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Piano Mattei e dossier energia. Tutte le sintonie tra Italia e Algeria

L’Algeria rientra nel novero di quei Paesi-chiave all’interno del Piano Mattei grazie a una serie di progetti mirati su agricoltura e formazione professionale. Per questa ragione nella sua missione ad Algeri il ministro degli esteri Antonio Tajani ha tracciato una linea di interventi, che abbraccia idealmente tutti i dossier comuni

Corridoio idrogeno meridionale. Un'intesa nello spirito del Piano Mattei

La cooperazione sull’asse Italia, Germania, Austria, Algeria e Tunisia è rafforzata dal nuovo accordo, siglato nel corso della prima riunione Pentaministeriale a Villa Madama. Strategica l’intesa perché non solo permette lo sviluppo del “SouthH2 Corridor” ma anche perché amplia il raggio di azione (energetico e geopolitico) nell’intero bacino mediterraneo, dove l’Italia ha una posizione proviliegiata in virtù del Piano Mattei

Così l'Algeria si fa largo nella geopolitica di Ue e Nato. Parla Calovini

“Sono molto soddisfatto di questa visita, che testimonia l’attenzione della Nato al bacino Mediterraneo, tra l’altro un incontro di questo tipo mancava da qualche decennio”. A Formiche.net il deputato di FdI, Giangiacomo Calovini, vicepresidente del Gruppo Speciale Mediterraneo, racconta l’incontro ad Algeri tra i rappresentanti del Parlamento e del governo algerino e una delegazione congiunta con gli organismi che fanno capo all’Assemblea parlamentare della Nato

Fabrizio Saggio ad Algeri, una missione e due obiettivi

Dopo la conferenza Italia-Africa di gennaio, Giorgia Meloni ha moltiplicato le visite nel continente africano, con un viaggio in Egitto a marzo e in Tunisia ad aprile: una fase preparatoria verso accordi di cooperazione su agricoltura, acqua e istruzione. Questa attenzione italiana all’Africa è stata evidente anche durante la riunione dei ministri degli Esteri del G7 tenutasi a Capri la scorsa settimana

Italia-Tunisia, patto anche sulla difesa. E ora Algeria, Marocco e Libia

Il patto di collaborazione è militare, ma si allarga a vari ambiti e può diventare, come detto dal ministro Crosetto, europeo e internazionale. Una nuova visione del mondo che tiene conto del fatto che non possono più esistere nazioni ricche e nazioni povere: è l’unico modo per fermare le guerre. Il tutto legato al Piano Mattei che continua e che si incastra con la nuova frontiera, densa di problemi irrisolti, ovvero la Libia

La nuova energia in Africa secondo Pichetto Fratin

Al vertice Italia-Africa il ministro dell’energia mette in luce il collegamento cruciale, valoriale, oltre che materiale, tra clima, sviluppo ed energia. Metsola: “Africa apripista per la spinta globale, si acceleri insieme sulla transizione energetica”

Cop28, focus sul metano. Ecco perché sarà protagonista

Il gas è 80 volte più potente della CO2 nel breve termine e ridurne le emissioni è una delle soluzioni più rapide e attuabili per rallentare il riscaldamento globale. Persino Pechino si è aggiunta alle oltre 150 capitali che condividono questo obiettivo. Trasformalo in azione sarà una delle sfide della Conferenza Onu di Dubai

Italia, Tunisia, Algeria e Libia. Il Piano Mattei nel quadrato energetico

Il ruolo dell’Ice e le buone prassi date dalla presenza italiana alla Fiera Internazionale di Algeri rappresentano un buon viatico sia per dare densità al Piano Mattei, che per agevolare l’idea sistemica di una interrelazione tra diplomazia, imprese e geopolitica

La politica estera e il ruolo dell'Italia nel Mediterraneo. Meloni verso Tripoli

La call del premier con Biden, Macron, Scholz e Sunak sullo stretto coordinamento euroatlantico per il sostegno all’Ucraina conferma questo trend. Dopo l’asse energetico con l’Algeria e lo sforzo fatto nella direzione dei Balcani con la Conferenza di Trieste, il governo punta a dire la sua anche in Libia, dove da troppo tempo l’Italia non riesce a trovare spazi

Italia e Mediterraneo, governo promosso. I voti di Orsina

“La politica estera di Meloni su questo è pienamente in linea con la politica di Draghi, che certamente non aveva un’ideologia sovranista ma, anche per certi versi, con la linea di un ministro di un governo molto diverso, come Minniti”. Conversazione con Giovanni Orsina

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