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Chi vince la partita dell'astensione? I numeri di Swg

Secondo i dati dell’istituto di sondaggi solo il 58% degli italiani, oggi, andrebbe sicuramente a votare. Con un quadro politico ancora in via di composizione, ecco cosa racconta l’astensione

Phisikk du role - Calenda Dragonheart e la raccolta delle firme

Per presentare le candidature nei diversi collegi è necessario raccogliere le firme per le liste elettorali. Quindi essere o non essere in partita ad oggi dipende tutto da questo. In via di principio non è molto difficile però quando la gente è in vacanza e non hai alle spalle la struttura organizzativa di un partito di massa… La rubrica di Pino Pisicchio

Un indice per "misurare" il lavoro dei parlamentari. La proposta di Mollicone (FdI)

Il responsabile Cultura e Innovazione di Fratelli d’Italia: “I termini della produttività parlamentare sono simbolo dell’impegno del parlamentare per il collegio e per la nazione”. I programmi elettorali del centrodestra, le battaglie da proseguire e il commento sul rapporto tra Calenda e il Pd

Meno Biden e più partigiani. Come cambia l’agenda elettorale del Pd

Calenda cancella l’accordo con i dem, che rimangono con Verdi e Sinistra Italiana, partiti orgogliosamente anti Draghi. Una svolta, comunicativa e non soltanto, che rappresenta una novità per questa campagna elettorale segnata dalle ombre russe sulla caduta del governo

Cultura della memoria e prigione delle idee. Cosa non deve fare il Pd secondo Polillo

Sarà quel che dovrà essere. Ma una cosa è certa fin da ora. Fascismo ed antifascismo non c’entrano minimamente. Quelle parole d’ordine si sono trasformate in una liturgia che mal si adatta al tempo presente. Ed è quindi perfettamente inutile gridare “al lupo”. Il commento di Gianfranco Polillo

Quanti stranieri candideranno le forze politiche italiane?

La questione dell’apporto della componente straniera (e di origine straniera) non è mai stata seriamente considerata a livello politico né sotto il profilo dell’inclusione economica e finanziaria, né della partecipazione sociale e politica e, men che meno, delle pari opportunità. L’analisi di Nadan Petrovic, Università La Sapienza di Roma

I tormenti di Calenda? Nulla rispetto a chi dovrà governare. Scrive Campi

Da Letta che ha l’urgenza di cambiare toni e argomenti di propaganda, a Calenda stesso che ora dovrà capire se correre da solo o con Italia Viva, al centrodestra che guarda la loro campagna elettorale fatta dagli avversari. Tutti i riflessi politici della rottura della coalizione di centrosinistra nell’analisi di Alessandro Campi, politologo e docente di Storia delle dottrine politiche all’Università di Perugia

Un nuovo governo Prodi bis? La storia non si ripete, ma è utile ricordarla

Il Partito democratico si appresta a portare alle urne una coalizione vasta e frastagliata come quella del secondo governo Prodi, che pur aveva fatto il possibile per omologare le differenti culture politiche. Questa volta non c’è un programma di 581 pagine costruito nell’arco di un anno per amalgamare i pensieri e le idee delle varie forze politiche

Calenda, un divorzio doloroso. E sulle nozze con Renzi... Parla D'Alimonte

Anche prima della rottura, “la partita nei collegi uninominali era già difficile. Senza Calenda diventa impossibile: la perdita di Azione per il centrosinistra è un grosso problema”. E Meloni sarà premier? “Dipenderà da quello che diranno Salvini e Berlusconi a Mattarella in caso di vittoria…”

Con questi ingredienti politici, abbiamo perso la ricetta della governabilità?

Letta si trova a mettere in piedi una compagine che va da Calenda a Fratoianni, Meloni che ha un’autostrada davanti (lasciata dai suoi avversari) ha a che fare con due alleati con cui districarsi non sarà facile. Ma l’Italia politica è questa e non resta che augurarci un gigantesco in bocca al lupo. Il mosaico di Fusi

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