Di fronte alle minacce ibride e cognitive, Canberra ha adottato un modello di difesa multi dominio fondato su tecnologie e infrastrutture sovrane, integrate con quelle dei Paesi partner. Un approccio organico, che unisce sinergie civile-militari e cooperazione pubblico-privato, pensato per aumentare resilienza, interoperabilità e deterrenza
James Bond
Bruxelles prepara la sua intelligence house. Nasce il servizio della Commissione
Dietro le quinte della Commissione von der Leyen nasce un centro riservato per coordinare le informazioni sensibili. Tra ambizioni geopolitiche, rivalità interne e necessità di unirsi
Bruxelles chiude a Pechino. Verso il bando per Huawei e Zte?
Bruxelles lavora a un piano per obbligare gli Stati membri a escludere Huawei e Zte dalle reti 5G, trasformando una raccomandazione in norma vincolante. Dietro la spinta, il timore che la tecnologia cinese apra varchi alla penetrazione di Pechino nei sistemi europei
Consiglio Supremo di Difesa. L’Italia porta la guerra cognitiva sul tavolo della sicurezza nazionale
Il Quirinale pone al centro dell’agenda la resilienza cognitiva e la sicurezza epistemica del Paese. Il Consiglio supremo di Difesa valuterà le minacce ibride, le operazioni di manipolazione delle percezioni e di guerra cognitiva rivolte contro l’Italia e l’Europa
Come un data breach ha svelato l’arsenale cibernetico della Cina
Il leak Knownsec rappresenta una finestra rara sulle operazioni cibernetiche sponsorizzate dallo Stato cinese, svelandone obiettivi, metodologie di attacco e operazioni in corso
Ingegneria dell'influenza. Così si costruisce la manipolazione delle percezioni
Dalla psicologia cognitiva alla disinformazione, la manipolazione delle percezioni vuole catturare l’attenzione e orientare rabbia, confusione, dissenso e paura. Tra social network, canali televisivi e bolle di opinione, messaggi ripetuti e narrazioni emotive si intrecciano per modellare la percezione pubblica e ciò che la cittadinanza ritiene vero o possibile
Verso un Consiglio di sicurezza nazionale per le minacce ibride?
Le operazioni ostili ibride, condotte al di sotto della soglia della guerra convenzionale, stanno spostando il conflitto dal dominio militare a quello informativo, percettivo, emozionale. Per rispondere a un attacco che è insieme cognitivo, tecnologico e politico, occorre una struttura strategica permanente: un Consiglio di Sicurezza Nazionale sulle minacce ibride
Dove finisce l’acqua inizia il conflitto. E il jihadismo si insinua. Scrive Bertolotti
Ogni pozzo, ogni condotta, ogni bacino diventa un terreno di confronto e competizione invisibile, in cui il jihadismo, la criminalità e la disperazione si incontrano e si fondono. Una competizione, in contesti caratterizzati da debolezza istituzionale e disuguaglianza sociale, che gioca un ruolo di catalizzatore per l’insorgenza o la radicalizzazione di gruppi armati non statali. L’analisi di Claudio Bertolotti, direttore di Start InSight
Risiko o Monopoly? Il Ponte di Biserta tra Pechino, Bruxelles e Roma
Finanziato dall’Europa ma costruito da una società cinese, il ponte di Biserta è un tassello della competizione globale per il controllo delle rotte e dei dati nel Mediterraneo. Qui Pechino, Bruxelles e Roma giocano una partita di soft power, deterrenza e capacità di sovranità digitale
Ecco la strategia Uk contro la manipolazione informativa
Nel nuovo ecosistema digitale, la verità è diventata una questione di sicurezza nazionale. Il Regno Unito aggiorna la propria strategia di difesa cognitiva con il Resist 3, il framework del Government Communication Service che ridefinisce la comunicazione pubblica come pilastro della sicurezza democratica
















