Un voto coerente con le scelte dei partiti (tranne l'eccezione di Ncd). All’indomani della bocciatura del referendum costituzionale, uno speciale di Swg traccia l’identikit dell’italiano che domenica è andato alle urne: se ne ricava una “tenuta del Pd”, la conferma della “tripolarizzazione dell’elettorato”, il ritorno al voto di oltre dieci milioni di persone, l’emersione di un “blocco sociale nuovo”. Ma…
Politica
Perché le elezioni anticipate sono improbabili. Parla il prof. Lippolis
"Al voto subito", ha tuonato Beppe Grillo poco dopo la chiusura delle urne domenica scorsa. "Ridiamo la parola agli italiani", gli ha fatto eco negli stessi minuti il leader della Lega nord Matteo Salvini. Una richiesta simile a quella che in queste ore stanno formulando alcuni dei renziani più ortodossi, che su Twitter e Facebook invocano un ritorno alle urne il…
Vi spiego le priorità del M5S su governo e legge elettorale. Parla Marta Grande
Mentre nel Partito Democratico si discute e si litiga sui tempi del ritorno alle urne - Renzi e i renziani vorrebbero procedere il più speditamente possibile, la minoranza invece frena e lancia l'idea di un nuovo governo che arrivi a fine legislatura - il MoVimento 5 Stelle prosegue compatto sulla strada tracciata da Beppe Grillo domenica notte. Il percorso ipotizzato dal…
Vi racconto le democratiche baruffe nel Pd dopo il tonfo di Renzi. Parla Alessandra Sardoni
Acque sempre più agitate all'interno del Partito Democratico in vista della direzione nazionale in programma nel primo pomeriggio di domani, mercoledì 7 dicembre. La minoranza dem ha già iniziato a fare le barricate sull'ipotesi di voto anticipato cui sta invece pensando con grande insistenza Matteo Renzi. Il presidente del Consiglio – prima di dimettersi formalmente – dovrà mandare in porto la…
Ecco riforme e disegni di legge a rischio con la caduta di Renzi
Tanti provvedimenti a rischio. Probabilmente la legge di bilancio sarà approvata al Senato senza modifiche, con una fiducia “tecnica” che servirà a respingere tutti gli emendamenti e ogni possibile modifica. Così il ponte che a Palazzo Madama doveva essere di lavoro sarà di vacanza e la dimissioni del premier Matteo Renzi dovrebbero concretizzarsi venerdì. Proprio in previsione del referendum, durante…
Perché Sergio Mattarella è contrario a elezioni al buio nel 2017
Sergio Mattarella si sente circondato. Da più parti arrivano richieste di andare al voto nel più breve tempo possibile mentre il presidente della Repubblica più volte nelle scorse settimane ha fatto sapere informalmente di essere contrario allo scioglimento delle Camere a prescindere da quello che sarebbe stato il risultato del referendum. Mattarella, perciò, farà di tutto per arrivare al 2018,…
Vi spiego perché le elezioni politiche anticipate non sono così vicine
Il grande dubbio di queste ore del dopo referendum riguarda il quando e con quale legge elettorale si andrà a votare. Attualmente per la Camera la legge elettorale è il cosiddetto Italicum (legge n. 52 del 2015), cioè un proporzionale con premio di maggioranza a seguito di eventuale ballottaggio. Un sistema che individuerebbe alla Camera un sicuro vincitore delle elezioni. Al…
Tutte le incognite di una campagna elettorale permanente
Cerchiamo, per favore, di non prenderci in giro e di non raccontare balle, che tali rimangono anche se sparate a tutta pagina dai giornaloni che si lamentano continuamente di perdere copie nelle edicole, ma non si chiedono mai perché dovrebbero guadagnarne con la brutta abitudine di parlarsi fra loro, non ai lettori. I quali per fortuna da qualche tempo hanno…
Perché la vittoria del No farà rinascere il centrodestra. Parla Quagliariello
"Penso che il referendum abbia dato una grande spinta all'unità. Dopo la diaspora seguita alla crisi di sistema del 2013, il centrodestra si è ritrovato unito sul No alla riforma costituzionale. A questo punto la prima cosa da fare è andare verso una graduale ricomposizione, ad esempio tra le forze che rientrano nell'alveo cristiano-liberale come il mio gruppo e quello di Raffaele…
Tutte le baruffe interne al Pd dopo la scoppola referendaria
Follow the money. Nelle zone economicamente più povere prevale il No, in quelle più ricche, invece, il Si. Nei 100 comuni con più disoccupati il No vince con il 65,8%, nei 100 con meno disoccupati vince il Sì con il 59%. Segno che il ceto medio, impoverito e disilluso, non ha creduto a questa riforma, ma ha necessità di “altro”.…
















