Con una opposizione ideologica impegnata a criminalizzare politicamente, e moralmente, l’intera maggioranza di governo è difficile, molto difficile, che si rafforzi la qualità della nostra democrazia e la credibilità delle nostre istituzioni democratiche. Per non parlare della stessa efficacia dell’azione di governo
Politica
Dazi, Ucraina, maggioranza. La bussola di Fazzolari (prima del viaggio in Usa)
In occasione della presentazione romana del libro di Alessandro Sallusti, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ha fatto il punto sul viaggio di Giorgia Meloni a Washington (“ricco di insidie”) e sui princiali dossier attenzionati da Palazzo Chigi. “Si arriverà al 2% del Pil in tempi brevissimi, magari nell’arco del 2025. L’Italia vuole farsi carico di realizzare la colonna europea della Nato”
Vi racconto l'anti-leader garbato a cavallo delle repubbliche. Gli auguri di Follini a Gianni Letta
Direttore del Tempo, sottosegretario ma soprattutto regista del berlusconismo. Anti-leader per scelta, dietro le quinte per vocazione. Gianni Letta, che oggi compie 90 anni, e Marco Follini, si incontrarono la prima volta nella sede del quotidiano all’epoca diretto dal futuro consigliere del cavaliere. La Dc, i rapporti con la politica e il garbo squisito al tempo delle randellate. L’ex democristiano a tutto campo fra aneddoti e ricordi in occasione del compleanno di Letta
Piano Mattei, Balcani, Ue. Le carte di Meloni sul tavolo di Trump secondo Minuto Rizzo
“Che Meloni a Washington rappresenti l’Europa è un po’ implicito: siamo membri dell’Unione europea, il trade è una competenza comunitaria per cui spero che gli altri Paesi membri vedano con simpatia la visita italiana. Questo governo guardando alla politica estera ha conferito all’Italia un profilo più alto di prima. Mi riferisco al Piano Mattei che comunque indica una direzione e una priorità”. Conversazione con l’esperto diplomatico, Alessandro Minuto Rizzo
I 90 anni di Gianni Letta, maestro del rispetto (senza piaggeria). Il ritratto di Arditti
Novant’anni portati con la leggerezza di chi ha visto tutto e ha capito molto. Con il passo felpato di chi sa stare sempre un mezzo passo indietro, per lasciare spazio agli altri. Ma con la forza silenziosa di chi, senza mai imporsi, ha lasciato un’impronta profonda
Sicurezza nazionale, cosa serve per il salto di qualità. Pisani, Mattarella e Garofoli a confronto
È stato presentato a Roma il saggio “Governare le fragilità” scritto a quattro mani da Roberto Garofoli, presidente di sezione del Consiglio di Stato, già sottosegretario alla presidenza del Consiglio, e Bernardo Giorgio Mattarella, ordinario di Diritto amministrativo alla Luiss. Ospiti ieri sera, assieme al capo della Polizia, Vittorio Pisani, dell’evento di Formiche
Convergenze su dazi, Ucraina e Ue. Cosa si sono detti Meloni e Støre
A Palazzo Chigi arriva il primo ministro della Norvegia. Nonostante sia un laburista ha molti punti di contatto programmatici con Roma: è stata l’occasione per allargare il fronte che vuole tenere unito l’occidente in chiave dazi ed evitare fughe in avanti verso la Cina, come fatto dal premier spagnolo Pedro Sánchez, volato tre giorni fa a Pechino per siglare accordi con Xi
Il successo di Meloni in Usa può arginare le mire cinesi in Ue. Quagliariello spiega perché
C’è molta aspettativa per il viaggio della premier Meloni a Washington e per il suo confronto con l’inquilino della Casa Bianca. Realisticamente, la presidente del Consiglio non potrà piegare le linee guida della nuova amministrazione americana, ma se riuscirà a ottenere un cambio di atteggiamento volto a rafforzare il ponte transatlantico la missione sarà un successo anche per l’Europa. E servirà a frenare le mire cinesi. Colloquio con il presidente della fondazione Magna Carta, Gaetano Quagliariello
Ricordi gialloverdi. Ciò che Lega e M5S (non) dicono sull’attacco a Sumy
Le reazioni all’attacco russo hanno mostrato nuovamente la spaccatura trasversale nei partiti italiani, con l’ex coalizione gialloverde unita nell’ambiguità verso la Russia di Putin
Difesa europea, l’Italia tra ambizioni industriali e sfide strategiche
Se l’Italia saprà valorizzare le sue eccellenze industriali, puntare su un procurement europeo condiviso e rafforzare la sua postura politica, potrà ambire a un ruolo guida, perché la difesa comune non si costruisce solo con i trattati, ma con programmi condivisi, industria integrata e una visione strategica che, per una volta, guardi avanti. L’analisi di Roberto Arditti