All’Italia e all’Europa serve un’alternativa moderata e liberale, che coniughi concretezza e buon senso, innovazione e coesione sociale. Il campo largo? Solo quando lo vuole Conte: per noi è impossibile lavorare con loro. Per Renew a Bruxelles ci sarà spazio. Conversazione con Andrea Marcucci, presidente di Libdem
intervista
Ucraina, l'ambiguità strategica di Macron spiegata da Alcaro
Inviare una forza occidentale in loco? La Nato chiude alla proposta dell’Eliseo, troppi rischi di escalation. Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche e responsabile del programma Attori globali di Iai: “più che una proposta, quella di Macron è un’esternazione fatta ad hoc con l’effetto di cominciare a creare maggiore consapevolezza nei Paesi dell’Europa occidentale, del fatto che si stanno sottovalutando profondamente le implicazioni di una vittoria di Putin in Ucraina”
Che cosa ostacola i sogni di Draghi per l'Europa. Parla Lombardi
Recuperare il terreno perduto nella competitività è sacrosanto e doveroso, ma prima di parlare di numeri e strumenti occorrerebbe assemblare una visione strategica comune a livello europeo, fattore che oggi manca all’appello. Prematuro parlare di taglio dei tassi da parte della Bce, non se ne vedono ancora i segnali. Il Btp Valore? Il mercato premia Meloni ma la fiducia va alimentata. Intervista al direttore del Luiss Policy Observatory e Professor of Practice in Public Policy alla Luiss School of government
Sardegna, terreno favorevole per Pd-M5S. Se perde Truzzu, perde Meloni. Parla Pregliasco
Ancora l’esito delle regionali in Sardegna non è certo, ma in ogni caso sarà una vittoria di misura. Todde colleziona un buon risultato e l’asse Pd-M5S funziona per una serie di fattori, tra cui l’impopolarità dell’uscente Solinas e il radicamento pentastellato nell’isola. Truzzu? Non sostenuto fino alla fine da Salvini, e il risultato inciderà nei rapporti del centrodestra. Conversazione con Lorenzo Pregliasco (Quorum-YouTrend)
Come contrastare le fake news russe? Risponde Cormac (Nottingham)
Mosca sta adottando sempre lo stesso approccio: volume e ritmo alti per seminare dubbi su ciò che l’Occidente e l’Ucraina stanno dicendo, spiega l’esperto di “covert action” e “secret statecraft” dell’Università di Nottingham
Denatalità e disagio giovanile, appunti per chi guiderà la Sardegna. Parla Mazzette
Chi si troverà a guidare la Sardegna per i prossimi anni dovrà essere dotato, anzitutto, degli strumenti della conoscenza, inoltre, delle competenze su come affrontare efficacemente e concretamente le diverse situazioni. Tra declino demografico, spopolamento e diffusione di sostanze stupefacenti. Conversazione con Antonietta Mazzette, docente dell’Università di Sassari
Ucraina, intelligence diplomacy e nuovi equilibri internazionali. Parla Massolo
Dopo due anni di conflitto, in Occidente non si dice più aiutiamo Kyiv a vincere ma a mettersi in sicurezza. I governi chiedono sempre più ai servizi “di influire sullo sviluppo degli eventi”, per questo si parla di azioni e non più soltanto di informazioni per la sicurezza. La distinzione tradizionale interno-esterno? “Ha fatto il suo tempo, meglio un ecosistema di agenzie interdipendenti con compiti specifici”. Conversazione con il presidente dell’Ispi, già segretario generale della Farnesina e direttore del Dis, Giampiero Massolo
Sull'Ucraina l’Italia è dalla parte giusta della storia. Minuto Rizzo promuove il governo
Conversazione con l’ambasciatore, già segretario generale ad interim dell’alleanza atlantica: “La scelta di campo fatta dal governo è giusta e credo che l’esecutivo stia effettivamente riscuotendo un apprezzamento da questo punto di vista, e anche una certa sorpresa, aggiungerei, da parte di alcuni ambienti anglosassoni”
I beni russi fanno gola ma niente azzardi. Pelanda spiega pro e contro
Arrivare a una monetizzazione degli asset sequestrati al Cremlino potrebbe rivelarsi un domani un boomerang e fare persino il gioco della Cina. Molto meglio continuare a tenere Mosca sulla graticola. Non è vero che la Cina ha voltato le spalle a Putin, il punto è che Pechino non può permettersi nuove sanzioni. Colloquio con l’economista, grande esperto di geopolitica
Putin si ferma solo armando Kyiv. Parla il diplomatico russo Bondarev dall’esilio
Dalla Svizzera, parla il funzionario che ha lasciato il servizio in protesta con l’invasione dell’Ucraina: il leader ha scommesso tutto sulla guerra e se dovesse perdere avrebbe vita breve, spiega. Chi dopo di lui? Qualcuno che cercherà la pace, risponde
















