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Tim e Open Fiber, nessuno è di troppo. La versione di Debenedetti

Rete unica sì o no. E a chi il controllo? Il giorno dopo il botta e risposta tra Beppe Grillo e Open Fiber sulla societarizzazione della rete con relativo affido della gestione dell'infrastruttura, ci si chiede ancora se e quando arriveranno le prossime mosse del governo. Ieri il premier Giuseppe Conte ha offerto una sostanziale sponda al piano di Grillo,…

Banche, perché le imprese preferiscono la concorrenza. Il sondaggio Swg

Più banche ci sono, meglio è. Gli imprenditori italiani continuano a sperare in un sistema del credito il più plurale e concorrenziale possibile. Il dato emerge da uno studio condotto da Swg, dal titolo Concorrenza vs concentrazione, opportunità e rischi per le imprese. "I dati", si legge nel sondaggio di Swg, "mettono in evidenza un favore netto e trasversale nei…

Pil, anche il secondo trimestre è perduto. I numeri di Confindustria

La buona notizia è che la crisi ha raggiunto il suo apice, salvo nuovi lockdown autunnali. Quella cattiva è che a fine 2020 l'Italia lascerà sul terreno il 9% del Pil, poco meno di 200 miliardi di ricchezza. Colpa, scrive il Centro studi di Confindustria, di un secondo trimestre che è già compromesso. A distanza di poche ore dalla fine…

Grillo, Tim e i veleni sulla rete unica. La versione di Oscar Giannino

Un cassetto che si apre e si chiude e poi ancora si riapre. Il tema della società per la rete unica è oggi nuovamente al centro della politica, osservato speciale da parte di mercati, investitori e operatori del settore. La nuova accelerazione è partita giorni fa dalla mossa a sorpresa del fondo australiano Macquarie (finita al centro di una seduta…

No a misure spot come l’Iva. Sfidiamo il governo sulla riforma fiscale. Parla Lucaselli (FdI)

A Palazzo Chigi con le idee chiare e senza perdere tempo. Perché quanto visto a Villa Pamphili, nella sette giorni degli Stati Generali, è stato tanto fumo e poco arrosto. E allora, se il premier vuole davvero allestire un piano nazionale a prova di lockdown-bis, farebbe bene ad ascoltare le opposizioni, dice Ylenja Lucaselli, deputato di Fratelli d'Italia in forza…

È ora di ricomporre i cocci del settore Ceramica. Scrive Nora Garofalo

I numeri della ceramica italiana continuano ad essere di tutto rispetto: nel 2019 le aziende del settore erano 279, con 27.500 addetti e un fatturato di 6,5 miliardi di euro. A farla da padrona è la produzione di piastrelle, seguita dai laterizi, dai materiali refrattari, dalla ceramica sanitaria e dalle stoviglie. I nostri distretti industriali rappresentano una eccellenza a livello…

Se la crescente incertezza offusca le prospettive economiche Usa

Di Marco Vicenzino

Man mano che gli Stati Uniti emergono dai Grande lockdown, alcune realtà indicano perturbazioni a lungo termine nonostante i primi segnali positivi. Nonostante il recente ritorno della volatilità e le sempre minori speranze che allentare i blocchi virali porterebbe a una rapida ripresa, il mercato statunitense è rimasto generalmente disconnesso dalle nuove realtà politiche post-pandemiche. Il sentimento positivo iniziale è…

Il nuovo (dis)ordine mondiale e il ruolo dell'Unione europea. L'analisi di Pennisi

Gran parte delle analisi e dei commenti relativi al breve, ed inconcludente, Consiglio europeo del 19 giugno hanno riguardato la posizione dell’Italia nei confronti di una proposta della Commissione europea (Ce) – il Next Generation EU – che necessita dell’unanimità per essere varato ed a cui si oppongono almeno sette degli Stati dell’Unione europea (Ue) ma del cui flusso di…

Il primo contratto post-Covid? È della industria del vetro (ecco come)

“È la dimostrazione palese che la politica industriale in questo Paese si fa rinnovando i contratti, anziché bloccarli. Il rinnovo contrattuale, riguardante il triennio 2020-2022,  stipulato questa sera tra Assovetro ed i sindacati di settore è un buon accordo che soddisfa le aspettative di circa 27mila addetti di quasi 1.400 aziende operanti nelle industrie del vetro, delle lampade e dei…

Meno leggi, più contratti (di prossimità). La proposta di Sacconi e Massagli

Di Emmanuele Massagli e Maurizio Sacconi

La proposta che segue è stata incoraggiata dalla iniziativa del presidente di Confindustria Carlo Bonomi per una revisione del tradizionale modello di contrattazione fondato su contratti collettivi nazionali invasivi e segmentati secondo i perimetri dei codici Ateco. La crisi pandemica ha ancor più evidenziato le diverse condizioni delle imprese e dei territori nella fase di ripresa delle attività. Le parti…

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