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Tutti gli attori della cyber war in Ucraina

Non solo Anonymous, dietro alle bombe di Putin si muovono gruppi di hacker, hacktivist, ricattatori e agenti pubblici e privati. Domenico Vecchiarino, ricercatore di geopolitica, intelligence e infrastrutture critiche, e il “who’s who” del conflitto digitale

Impreparate e “analogiche”. E l’intelligence occidentale ascolta le truppe russe

“Alcuni di loro, crediamo, non erano nemmeno stati informati che sarebbero andati a combattere”, ha detto un funzionario del Pentagono. Ecco da dove nascono tutte queste informazioni sulla situazione sul campo, tra disperazione e carenza di carburante e cibo 

La pedagogia digitale? Roba da intelligence. Parola di Violante

Luciano Violante al Master dell’Università della Calabria diretto da Mario Caligiuri: “I cittadini devono essere messi in condizione di distinguere il vero dal falso. Per questo è necessaria una pedagogia digitale”

Cybersicurezza e sistema produttivo. Nuovi scenari

Di Rosario Cerra e Francesco Crespi

Ora è prioritario sviluppare con rapidità ed efficacia le azioni previste dal Pnrr nel campo della cybersicurezza. È un’opportunità importante per le ricadute strategiche e per la sicurezza del Paese, ma anche per quelle economiche correlate allo sviluppo dell’industria nazionale impegnata nel settore. L’intervento di Rosario Cerra, fondatore e presidente del Centro Economia Digitale e Francesco Crespi, direttore Ricerche del Centro Economia Digitale

Guerra in Ucraina, è tempo di estendere il Perimetro cyber?

L’escalation espone la vulnerabilità normativa: a rischio anche le infrastrutture digitali “fuori le mura”. L’analisi di Andrea Monti, professore incaricato di Digital Law nel corso di laurea in Digital Marketing dell’Università di Chieti-Pescara

Così i Servizi russi hanno "ingannato" Putin

Un report del think tank inglese Rusi spiega che cosa è successo basandosi su documenti originali dell’intelligence russa messi a disposizione dalle autorità ucraine. La decisione di invadere l’Ucraina è stata presa sulla base di un’indagine effettuata nelle scorse settimane, ma che fotografa una realtà in tempo di pace senza analizzare se quella realtà si sarebbe modificata o meno sotto le bombe

2021, anno del ransomware. Cosa scrive l’intelligence italiana

Gli attacchi per riscatto rappresentano “il modello prevalente”, utilizzato anche da attori statuali, spesso delegando a gruppi criminali. I dati dell’anno scorso raccontano l’urgenza di tutelare i servizi essenziali, anche alla luce della guerra in Ucraina

007 a Rapporto. Cosa (non) è scritto nella relazione del Dis. Da Putin ai no vax

Dalla relazione declassificata emerge l’allineamento delle aspettative italiane sulle mire di Putin a quelle europee. Ma le agenzie anglo-americane avevano previsto l’invasione. Sulla penetrazione di Pechino e Mosca, invece…

Afghanistan, Sahel e non solo. ll rischio terrorismo in Italia

Dalla relazione annuale dei Servizi al Parlamento emergono vari elementi: sul fronte dell’immigrazione resta grande l’attenzione ai flussi da Tunisia e Libia anche se non ci sono evidenze di un uso sistematico delle rotte per infiltrare jihadisti. Non mancano i movimenti “interni” che rischiano di destabilizzare la sicurezza

007 a Rapporto. Cosa c'è di nuovo nella relazione del Dis (che sul gas dice...)

L’Italia può reggere l’urto di uno shock energetico dalla Russia. Nella relazione annuale del Dis gli 007 rassicurano: capacità di soddisfare una domanda alta anche con interruzione da Mosca. Energia, Africa, cyber, Russia e Cina, le (nuove) priorità della sicurezza nazionale

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