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Meloni-Scholz, il piano d'azione e i legami (da rafforzare). Parla Nava

Una cooperazione più strutturata in termini industriali e istituzionali. Al lavoro sul piano d’azione tra i Paesi, evitando le polemiche. L’editorialista del Corriere anticipa i temi al centro del colloquio tra il premier italiano e il cancelliere tedesco in programma giovedì

I giovani imprenditori e l'importanza dei corpi intermedi. Parla Musacci (Confcommercio)

La centralità dei corpi intermedi, l’esigenza di dare risposte anche a chi percorre le nuove strade del mercato del lavoro e la necessità di costruire una classe dirigente in grado di portare avanti le istanze del mondo imprenditoriale. Intervista a Matteo Musacci, nuovo presidente nazionale dei giovani imprenditori di Confcommercio, già vicepresidente dei giovani commercianti, vicepresidente nazionale anche di Fipe

Il Covid è un brutto ricordo. Ma per i giovani ci sono altre insidie. Parla Vaia

In prospettiva, potremmo continuare ad avere nuove infezioni o anche reinfezioni. Ma, nel suo adattamento, il virus abbassa la patogenicità anche per effetto del parallelo consolidarsi dell’immunità ibrida: a nuove infezioni corrisponde un rafforzamento dell’immunità, sia naturale, sia stimolata dalle vaccinazioni

Si rischia il contagio nei Balcani? Risponde Carteny

“L’accordo di Ocrida? I rischi di una ricaduta nella crisi bilaterale c’erano tutti. La Bosnia-Erzegovina? Considerato da molti osservatori come uno Stato fallito. A Vilnius, oltre la priorità Ucraina, non si potrà dimenticare di rilanciare un messaggio assertivo per la distensione e la cooperazione nei Balcani”. Conversazione con il docente di Relazioni internazionali alla Sapienza di Roma, Andrea Carteny

L'Italia non indugi sul Mes e sui tassi niente illusioni. Parla Messori

Conversazione con l’economista della Luiss e saggista Marcello Messori. Non c’è ragione di temere il Meccanismo di stabilità, la sua attivazione è assolutamente discrezionale. E poi c’è in gioco l’Unione bancaria europea. La Bce non si fermerà tanto facilmente. L’Italia corre più di Francia e Germania perché ha dato più soldi a famiglie e imprese​

La voce (ritrovata) di don Milani. Barbiana '65 raccontato da Laura Pettini

Angelo D’Alessandro, a metà degli anni ’60, entrò nella scuola di Barbiana. Conobbe don Milani, che lo accompagno in quel micro-cosmo che divenne poi meta di pellegrinaggi e che fu il centro delle attività del sacerdote. Barbiana ’65 è l’unico documento in cui il protagonista è lo stesso Milani, che parla per circa quaranta minuti. Il documentario ha una lunga storia, ecco qualche retroscena raccontato da chi ha deciso di produrlo

Vi spiego cosa prevede la riforma Cartabia. Parla il prof. Spangher

La riforma mira ad apportare delle profonde trasformazioni nella giustizia penale e nei suoi processi. Uno degli obiettivo è quello di ridurre le tempistiche processuali penali per garantire l’equità del processo per tutti gli interessati. Conversazione con Giorgio Spangher, direttore della Scuola di Alta Formazione in Intelligence, Security, Investigation, UnitelmaSapienza

Così Mitsotakis ha convinto i greci. Parla Koutsoumbas

“Il nostro governo può garantire stabilità economica e politica, riduce la burocrazia ed è un partner europeo che non si limita a monitorare gli sviluppi ma li co-plasma. Lavoreremo per la creazione di un polo geostrategico di investimenti nel Mediterraneo orientale”. Conversazione con il deputato greco conservatore, Andreas Koutsoumbas (Nea Dimokratia)

Tutti gli errori europei sulla crisi tra Serbia e Kosovo (con Mosca alla finestra)

Conversazione con Matteo Bonomi, analista dello Iai: “Senza dubbio si è verificato, soprattutto nella volontà di forzare questi insediamenti dei sindaci, un eccesso da parte di Pristina che però chiaramente si inserisce all’interno di una situazione tesa e irrisolta nel nord del Kosovo. I Balcani? Al centro delle lotte e delle diverse narrazioni”

Kissinger e il film (mai realizzato) con Alberto Sordi. I retroscena raccontati da Martera

Si sarebbe dovuta intitolare “Il mio amico Henry”, ma molto probabilmente per motivi politici la pellicola nella quale Alberto Sordi avrebbe dovuto interpretare – nel 1975  – la figura del segretario di Stato Usa non fu mai realizzata, benché la sceneggiatura fosse già stata scritta. I retroscena di un’epoca raccontati da Luca Martera, documentarista e storico dei mass media

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