Giuliano Pisapia? "In tutti questi mesi non è stato corretto con Mdp". Matteo Renzi? "Non ha mai voluto discutere con la sinistra. Al massimo, ne ammette una spuntata". Massimo D'Alema? "Non vedo perché alle prossime elezioni non dovrebbe tornare in Parlamento". Parola dell'ex direttore dell'Unità e deputato dei Ds Peppino Caldarola, da poche settimane alla guida di Italianieuropei, la rivista…
Politica
Cosa pensano davvero gli italiani di immigrazione e terroristi
Qualche volta i sondaggi hanno l’effetto di un secchio d’acqua gelata e alcune risposte date dagli italiani alle domande del Laboratorio di analisi politiche e sociali dell’università di Siena per conto dello Iai, l’Istituto affari internazionali, su “Gli italiani e la politica estera” sono un campanello d’allarme per governo e Parlamento. Un paio di esempi: cresce il numero di chi…
Perché il tavolo al Mise sull'Ilva si è chiuso prima di aprirsi
Il tavolo tra Am Investco e sindacati sul futuro dell’Ilva è convocato a data da destinarsi. È questo l’esito dell’incontro al dicastero dello Sviluppo economico, Mise, che ha visto ieri il ministro Carlo Calenda confrontarsi, prima, col management del gruppo che ha acquisito l’azienda siderurgica e, subito dopo, con le delegazioni sindacali in attesa nel salone degli Arazzi, nella sede…
Vi spiego perché il Rosatellum-bis non incentiva le coalizioni
Quello che chiamano il Rosatellum-bis somiglia pallidamente al Mattarellum. Pallidamente perché del Mattarellum manca la caratteristica principale, cioè la prevalenza di collegi uninominali, che rendeva il sistema maggioritario. Mi spiego. La legge Mattarella del 1993 faceva eleggere il 75% dei seggi in collegi uninominali. Così i partiti erano costretti a creare coalizioni per cercare di vincere le elezioni (ad es.,…
La Spagna, l'indipendentismo catalano e l'ultima rivoluzione
Tutti i mass-media del mondo hanno puntato i riflettori, ormai da qualche settimana, sulla Spagna. Ormai da quando nella più perfetta illegalità è stato promosso ed effettuato il referendum per l’indipendenza della Catalogna, il contenzioso politico tra Madrid e Barcellona, tra governo centrale e locale, è diventato un vero e proprio cruccio internazionale. Vi è attesa per il prossimo discorso…
Catalogna e Spagna, perché vedo troppa ideologia anti Stati-nazione in Italia
La potremmo chiamare la strana alleanza, ma a ben vedere tanto strana non è. È quella che, a favore dell’indipendenza catalana, vede schierati nel nostro Paese intellettuali di sinistra, ostili al mercato e al capitalismo, e intellettuali liberal-liberisti. Non è strana l’ alleanza perché entrambi gli schieramenti hanno in odio lo Stato-nazione (oltre che una certa dose di determinismo economicistico).…
Perché D'Alema e Pisapia non stanno più Insieme
L’augurio -si fa per dire- di “buon viaggio” lanciato nel Brindisino, terra pugliese a lungo dominata da Massimo D’Alema, è stato formalmente rivolto all’ex capogruppo del Pd alla Camera Roberto Speranza: 38 anni, di Potenza. Intesa naturalmente come città, perché di potenza intesa come forza il giovanotto ne ha obiettivamente poca, per quanto grandi siano le sue ambizioni politiche, specie…
Vi racconto le ultime astruserie europeistiche di Mario Monti sulla Catalogna
L’Europa – quella espressione geografica “tutta chiacchiere e distintivi”, come avrebbe detto l’Al Capone di Brian De Palma – cui ogni tanto, per esigenze di copione, si fa recitare la parte del soggetto politico, ha stabilito pomposamente che il referendum per l’indipendenza della Catalogna è contrario all’ordinamento giuridico spagnolo e quindi è illegale. Osservazione ovvia, ma non inutile, perché sancisce…
Ecco come a Torino giornali, industriali e finanzieri bacchettano Chiara Appendino
La domanda che da qualche tempo molti si pongono, all'ombra della Mole, è: Chiara Appendino soffre di sindrome da accerchiamento oppure è accerchiata per davvero? Il dato di fatto è che a Torino l'amministrazione appare in difficoltà. L'ATTACCO DELLA STAMPA AD APPENDINO Sui 5 stelle piovono molte critiche (le solite) da sinistra e da destra, ma se fosse solo per…
Cosa cambia per le imprese con la riforma del Codice antimafia
Controllo giudiziario delle imprese a rischio di infiltrazioni mafiose e amministrazione giudiziaria di beni e aziende sulla base del semplice indizio che il libero svolgimento dell’attività economica possa agevolare l’attività di condannati o semplici imputati di delitti di mafia o gravi reati contro la pubblica amministrazione. Potenzialmente la riforma del Codice antimafia approvata in via definitiva dal Parlamento il 28…