“Nonostante un Parlamento altamente diviso e frammentato, figlio del risultato elettorale del 2013, fatto di vinti più che di vincitori, Renzi è riuscito a costruire una maggioranza rispettando la procedura dell’articolo 138 della Costituzione e a far approvare una riforma costituzionale che migliorerà la qualità della democrazia in Italia”. Il costituzionalista Francesco Clementi non ha dubbi: con l’ultimo sì –…
Politica
Quella strana alleanza No Triv fra Michele Emiliano e il Giornale
Ciò che è rimasto del referendum contro le trivelle, giustamente naufragato nell'astensionismo, sono le foto enfatiche dei solerti big istituzionali e politici inutilmente accorsi alle urne e soprattutto il costo salato di 350 milioni di euro circa. Che non sarebbe stato eliminato, ma solo ridotto, e di poco, se la prova fosse stata abbinata, secondo le richieste dei promotori, alle…
Quale sindaco per Roma?
La preparazione della campagna elettorale nella capitale sta montando di tono e di tensione con i vari aspiranti sindaci in piena attività; io però, da cittadino elettore, sono assalito da dubbi, domande, perplessità che cercherò qui di illustrare per cercare di chiarirmi. Prima di tutto, almeno formalmente queste sono elezioni amministrative per cui, sempre da cittadino medio, quello che vorrei…
Vi racconto le ultime sconfortanti piroette del centrodestra sul referendum No Triv
Per gli elettori dell’ormai ex centrodestra italiano, o di quel che n’è rimasto, già provato dal tormentone dei candidati alle elezioni comunali di giugno a Roma, la domenica referendaria di questo 2016 contro le trivelle è diventata una vera maledizione. E’ stata l’Epifania, fuori stagione, della loro crisi d’identità politica e di leadership. Già l’ex centrodestra era compromesso dal fatto…
Perché il referendum del 17 aprile è inutile e folle
Quali sono le vere finalità e i limiti del referendum? Non è un referendum popolare, ma politico: non l'hanno chiesto gli elettori, ma i sinedri di nove regioni, delle quali solo cinque hanno piattaforme; mentre due regioni, pur avendo le trivelle e un fortissimo turismo balneare, non l'hanno voluto (Emilia-Romagna e Sicilia). Per lo più sono regioni gestite dalla sinistra,…
Referendum 17 aprile, 10 ragioni per non votare
1) Perché non andare a votare ai referendum abrogativi è un sacrosanto diritto costituzionale. Non esistono cittadini di serie A o di serie B. Gli unici cittadini di serie B sono quelli che sostengono che chi non vota i referendum è un cittadino di serie B. 2) Perché questo referendum non cambia nulla. Questo referendum non cambia nulla a tal…
Ecco il pantheon culturale del Movimento 5 Stelle
Gianroberto Casaleggio ha dedicato a Jean-Jacques Rousseau il nuovo sistema operativo on line lasciato in eredità al M5S. Il "padre della democrazia diretta" conquista così un posto di primissimo piano nel pantheon culturale del movimento, in cui siedono altri riveriti maître à penser: il keynesiano Joseph Stiglitz, il neoluddista Jeremy Rifkin, il teorico della decrescita Serge Latouche, la mistica Simone…
Casaleggio, Grillo, l'onestà e le utopie a 5 stelle
In attesa, e nella speranza, una volta tanto in sintonia con Eugenio Scalfari, di vedere naufragare il referendum contro le trivelle "in un'astensione di massa", come ha auspicato il fondatore della Repubblica di carta già domenica 3 aprile, ben prima che il suo amico e presidente emerito della Repubblica vera, Giorgio Napolitano, intervenisse per difendere la legittimità, appunto, dell'astensione appena…
Perché il Muro del Brennero è una paurosa follia
Sembra tutto piccolo e irrilevante in confronto alla grande realtà dell’Unione dei ventotto Paesi. Piccola è l’Austria coi suoi otto milioni e mezzo d’abitanti, appena l’1,7 per cento dell’intera popolazione europea. Piccoli appaiono i duecentocinquanta metri di effettivo passaggio alla frontiera che Vienna intende blindare. Piccolo è pure il flusso dei migranti che vanno di là e soprattutto vengono di…
Gianroberto Casaleggio, l'onestà e il clic (democratico?)
Il feretro di Gianroberto Casaleggio è stato salutato dai grillini al grido di "Onestà, Onestà!". Si è certamente trattato di un omaggio al fondatore del movimento, che di quella parola d'ordine aveva fatto un mantra. Ma l'episodio segnala anche che i pentastellati sanno fiutare l'aria che tira nel nostro Paese. Con la crisi dei partiti, la sequenza di nuovi scandali…