Ursula von der Leyen per essere eletta ha bisogno della metà dei voti più uno dell’Emiciclo, e quindi 361 voti. Negli anni passati si è sempre parlato della cosiddetta “maggioranza Ursula” composta da Ppe, S&D, Renew e Verdi, ma in questa tornata… Il commento di Margherita Tacceri
Politica
Sinistra, il modello Schlein è francese. Le controindicazioni secondo Merlo
Il vero nodo politico, adesso, è quello di capire se il modello francese – come pare essere – sarà il riferimento decisivo e determinante nell’ispirare il concreto comportamento della sinistra italiana o se, invece e al contrario, saranno la cultura, la sensibilità e il progetto riformista ad affermarsi. Il commento di Giorgio Merlo
Salvini senza contrappeso nella Lega è un problema per l'Italia. La versione di Cangini
Matteo Salvini è noto per considerare i voti come un fine e non come un mezzo: se dovesse convincersi che non solo l’antieuropeismo, ma anche l’anti atlantismo, travestito da pacifismo, possono garantirgli un surplus di consensi nelle urne, chi mai potrà impedirgli di imboccare una strada distruttiva per il governo, oltre che per la credibilità dell’Italia e per l’interesse della nazione?
Cosa vuol dire fare delle riforme dal centro. I consigli di Sisci a Meloni
La tela sarebbe pensare a qualcosa che unisca il Paese nelle sue regioni e ideologie e lo inquadri nel nuovo spazio internazionale complicato e volatile. Questo il centro davvero oggi. Sapendo allora su che superficie si dipinge, si possono scegliere i colori, giusti, ad acqua, a stucco, o ad olio. Il commento di Francesco Sisci
Il Popolarismo ferma gli estremismi. L'attualità dei cattolici secondo Chiapello
In Europa è stata variamente e diversamente evocata sia la cultura democratico-cristiana, radicata inscindibilmente nel popolarismo, sia il problema di una uscita dall’irrilevanza politica dei cattolici che dura da almeno un quarto di secolo. L’opinione di Giancarlo Chiapello
Democrazie liberali e legge elettorale. Il nodo italiano da sciogliere secondo Bonanni
Che senso ha uno scontro all’ultimo sangue sul premierato e l’autonomia differenziata se la radice di ogni guasto che immobilizza la politica riguarda il deficit gravissimo di partecipazione dei cittadini alla vita politica? L’opinione di Raffaele Bonanni
Cos’ha detto Renzi alla prima uscita come consigliere di Blair
L’ex premier ha partecipato a una conferenza organizzata dall’ex leader laburista parlando di come affrontare l’ascesa dei populismi. Classe operaia e ceto medio la priorità
La destra per vincere non deve essere il partito della rabbia. Le elezioni in Francia lette da Pombeni
Non si può vincere con una destra di carattere estremista perché non è sufficiente accreditarsi come alternativa quando i cittadini sono delusi: questa è stata una grossa debolezza del Rassemblemant national e poi al secondo turno il duello nel duello ha premiato le caratteristiche personali”. Conversazione con Paolo Pombeni, professore emerito all’università di Bologna e direttore della storica rivista il Mulino per il triennio 2024-2026
Le Pen perde ma non si sa chi vince, e il Fronte Popolare... La versione di Ceccanti
La destra di Le Pen è stata sconfitta ma ora è presto per parlare di una svolta a sinistra della Francia. Melenchon si collocherà all’opposizione perché con le sue posizioni non è coalizzabile. Il Nuovo fronte popolare è una realtà molto eterogenea e, quindi, potenzialmente conflittuale. Riproponibile in Italia? Se le alleanze in negativo poi non evolvono nel tempo in qualcosa di positivo, servono sul momento per una legittima difesa ma sul medio-lungo termine rischiano di esplodere e di favorire le rivincite altrui. L’analisi del costituzionalista Stefano Ceccanti
Meloni non ceda al richiamo della foresta e voti von der Leyen. Il corsivo di Cangini
A Meloni conviene turarsi le orecchie con la cera per evitare di essere sedotta dal canto delle sirene identitarie che risuona alla sua destra. Deve evitare di cedere al richiamo della foresta, votare a favore di von der Leyen e proseguire senza indugi la marcia di avvicinamento al Partito popolare europeo. Se vuole continuare a governare l’Italia facendone l’interesse nazionale, questa è la via
















