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No all'Europa, sì all'Eurasia. Il sogno (illiberale) di Alexandr Dugin

C’è chi lo ha definito “eminenza grigia del Cremlino” e “braccio destro di Putin”. Ma ad Alexandr Dugin questi nomi stanno stretti. Anche il fortunato soprannome di “Rasputin” del presidente russo affibbiatogli anni fa da Breitbart News, l’emittente a suo tempo guidata dall’ex capo stratega di Trump Steve Bannon. In Italia è ormai un volto noto, e soprattutto ben accolto…

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Caro Mieli, no non è fascismo

Paolo Mieli sul Corriere della Sera contesta le affermazioni di Moscovici, il quale ha evocato il fascismo, dopo che un parlamentare europeo leghista ha calpestato i suoi appunti. È una accusa troppo facilona dice Mieli, già rivolta, nella storia, dalla sinistra, ai suoi avversari politici, a De Gaulle, ad Andreotti, a Craxi. Sono etichette pericolose che rimangono attaccate alle persone,…

Ecco la democrazia partecipativa firmata Casaleggio

In un momento di non poca difficoltà per il Movimento 5 Stelle, torna a parlare Davide Casaleggio, figlio di Gianroberto e presidente dell'Associazione Rousseau, che gestisce la piattaforma deliberativa del Movimento 5 Stelle. Non parla dei malumori interni al Movimento - seppure condivide sulla sua pagina Facebook il post firmato da Di Maio intitolato "Compatti come una testuggine romana, per…

Di Maio, il Movimento e l'esame di maturità

Evitiamo di farla tanto lunga, visto che abbiamo poca passione per la retorica e per gli inutili giri di parole. La vicenda Tap si conclude nell’unico modo possibile, nell’unico modo serio, nell’unico modo utile all’Italia. L’infrastruttura energetica si fa perché serve all’Europa, perché diversifica le fonti di approvvigionamento con effetti positivi di carattere economico e geopolitico, perché rende l’Italia credibile…

La sinistra e la sicurezza: perfino la satira chiede un cambio di passo

La tragica morte di Desirée Mariottini, drogata, stuprata e morta a 16 anni nello sfacelo di un edificio abbandonato nel quartiere San Lorenzo di Roma sta causando ancora una volta sterili polemiche politiche, scontri feroci tra manifestanti di estrema destra ed estrema sinistra, dichiarazioni inutili e sta fornendo l’ennesima conferma che la sinistra moderata italiana è ancora incapace di pronunciare…

Tortora, una ferita ancora aperta. Le scuse di Bonafede

A distanza di trent’anni dalla sua morte, Enzo Tortora rimane il simbolo dell’ingiustizia giudiziaria In Italia. Arrestato con accuse infamanti nel 1983, rinchiuso in carcere e processato, solo dopo una lunga e dolorosa inchiesta l’amato conduttore televisivo riuscì ad ottenere l’assoluzione. Che arrivò nel 1987, uno anno prima della sua morte. Una storia, la sua, esemplificativa di ciò che non…

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Phisikk du role - La democrazia orientalis karma

Perfino l'autocrate Lee Kuan Yew, padre fondatore, guida e primo ministro della città Stato di Singapore per trent'anni (dopo la sua morte alla guida del Paese c'è il figlio Lee Hsien Loong), sentì il bisogno di una opposizione. Infatti accadeva che, ogni volta che il partito da lui fondato, il Pap, si presentava alle elezioni, faceva il pieno dei voti…

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Europee, nel Ppe non si mescoli la lana con la seta

Capita ormai sempre più spesso che esponenti politici in giro nelle varie trasmissioni televisive ripudino l’etichetta destra e sinistra, preferendo collocarsi in caselle contrassegnate da nuovo lessico, temendo di essere rinchiusi in spazi politici antidemocratici e totalitari come fascismo, nazionalsocialismo, comunismo. E allora optano per un nuovo vocabolario che legittima, attraverso anche il bombardamento dei mezzi di informazione, la moderna…

europa, bandiera europea

W il sovranismo. Europeo. L’opinione di Pizzolante

Di Sergio Pizzolante

Dico la verità, oggi mi sento più europeo che italiano. Se in Svezia l’immigrazione arriva al 30% della popolazione, uno sproposito illogico e pericoloso non vi è dubbio, ma le forze democratiche e liberali resistono verso quelle estremiste e nazionaliste, perché l’immigrazione è un enorme problema ma il neo nazionalismo ancora di più, mi sento più europeo-svedese che italiano. Se…

Perché i sovranisti europei bocciano la manovra (e Salvini)

La partita tra Roma e Bruxelles sulla manovra è tutt'altro che conclusa, anzi i toni non sembrano volersi mitigare né dalla parte del governo italiano né dalle parti della Commissione europea, che dopo aver inviato la lettera in cui di fatto annuncia la bocciatura della manovra italiana, non si muove dalla sua posizione: i conti non tornano e per questo…

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