comunicazione efficace, senza cadere vittime di manipolazioni estremiste. L’analisi dell’ambasciatore Giovanni Castellaneta

Il dibattito Biden-Trump visto dal Cremlino. La lettura di Pellicciari

Le reazioni russe al dibattito presidenziale Usa rivelano le dinamiche geopolitiche e le strategie del Cremlino. Mentre i media americani criticano Biden, Mosca mantiene una linea editoriale prudente, evitando di attaccare personalmente il presidente. Questa posizione riflette la preferenza di Mosca per interlocutori stabili e chiari. L’analisi di Igor Pellicciari (Università di Urbino)

A Teheran il regime islamico veste Pezeshkian. L’analisi di D’Anna

Nessuno crede al miracolo riformista. La strategia dei guardiani della rivoluzione islamica punta invece a guadagnare tempo e confondere le acque. L’analisi di Gianfranco D’Anna

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