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Influenze russe su TikTok. I rischi nelle urne secondo il report francese

Il voto di dicembre ha mostrato l’impatto delle nuove forme di manipolazione digitale. Secondo il rapporto di Viginum, l’agenzia francese contro le ingerenze straniere, l’uso combinato su TikTok di influencer inconsapevoli e cyberattacchi ha alterato il processo elettorale, portando all’annullamento del secondo turno. La Francia e altri Paesi europei potrebbero essere i prossimi bersagli

Orbán spia Zelensky? Cosa accade tra Ucraina e Ungheria

Per la prima volta l’intelligence ucraina denuncia ufficialmente una rete ungherese. Budapest risponde espellendo due diplomatici. Secondo esperti di relazioni internazionali, Orbán cerca di trarre vantaggio politico e territoriale allineandosi a un attore più forte (la Russia) nonostante sia in Nato e Ue

Australia, 74 attacchi ibridi in dieci anni. Report Aspi

L’Australian Strategic Policy Institute ha monitorato 74 episodi di minacce ibride in un decennio, dominati da cyberattacchi cinesi, campagne di disinformazione e pressioni economiche. Canberra ha potenziato difesa informatica, normative e diplomazia, ma resta urgente un approccio strategico bilanciato, che coniughi deterrenza visibile e capacità reattive

La Cina sta diventando una superpotenza cyber. L’allarme britannico

Il governo britannico lancia un monito senza precedenti: la Cina è ormai una “cyberpotenza” con capacità e ambizioni tali da rappresentare una seria minaccia alla sicurezza nazionale. E la diffusione dell’intelligenza artificiale promette di moltiplicare frequenza e pericolosità degli attacchi, rendendo obsoleto l’approccio tradizionale alla difesa

“Buy Transatlantic”. La via italiana per appalti tech e sicurezza

Mentre gli Stati Uniti di Trump puntano sul “Buy American” e l’Ue sul “Buy European” per il suo piano Readiness 2030, l’Italia vara un Dpcm sul procurement in chiave “Buy Transatlantic”: criteri premiali a chi utilizza tecnologie cyber‑sicure di Paesi Ue, Nato e “like‑minded”. Una strada che può diventare un modello per il settore della difesa

Cyber, Osint, Socmint e terrorismo. Ecco le competenze che cercano gli 007 italiani

L’intelligence italiana ha lanciato una campagna di reclutamento aperta fino al 10 giugno per diplomati e laureati esperti in cyber security, open source intelligence (Osint), social media intelligence (Socmint), telecomunicazioni e analisi del terrorismo interno e internazionale

Dpcm anti Cina. Stop agli scanner a rischio nei bandi pubblici

Il provvedimento attua l’articolo  14 della legge sulla cybersicurezza, vincolando beni e servizi ICT nei contratti pubblici e premiando fornitori italiani, Ue, Nato e partner per ragioni di sicurezza nazionale. Riguarda in particolare videosorveglianza e scanner. L’adozione risponde al bisogno di evitare nuovi episodi come quello di Nuctech (società cinese nella black list Usa e sotto inchiesta Ue per sussidi) che aveva già vinto appalti per le Dogane

2024, l’anno dei sabotaggi russi in Europa. L'analisi di Germani

L’ondata di violenze e sabotaggi in Europa nel 2024 è attribuibile al servizio di intelligence militare russo. Si tratta di una combinazione di metodologie sovversive per destabilizzare i Paesi bersaglio e creare caos interno. L’analisi di Luigi Sergio Germani, direttore dell’Istituto Gino Germani di Scienze Sociali e Studi Strategici

Spionaggio cinese in Belgio. Quando l’avversario diventa informatore

Nel 2020 i servizi segreti cinesi, sfruttando un patto di “città gemellate”, avrebbero tentato di ottenere dal socialista Éric Dosogne informazioni sul verde Samuel Cogolati, noto per le sue posizioni dure su Pechino. Il caso segue lo scandalo di dicembre 2023 che coinvolse esponenti dell’estrema destra, dimostrando l’ampiezza delle mire di Pechino sugli schieramenti politici belgi

Utili influencer. Cosa c’è dietro il “turismo” pagato da Pechino

L’influencer ceco Milan Dobrovolný riceve un “viaggio tutto incluso” in Cina da un’agenzia fasulla, privo di obblighi social ma finalizzato a video promozionali per il pubblico cinese. L’operazione rientra in una strategia di soft power di Pechino. La recente multa di 530 milioni a TikTok per violazione della privacy Ue mette in luce come la piattaforma faciliti la diffusione di questi contenuti

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