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Vladimir Putin

Così il G7 vuole mettere il “tappo” ai gasdotti di Mosca. La lettura di Bagnasco

I Paesi del Gruppo dei Sette e l’Unione europea studiano un divieto di riapertura dei canali delle esportazioni che Putin ha tagliato per scatenare la crisi energetica europea. Un sistema per colpire la macchina bellica russa ed evitare “ripensamenti”, ma anche preservare un canale di negoziazione strategico. L’Italia, intanto, non abbassi la guardia sul gas

Aumento spese militari, la fretta è cattiva consigliera

Di Andrea Armaro

L’Ordine del giorno che impegna il governo ad aumentare le spese militari rischia di essere una “fiammata” estemporanea e dettata dall’emozione del momento di tensione internazionale. Invece, servirebbe un’assunzione di responsabilità politica che porti all’elaborazione di una precisa strategia di sicurezza e Difesa nazionale

Budget Difesa al 2%. Il Parlamento vincola l’esecutivo. Il punto di Ferrari

Di Roberto Paolo Ferrari

La Camera dei Deputati ha approvato a larghissima maggioranza un ordine del giorno, collegato al decreto Ucraina, che impegna il governo ad avviare l’incremento delle spese per la Difesa verso il traguardo del 2% del Pil. L’Odg, proposto dalla Lega, è stato sottoscritto da quasi tutti i deputati dell’arco parlamentare. Ad Airpress, la riflessione di Roberto Paolo Ferrari, capogruppo della Lega in commissione Difesa e primo firmatario del testo

Ucraina, spazio e spese per la Difesa. Cosa ha detto il generale Goretti

Di fronte alle commissioni di Camera e Senato, il capo di Stato maggiore dell’Aeronautica militare, generale Luca Goretti, ha illustrato l’impegno della forza aerea per la deterrenza Nato al fianco orientale, e la necessità di investire per aumentare la consistenza numerica degli assetti aerei, indispensabili di fronte alle sfide geostrategiche del futuro

Da Mosca minacce chimiche e nucleari. L'allarme di Stoltenberg

Alla vigilia del vertice dei ministri della Difesa della Nato, il segretario generale Jens Stoltenberg fa il punto sulle contromisure dell’Alleanza Atlantica in risposta all’aggressività russa. Rinforzare la propria deterrenza, convenzionale e nucleare, ed essere pronti a investire nella Difesa. Un appello anche alla Cina: “Fa parte del Cds dell’Onu, è suo dovere condannare l’invasione”

È ufficiale, anche la Germania sceglie l’F-35

Berlino ha deciso, saranno gli F-35 a sostituire i Tornado della Luftwaffe. A convincere definitivamente il governo federale a optare per il caccia della Lockheed Martin la sua capacità di assolvere alle esigenze della politica Nato del “nuclear sharing”

Lockheed operativa

Deterrenza nucleare. Berlino potrebbe optare per l'F-35

L’aggressione russa all’Ucraina ha riportato in Europa la necessità di potenziare la propria capacità di deterrenza. Per la Germania questo potrebbe convincere ad optare per l’acquisto degli F-35, già progettati per portare a bordo armi atomiche, in base alla politica Nato del “nuclear sharing”, facilitato anche dall’innalzamento del budget per la Difesa che Berlino ha stabilito

È il momento di investire in Difesa. Il consenso della politica

Investire nella Difesa è una necessità improcrastinabile. Al live talk di Airpress, emerge il consenso trasversale dei partiti sull’esigenza, resa ancora più urgente dalla guerra in Ucraina, di aumentare le risorse riservate allo strumento militare, sia per il Paese, sia per lo spazio euro-atlantico

Investiamo sulla Difesa. Così Draghi rompe il tabù

Gli europei devono investire di più nella Difesa. L’Italia è pronta a fare la sua parte, ma dobbiamo imparare da questa emergenza. È l’appello lanciato dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, illustrando al Senato le misure messe in campo dal governo rispetto al conflitto in Ucraina: rinforzare la deterrenza Nato, rifornire Kiev e spingere sulla difesa comune

Sulla Difesa, l’Italia segua Berlino. L’appello del generale Camporini

L’invasione russa dell’Ucraina ha riportato all’attenzione che la dimensione militare è ancora una necessità inderogabile per gli Stati. La Germania aumenta il budget della difesa al 2%. Per il generale Camporini, sentito da Airpress, l’Italia deve seguire Berlino se vuole avere un ruolo determinante nell’identità europea della difesa

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