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Criminali o guerrieri ibridi? La vita delle cosche mafiose russe all'ombra del Cremlino

La saldatura tra criminalità organizzata e apparati di potere russi affonda le sue radici nell’epoca sovietica e si consolida nel caos post-Urss, quando servizi segreti e mafie si integrano in un unico ecosistema. Oggi queste reti sono uno strumento centrale della guerra ibrida del Cremlino, impiegate per operazioni di destabilizzazione in Europa e in Italia

Come il Club de Periodistas è diventato la base della propaganda russa in Messico

Nel centro storico di Città del Messico, il Club de Periodistas rappresenta un presidio di eccellenza giornalistica dal 1952. Una ricostruzione condotta da Factchequeado con il supporto dell’Icj rivela però un’altra realtà: l’organizzazione è oggi divenuta un vettore strutturato di propaganda russa, un moltiplicatore di narrative allineate al Cremlino e un punto di connessione privilegiato tra diplomatici russi, disinformatori internazionali e parte dell’ecosistema mediatico messicano

Da Washington a Kyiv, il grande gioco si innova ma non cambia

Nonostante l’innovazione digitale, lo spionaggio continua a basarsi sulla stessa leva: la vulnerabilità umana, individuando le debolezze e trasformandole in collaborazione informativa

Il modello svedese per la guerra delle percezioni

La Svezia ha messo in piedi una vera architettura nazionale di difesa psicologica. L’obiettivo? Proteggere lo spazio decisionale di una democrazia da operazioni ostili che puntano direttamente alla testa, alle percezioni, agli umori dei cittadini

Dati sanitari e cooperazione clinica. La medical intelligence nel disegno africano di Pechino

A Tunisi, il primo Forum tunisino per lo sviluppo della medicina sino-africana mette in mostra l’evoluzione del modello sanitario di Pechino, che attraverso cooperazione clinica, chirurgia robotica, digitalizzazione e un crescente ruolo nella raccolta dei dati, costruisce nel tempo un vantaggio informativo difficilmente recuperabile

Ecco l’alleanza tra servizi segreti russi e mafie per destabilizzare le democrazie occidentali

Di Luigi Sergio Germani e Donald N. Jensen

“La stretta collaborazione tra servizi russi e sodalizi mafiosi non è un fenomeno nuovo: esso ha radici profonde nell’epoca sovietica. A partire dagli anni ’60 il Kgb reclutava sistematicamente i capi-mafia dell’Urss come informatori e agenti di influenza, al fine di penetrare il mondo criminale sovietico e sfruttarlo per rafforzare il controllo totalitario sulla società, e in particolare per combattere reprimere il dissenso interno”. L’analisi di Luigi Sergio Germani, Direttore, Istituto Gino Germani di Scienze Sociali e Studi Strategici e Donald N. Jensen, Adjunct Fellow, Foundation for Defense of Democracies (Washington, DC)

Pechino usa LinkedIn per mettere sotto pressione Westminster. L’allerta dell’MI5

L’allerta dell’MI5 su una rete di profili LinkedIn riconducibili al ministero della Sicurezza di Stato cinese rivela la natura paziente e granulare delle operazioni di elicitazione di Pechino, per raccolta di microsegnali capaci di anticipare e indirizzare gli orientamenti di Westminster

Guerra ibrida? Dieci anni di allarmi dagli 007 italiani (e dal Parlamento)

La guerra ibrida non è certo una novità per l’intelligence italiana, che da dieci anni monitora in modo costante e strutturato l’evoluzione della minaccia ibrida, accompagnando le analisi tecniche con comunicazioni ufficiali e allarmi ripetuti indirizzati sia alla classe politica nazionale sia ai partner europei. Ecco come

Consiglio Supremo di Difesa. La minaccia ibrida cresce? L’Italia rafforza lo scudo cognitivo

Il Consiglio Supremo di Difesa, riunito al Quirinale sotto la presidenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha confermato il pieno sostegno italiano all’Ucraina e discusso le principali aree di crisi internazionali, dal Medio Oriente al Mediterraneo allargato. Ampio spazio è stato dedicato alla crescita delle minacce ibride e cognitive provenienti da Russia e altri attori ostili, con particolare attenzione alla disinformazione, alle interferenze nei processi democratici e agli attacchi cyber contro infrastrutture critiche

Nuovi sabotaggi in Polonia. Prese di mira le tratte ferroviarie utili a Kyiv

Il sabotaggio alla linea Varsavia-Lublino conferma la pressione ibrida che colpisce la Polonia e, con essa, l’intera Europa. Un ordigno su una rotta strategica per l’Ucraina si aggiunge a incendi, cyber attacchi, droni e reti clandestine che operano sottosoglia lungo il fronte europeo

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