La guerra informativa e la disinformazione sono strumenti strutturali della competizione strategica tra Stati. Internet e AI ne hanno ampliato portata e velocità, senza modificarne la funzione essenziale: produrre sfiducia, paralisi decisionale e frammentazione democratica. Un’analisi presentata al Parlamento britannico dal Centre for the Study of Subversion, Unconventional Interventions and Terrorism dell’Università di Nottingham, mette in guardia tanto dalla minaccia quanto dall’errore opposto, quello di sovrastimarla…
James Bond
La strategia ibrida di Mosca riletta attraverso i “cinque anelli” di Warden. Report Rusi
Il modello dei cinque anelli è un utile strumento per decifrare una strategia ibrida. Allo stesso tempo, è anche una mappa per difendersi, rafforzando in profondità leadership, industria, infrastrutture cognitive e fisiche, coesione sociale. L’analisi del Rusi
Perché l’intelligence è la forma più raffinata di intelligenza umana. Scrive Caligiuri
L’Intelligence serve per individuare le informazioni rilevanti, contestualizzarle, unire punti che sembrano dispersi, cogliere i segnali deboli, esercitare il pensiero contrario e laterale, identificare e tenere a bada gli inevitabili bias cognitivi e, volendo allargare l’orizzonte, per difendere la democrazia da se stessa, dalle sue inevitabili degenerazioni. L’analisi di Mario Caligiuri, presidente della Società italiana di intelligence e direttore del master in Intelligence (Università della Calabria)
Operazioni ibride e attentati sul suolo europeo. Il Regno Unito sanziona il Gru
Londra impone sanzioni all’intero Gru, il servizio di intelligence militare di Mosca, e a undici suoi ufficiali. La decisione segue il Dawn Sturgess Inquiry Report, che ricostruisce con materiali classificati l’operazione al Novichok del 2018 a Salisbury e attribuisce in modo diretto la catena di comando fino a Vladimir Putin
Radicalismo organizzato, globalismo antisemita e White Jihad. Ecco i nuovi rischi per la sicurezza
La guerra in Medio Oriente ha portato l’ideologia estremista di destra, di sinistra e quella islamista a convergere sempre di più sul nemico in comune: in questo caso contro Israele e la comunità ebraica ovunque essa sia basata. E gli episodi sono stati molteplici. Stefano Dambruoso, magistrato, e Francesco Conti, esperto di Terrorismo Internazionale, spiegano i rischi che si aggiungono al terrorismo islamista
Colpire l’anima della società nemica per erodere l’Occidente. Ecco la dottrina russa
La delibera riservata del Collegio del Mae russo dell’11 aprile 2023 rappresenta oggi la chiave interpretativa più rilevante per comprendere l’attuale proiezione russa su scala regionale e globale. In quelle pagine, dove si afferma che “il contenimento complessivo dei Paesi ostili deve essere attuato attraverso campagne informative offensive”, si delinea una strategia che trascende la diplomazia classica e abbraccia la logica della guerra ibrida permanente, della quale oggi la politica estera russa ne è la più concreta materializzazione
Dentro la strategia russa di destabilizzazione in Europa. Il laboratorio francese
La Francia è oggi il case study più evidente della strategia russa di destabilizzazione, ma le stesse dinamiche attraversano tutta l’Europa. Atti simbolici mirati sfruttano faglie sociali preesistenti per alimentare diffidenza, polarizzazione e insicurezza percepita. È una guerra cognitiva che colpisce fiducia pubblica, coesione sociale e capacità politica in tutta l’Unione
Spy Games, la nuova newsletter di Formiche.net su intelligence e sicurezza nazionale
Da domani e ogni settimana Spy Games arriverà nella vostra casella di posta con quattro contenuti, sempre gli stessi, sempre diversi. Quattro appuntamenti fissi per darvi un ritratto il più completo possibile di ciò che accade (ed è accaduto) nel mondo dell’intelligence. A cura di Niccolò Petrelli
Verso un 007 europeo? Gli scenari del prof. Teti
Si può costruire un “servizio europeo” che affianchi — o completi — i servizi nazionali? Per Antonio Teti, esperto di intelligence, cybersecurity e intelligenza artificiale, docente dell’Università “G.d’Annunzio” di Chieti-Pescara, più che di un “James Bond” europeo, tecnicamente e politicamente non realizzabile, l’Europa, soprattutto in questo momento storico, necessita di un grande cervello comune, non di un braccio operativo unico
Dai milioni di articoli di Pravda ai falsi leak. L’offensiva informativa russa che mira ai partner di Kyiv
La capacità del Cremlino di influenzare il dibattito occidentale combina infrastrutture ad alta intensità come il network Pravda, che ottiene legittimità tramite migliaia di backlink inconsapevoli, con campagne tattiche basate su presunti hack and leak rilanciati da Telegram e dai media statali russi
















