Noi contrastiamo sia l’Autonomia che il Premierato che sono riforme non coordinate fra loro nate da una spartizione di priorità fra le forze politiche di maggioranza, che insieme se dovessero essere applicate indebolirebbero la nostra struttura istituzionale. Questo non deve far venire meno un ragionamento di valorizzazione dell’autonomia delle regioni italiane, che però va fatto in modo completamente diverso in un quadro che sostiene l’unità nazionale del Paese. Colloquio con il parlamentare dem, Andrea De Maria
intervista
Cina e Russia, l'Ue si dia una svegliata. La special relationship tra Italia e Usa secondo Calovini
Il deputato di FdI ha partecipato al ventiquattresimo Forum transatlantico organizzato ogni anno a Washington dall’Assemblea parlamentare Nato e dall’Atlantic Council: “Le mie impressioni sono essenzialmente due: che l’America è pronta e consapevole delle nuove sfide e che l’Italia può recitare un ruolo primario. Oggi con un governo conservatore negli Stati Uniti e un governo conservatore in Italia vi è un orizzonte medio lungo”. I rischi maggiori vengono da Cina e Russia
Autonomia, è presto per dire referendum. L'analisi di Sterpa
È troppo presto, per cantare vittoria, dalla prospettiva dei promotori del referendum per abrogare l’Autonomia differenziata. Ora la “palla” torna nelle mani della Corte Costituzionale, che dovrà pronunciarsi sull’ammissibilità o meno del referendum. Il rischio, però, è trasformare questa votazione in un plebiscito politico e sfruttarlo contro il premierato. Oltre a bloccare il Parlamento. Colloquio con il costituzionalista Alessandro Sterpa
Il successo di Meloni dipende dal “fattore Dc”. Parla Mannino
Il successo di Meloni, incoronata da Politico come leader più potente in Europa, dipende molto dal poter contare su due democristiani. Raffaele Fitto, neo eletto vicepresidente esecutivo della Commissione europea, e dal rapporto consolidato e di collaborazione che ha con il Capo dello Stato, Sergio Mattarella. E ora? Spostarsi verso i popolari. Colloquio con l’ex ministro democristiano, Calogero Mannino
Passa da Atreju l'Italia globale. La traiettoria futura raccontata da Gardini
“Fino a ieri l’imbuto nel quale si trovava la nazione impediva di immaginare nuove rotte: Giorgia ha rotto quell’incantesimo e oggi in Europa è una delle pochissime leader che può risvegliare il Vecchio continente”. Intervista alla vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Elisabetta Gardini
Fuori Grillo dai 5 Stelle, ora l'istituzionalizzazione è compiuta. La versione di Diletti
Il processo di istituzionalizzazione del Movimento 5 Stelle si è compiuto con la cacciata di Grillo. Conte ha perseguito il suo obiettivo, ma ora se il fondatore volesse fondare qualcosa di parallelo potrebbe essere un problema. Il Pd deve fare il salto di qualità se vuole essere competitivo. Conversazione con Mattia Diletti, docente al dipartimento di Comunicazione e Ricerca sociale alla Sapienza
Vi racconto l'eredità umana e politica della Democrazia Cristiana. Parla Bonalberti
Popolarismo e antifascismo sono sempre stati i capisaldi dell’azione politica democristiana, raccontata nel libro di Ettore Bonalberti e Tommaso Stenico. I valori del popolarismo restano, ma il contesto politico è problematico per un’eventuale formazione centrista. La capacità dei politici democristiani? La capacità di fare sintesi. Conversazione con il co-curatore Bonalberti
Atreju e i dibattiti fra gli opposti. Cosa si può imparare secondo Franchi
Una presenza esterna qualificata aiuta a sviluppare un po’ di pensiero anche fra chi siede in sala. Il grillismo? Nasce con un’impronta esattamente opposta a FdI: se si immagina il Vaffaday come un atto di nascita, vuol dire che non si intende interloquire con il resto del mondo. I social di Casaleggio e la modernità presentavano un elemento intellettualmente truffaldino, con anche una certa avversione per la democrazia. Conversazione con l’editorialista del Corriere della Sera
Sicurezza della ricerca. Il modello Usa spiegato da Stalker-Lehoux
L’esperta della National Science Foundation: “L’obiettivo è mitigare i rischi con trasparenza e buone pratiche per garantire collaborazioni internazionali sicure e basate su valori comuni”. Sull’Italia: “Sta facendo passi avanti importanti”
Con Francia e Germania in panne, serve coraggio. Cosa può fare l'Italia in Ue secondo Valle
Alla Francia, ora occorrerebbe una legge speciale, derogando alla legislazione ordinaria, per insediare un esecutivo tecnico che non avrebbe la maggioranza. È il de profundis della quinta repubblica e l’asse franco-tedesco è crollato. Per l’Italia, in Ue, si aprono ampi spazi di manovra ma ci vuole coraggio. Colloquio con il giornalista e saggista, Marco Valle
















