Le parole di Pier Silvio Berlusconi lasciano aperti ampi spiragli di interpretazione, non avendo preso posizioni nette e inequivocabili. Di certo vorrebbe un ricambio generazionale per la classe dirigente di Forza Italia a cui comunque è molto legato. Una sua discesa in campo sarebbe faticosa: dovrebbe superare lo stereotipo dell’essere il “figlio di” ed elaborare un suo progetto autonomo. Colloquio con il politologo e docente all’Università della Tuscia, Luigi Di Gregorio
Politica
Cosa c'è nella Strategia italiana per le tecnologie quantistiche
Il quantum non è solo una sfida scientifica, ma una leva per immaginare un’Italia più competitiva, più autonoma, più proiettata sul futuro. In un contesto internazionale segnato da nuove tensioni e nuovi equilibri, è nella capacità di costruire oggi l’innovazione di domani che si misura la qualità della classe dirigente. I dettagli della Strategia italiana per le tecnologie quantistiche
Phisikk du role - Piersilvio: il figlio e la voglia di politica
Tra Zaia e il campo largo, cosa rischia la destra alle regionali. Parla Diamanti
Le tensioni in maggioranza, che sembrano essere sempre più frequenti, in realtà fanno parte di una strategia di consolidamento dei singoli partiti sul proprio elettorato. L’idea di una lista propria lanciata da Zaia per il Veneto può essere rischiosa per tutti, non solo per la Lega. Alle Regionali, che hanno un peso politico anche in vista delle consultazioni nazionali, il centrosinistra si gioca una grande partita. E il centrodestra può rischiare. Colloquio con il sondaggista e fondatore di YouTrend, Giovanni Diamanti
Fermare l'oscurità e costruire un futuro forte. La ricostruzione secondo Meloni
Nel suo discorso di apertura della Conferenza di Roma la premier cerchia in rosso due concetti: investimento accanto a ricostruzione. Il messaggio lanciato agli imprenditori è di non avere paura, oltre a paletti ben piantati nel terreno di contratti e progetti quando dice che chi aiuta o ha aiutato Mosca in questo disegno bellico non avrà benefici nella ricostruzione
La torrida estate di Putin e Trump fra giravolte ed equivoci. Scrive D'Anna
A meno di ulteriori colpi di scena, non improbabili quando si tratta di Trump, sembra proprio che Putin si sia giocata la tolleranza che la nuova amministrazione americana aveva manifestato nei confronti dell’aggressione russa all’Ucraina. Ma le sorprese che riservano personalità come quelle del tycoon e del Presidente russo sono sempre dietro l’angolo. L’analisi di Gianfranco D’Anna
L’amara lezione di Bengasi e la debacle del “soft power”. L'analisi di Arditti
La vicenda imbarazzante di Bengasi, con tre ministri europei trattati come se fossero clandestini, non è frutto di un errore organizzativo, ma la conseguenza diretta di una doppia illusione coltivata per anni in Europa e a Washington. Ecco quale secondo Roberto Arditti
I dazi di Trump sono frutto della democrazia malata. Ursula? Non verrà sfiduciata. Parla Maffettone
Mentre Donald Trump annuncia le lettere a tantissimi Paesi a cui verranno imposti dazi dal 25 al 40%, l’Europa si divide ancora e discute la mozione di sfiducia alla presidente von der Leyen. Il percorso sulla Difesa comune è ancora poco più di un’illusione: se si vuole qualcosa di serio, occorre che i singoli Stati, volenterosi, guidino processi virtuosi. Le regionali in autunno? Non cambieranno il quadro della politica interna. Colloquio con il docente di filosofia politica, Sebastiano Maffettone
Il ruolo italiano per i Balcani tra Difesa e allargamento Ue. Mattarella in Croazia
L’Italia considera la Croazia come un partner strategico, così come dimostrato ancora una volta sotto la presidenza del G7, perché il Paese è a tutti gli effetti la porta di accesso verso un’area nevralgica per le politiche europee, come i Balcani occidentali. Che la visita cada in un momento delicato lo dimostrano i temi affrontati, come sicurezza europea, crisi ucraina e allargamento Ue
La propaganda di Putin suona a Caserta? Il caso Gergiev
Il ritorno in Italia del direttore d’orchestra russo Valery Gergiev, atteso il 27 luglio alla Reggia di Caserta, accende il dibattito politico. Picierno (Pd) denuncia il sostegno implicito a Putin e chiede la sua esclusione dal programma finanziato con fondi pubblici. Difendono la sua presenza Scalfarotto (Iv) e Antoniozzi (FdI), mentre il governatore De Luca rivendica la scelta in nome del dialogo culturale