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Con il caso Almasri torna il vizio della scorciatoia giudiziaria. L'opinione di Merlo

Un grimaldello decisivo per cercare di scardinare un assetto politico, liberamente e democraticamente scelto dagli elettori, a vantaggio di un altro schema politico. E le polemiche violente di queste ultime ore tra le varie parti in causa non è che la conferma di questo teorema e di questo assunto. L’opinione di Giorgio Merlo

Ecco perché Meloni e Nordio hanno pensato a un “atto voluto”. Scrive Cangini

La durissima reazione di Giorgia Meloni risponde ad esigenze politico-mediatiche (avviare la campagna referendaria in favore dell’unica riforma che, forse, il centrodestra riuscirà a condurre in porto: la separazione delle carriere, appunto), certo, ma una reazione senz’altro figlia anche di una forte pressione psicologica. Il commento di Andrea Cangini

Ora serve un partito conservatore di massa. Tatarella sul dopo Fiuggi

Il lavoro per arrivare alla svolta di Fiuggi, che legittimò la destra italiana al governo, iniziò nel 1986 anche grazie al contributo di Pinuccio Tatarella. Gli antesignani di quel passaggio epocale furono i sindaci che mostrarono al Paese una classe dirigente in grado di governare. Adesso, grazie a Giorgia Meloni, ci sono le condizioni per lanciare un partito conservatore di massa. Intervista a Fabrizio Tatarella, vicepresidente della Fondazione Tatarella

Fiuggi legittimò la destra al governo. Tarchi a trent’anni dalla svolta

L’eredità ingombrante del Movimento Sociale, l’esperienza di Alleanza Nazionale e infine Fratelli d’Italia. A trent’anni dalla svolta di Fiuggi cosa resta di quell’esperienza nella destra di oggi: la legittimazione a far parte di coalizioni di governo, rafforzata dal successo delle scorse elezioni e dalla conquista di Palazzo Chigi. Colloquio con il politologo Marco Tarchi

Il pragmatismo trumpiano come stimolo all’Europa. Il commento di Cangini

Trattare con Donald Trump e confrontarsi con il trumpismo non è né giusto né sbagliato. È semplicemente necessario.
Occorre, pertanto, evitare le drammatizzazioni e sforzarsi di interpretare la nuova realtà che ci è dato vivere in una chiave il più possibile positiva. Il commento di Andrea Cangini

La chiave di Meloni (anche a Al-Ula) si chiama Piano Mattei

Secondo la premier è possibile un costante e progressivo miglioramento delle relazioni dal momento che “ci sono ancora delle potenzialità”. Ed ecco che da questo elemento si dipanano le strategie attuative, una delle quali (da un punto di vista di visione, forse la più rilevante) prende il nome di Piano Mattei. Domani visita in Bahrein

Le sfide del governo Meloni sono solo all'inizio. Il commento di Sisci

Dal dialogo con Trump alle riforme come quella della magistratura, il governo Meloni ha davanti a sé sfide ancora più stringenti di quelle già passate. L’esecutivo è a rischio? No, ma qualcosa si muove (anche a sinistra). La riflessione di Francesco Sisci

La sinistra è in crisi perché non si fa le domande giuste. Scrive Cazzola

In Italia la sinistra non è in crisi perché la destra le ha rubato il mestiere e la base elettorale. La vera innovazione nella politica del governo Meloni sta nella sua continuità con quella del governo Draghi, mentre la sinistra la sta ripudiando, per inseguire la dottrina Landini della rivolta sociale. Il commento di Giuliano Cazzola

Inizia l'anno giudiziario della controriforma delle toghe. Cosa non dimenticare secondo Nicotra (Csm)

Cerimonie d’apertura di lotta e di proteste. Mobilitati dall’associazione nazionale magistrati, i giudici hanno disertato gli interventi dei rappresentati del governo e si accingono a scioperare. Secondo Nicotra (Magistratura Indipendente) “il rischio è che le riforme come quella costituzionale che mira a separare le magistrature e scalfire l’unità della giurisdizione, finiscano per diventare una distrazione per l’opinione pubblica dai temi più rilevanti che affliggono la giustizia”

Parte dalla Vespucci il viaggio di Meloni in Arabia Saudita. Tutti i dettagli

“Se ognuno non fa propria parte non si naviga”, ha spiegato la premier da Gedda a bordo della Signora dei Mari, con un riferimento al metodo di lavoro: “Le scorciatoie sono solo un’illusione”. Questa la prima tappa della missione in Arabia Saudita e Bahrein. A Manama sarà la prima volta di un presidente del Consiglio italiano

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