Primo di tre focus sul rapporto tra Roma e Baku, sull’asse energia, geopolitica e cultura per raccontare non solo di una partnership solida, ma delle possibilità che si aprono per l’Italia in una macro area strategica. L’ambasciatore Aslanov: “Mi fa piacere sottolineare che le visite frequenti di altissimo livello dei membri del governo e del Parlamento di entrambi i Paesi contribuiscono molto ai rapporti bilaterali in vari campi”
Azerbaigian
Dietro il dialogo tra Erdogan e Aliyev c'è (anche) l'energia
Non solo Nagorno-Karabah, così la tela turca si lega indissolubilmente all’Azerbaigian (via gasdotto) e all’Iran (via Development Road). Ankara accelera anche sul progetto regionale di infrastrutture e trasporti che collegherà l’Iraq meridionale alla Turchia
Nagorno-Karabakh, l'Occidente alla finestra: per quanto ancora?
Si allarga a macchia d’olio la crisi alimentare: l’Occidente è chiamato ad intervenire con decisione per evitare che questa fase di sconvolgimento geopolitico porti conseguenze anche umanitarie in quell’area. Calovini (FdI): “Confidiamo nel trilaterale Aliyev-Michel-Pashinyan che riteniamo il formato migliore di mediazione ma chiamiamo Bruxelles al maggiore impegno possibile”
Nagorno-Karabakh, a un passo dalla crisi umanitaria
Da un lato l’iniziativa di Baku, con il parlamentare Ramin Mammadov, membro del partito Milli Majlis, neo responsabile dei contatti con i residenti armeni. Dall’altro i dubbi di Mosca su Astana. Calovini: “Raggiungere una risoluzione pacifica e duratura del conflitto, garantendo così la stabilità e la sicurezza nella regione”
Nagorno-Karabakh, prove di dialogo. Armenia e Azerbaigian costrette all'accordo?
Giovedì prossimo in Moldavia un altro round di negoziati, dove il peso specifico di altri player, più o meno vicini, giocherà un ruolo. Pashinyan e Aliyev, al netto dei riverberi interni di questo possibile passo avanti, devono osservare con attenzione gli sforzi di mediazione americani ed europei senza farsi distrarre da elementi esterni che distolgono l’attenzione dagli obiettivi condivisi
Con la dorsale adriatica del gas si avvicina il raddoppio del Tap
Si completa l’infrastruttura europea che affianca la strategia del governo italiano con Piombino e Ravenna. All’orizzonte la possibilità che l’Italia si strutturi come il principale snodo mediterraneo del gas, grazie alla capacità iniziale del Tap di 10 miliardi di metri cubi, ora espandibile a 20
Azerbaigian-Armenia, Ankara facilitatore o ostacolo alla pace?
L’Ue se sarà tenace potrà avere un ruolo nel tavolo diplomatico e non subirlo: intanto ha inviato una missione civile in Armenia, della durata di due mesi, che non solo monitorerà il confine ma proverà ad avanzare il processo di delimitazione
Algeria, Azerbaigian, Russia (e Piombino). Tutte le partite del gas
Mentre Gazprom aumenta la tensione sulle forniture, l’Europa si muove per proteggersi e diversificare. Von der Leyen era a Baku per il raddoppio delle forniture, Draghi e sei ministri ad Algeri (che ha aumentato ancora i flussi verso l’Italia) per stringere accordi a tutto campo. Ma la politica ha il piede in due scarpe per le proteste nimby contro il rigassificatore
Un corridoio digitale Europa-Asia via Azerbaigian firmato Sparkle
Intesa tra la società italiana del Gruppo Tim e AzerTelecom, principale operatore del Paese asiatico nell’ambito del progetto Digital Silk Way. L’ad Romano: “Aggiungiamo diversificazione alle rotte esistenti, rispondendo alle crescenti esigenze di resilienza e sicurezza nelle comunicazioni digitali globali”
Nagorno-Karabakh, un nuovo momento balcanico per l’Ue. Scrive Castaldo (M5S)
In un momento in cui la Commissione dichiara di voler far assumere all’Unione europea una postura “geostrategica” è imperativo agire in modo più assertivo, visto che uno dei conflitti più sanguinosi degli anni Novanta, quello tra Azerbaigian e Armenia in Nagorno-Karabakh, è deflagrato nuovamente. L’intervento di Fabio Massimo Castaldo, vicepresidente del Parlamento europeo (Movimento 5 Stelle)