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Il Jcpoa sotto le bombe di Kiev. La strategia Usa secondo Frattini

Se gli Stati Uniti riuscissero a ingaggiare nuovamente l’Iran nel Jcpoa, avrebbero sicuramente un problema meno incombente nel grande Medio Oriente e potrebbero dedicarsi a cercare di piegare la Russia in Ucraina. La vera questione è però che Washington ha incrinato i rapporti con il governo di Raisi fin dal principio. L’analisi di Franco Frattini, presidente della Società italiana per l’organizzazione internazionale, Sioi

Il rischio di dare missili a lungo raggio agli ucraini. Scrive l’ambasciatore Sanguini

Di Armando Sanguini

Siamo nella terza fase del conflitto: la coesione occidentale comincia a manifestare qualche crepa e Putin avanza. E ora? L’analisi dell’ambasciatore Armando Sanguini

Il lungo divorzio tra la Russia e l’Occidente. Diritti umani, Spazio, università

Ci sono effetti della guerra che si sentiranno per anni, indipendentemente da come finirà. L’uscita di Mosca dal Consiglio d’Europa e in particolare dalla Corte europea dei diritti dell’uomo; la rottura dei rapporti decennali nell’esplorazione dello Spazio; l’abbandono del Processo di Bologna, il sistema di armonizzazione dell’istruzione europea. L’analisi di Igor Pellicciari, ordinario di Relazioni internazionali all’Università di Urbino

Beirut au revoir. Clausi (e Mannocchi) raccontano la capitale nobile e disastrata

Di Chiara Clausi

Beirut provoca dipendenza e di malinconia. Chiara Clausi, da vari anni corrispondente dal Libano, racconta la capitale crocevia di tutte le tensioni mediorientali, per capire questo pezzo di mondo complicato e imprescindibile negli equilibri globali. Ecco la prefazione di Francesca Mannocchi e il primo capitolo di “Beirut au revoir” (Paesi edizioni)

Xi volerà a Bruxelles. Sarà paciere o polarizzatore?

Nuovo ordine cinese. Xi prepara il fronte globale alternativo all'Occidente

La Cina punta a indebolire il ruolo degli Stati Uniti con la Global Security Initiative e prendendo in prestito anche alcuni concetti russi applicati nel conflitto in Ucraina. Nessuno vuole una nuova guerra fredda ma il divario tra democrazie e autocrazie sembra destinato a crescere

Una missione navale europea per il grano ucraino. Col rischio di attacco russo

L’ipotesi al vaglio del vertice straordinario che inizierà lunedì. Il rischio di uno scontro con la Marina russa preoccupa meno della crisi alimentare. L’intelligence italiana ha informato il governo che il Paese rischia di essere investito da un flusso straordinario di profughi

L’istruzione è la forza in più dell’Italia in Nordafrica

Uno dei ruoli che i Paesi del Mediterraneo allargato riconoscono all’Italia è quello di sponda nel mondo della formazione di alto livello. Roma, attraverso cooperazioni di vario genere – come quelle che sta strutturando Med-Or – riesce a intercettare le esigenze di crescita e sviluppo di Paesi partner come il Marocco.

Icone dei tempi. Gli ultimi anni di storia racchiusi nei simboli "umanitari"

Di Carlo Simonelli

Dal pesce nelle catacombe romane, che rappresentava Gesù, al soldato bambino che imbraccia un mitra: Carlo Simonelli, security architect e programmatore, racconta l’ultima evoluzione delle icone, immagini che spiegano concetti complessi superando barriere linguistiche e culturali. Font Awesome ha creato una libreria di 330 icone per raccontare le crisi umanitarie, dal Covid alla guerra

Arrivano i lanciamissili a Kiev. Perché gli Usa alzano l'asticella degli aiuti militari

Gli Stati Uniti hanno pronto un nuovo pacchetto militare per inviare a Kiev lanciarazzi multipli Himars e M270. L’Ucraina sta arretrando nel Donbas e Washington vuole fornirle nuove armi per cercare di contenere l’avanzata delle forze del Cremlino. Il cruccio: e se gli ucraini li usassero per attaccare il territorio russo?

Guerra crisi grano

Carestia, migrazione e non solo. I fronti della guerra ibrida di Putin

Il blocco russo del granaio ucraino sta già impattando la sicurezza alimentare e sociale dei Paesi esposti, specie nell’area mediterranea. Sia carestia che instabilità sono direttrici dell’attacco di Putin all’Europa, preparato da tempo, nutrito dalla disinformazione e portato avanti senza curarsi del costo umano

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