Skip to main content

Tutti i piani di Theresa May per una Gran Bretagna fuori dall'Ue

Come definire la politica estera post-Brexit del Primo ministro May? La domanda non è affatto semplice e mostra una serie di segnali nuovi e imprevisti. Intanto, il progetto primario di Theresa May è quello di incrementare il proprio ruolo internazionale fuori dalle tradizionali alleanze, per compensare la perdita, poco rilevante militarmente ma altamente simbolica, della presenza di Londra nell'Unione Europea.…

germania, merkel

Merkel, l'anti-Trump tedesco.

Che Angela Merkel si potesse ricandidare per una quarta volta come Cancelliere tedesco, era nell'aria. Barack Obama, nella sua recente ed ultima visita in Germania, le aveva passato il testimone di “guida dell’occidente”, mentre, in Germania, un sondaggio della Bild, testimoniava come il 55% dei tedeschi si era dichiarato favorevole, alla quarta corsa della Cancelliera. Con il congresso della CDU…

Hillary Clinton e Donald Trump, ecco i programmi economici a confronto

Di Kristina Hooper

In relazione alla spesa pubblica, Hillary Clinton condivide il punto di vista tradizionale del Partito democratico incentrato su una maggiore spesa in istruzione, energia pulita e sistema sanitario. Significativi anche i programmi in infrastrutture, che prevedono una spesa di 275 miliardi di dollari, attraverso una National Infrastructure Bank con dotazione di 25 miliardi e 250 miliardi in finanziamenti infrastrutturali. Nel…

Elezioni Usa: un voto e tre domande

E alla fine siamo arrivati al D-day. Dopo una campagna elettorale infinita gli americani sono chiamati al voto. Un voto il cui esito avrò la possibilità di seguire in diretta nel corso di un ricevimento organizzato dall’ambasciata Usa a Roma, alla quale ho avuto l’onore di essere stata invitata. È stata una campagna elettorale strana, con un candidato repubblicano semi disconosciuto…

Che cosa preoccupa davvero Theresa May

Venerdì 21 ottobre, Theresa May ha superato il traguardo dei 100 giorni di governo. Finora i britannici mostrano di gradire il nuovo corso conservatore, anche se le trattative per la Brexit con l’Unione Europea, le schermaglie con le Home Nations e la situazione parlamentare non particolarmente favorevole – May ha solo 17 deputati di maggioranza – fanno presagire a un…

MARIO DRAGHI BCE

Perché la Bce di Draghi non può alzare i tassi

La scorsa settimana sono stato in Canada e sulla East Coast statunitense. La maggior parte degli investitori negli Stati Uniti è ottimista sull’economia mondiale e scommettono ancora sul tema della reflazione. Tuttavia, preferiscono investire nei mercati emergenti piuttosto che nel continente europeo dove le bucce di banana sul piano politico e la debolezza del sistema bancario continuano a preoccupare. Dall’altro…

Perché Deutsche Bank preoccupa le banche europee

Di Emanuele De Meo e Ugo Speculato

Negli ultimi mesi non sono mancati eventi di rilievo per i mercati finanziari. Abbiamo quindi aggiornato il nostro First Index per valutare in che modo questi abbiano condizionato lo stato di salute del sistema finanziario dell’area euro. Abbiamo sintetizzato e aggiornato in un unico indicatore le informazioni provenienti da un ampio insieme di quotazioni ad elevata frequenza di diverse attività…

Roma - Imagoeconomica

Le città fanno impazzire o i pazzi abbondano nelle città?

Per molti versi, il voto Brexit ha rappresentato la rivolta del resto dell’Inghilterra contro Londra, una città notoriamente abitata da “esperti”, dai ricchi e dalla finanza, da grandi manager e da un governo spesso sordo; persone e entità che stanno bene e non hanno motivo di cambiare granché. Qualcosa del genere alimenta la candidatura dell’improponibile Donald Trump negli Stati Uniti.…

mercati, Theresa May, Brexit, Gran Bretagna

Tutti gli effetti bislacchi della Brexit

In principio era la Brexit, l’addio della Gran Bretagna all’Unione europea senza tanti rimpianti (ma anche senza alcuna fretta, secondo i comodi loro). Poi arrivò l’idea di Amber Rudd, battagliera ministro dell’Interno, di proporre alle aziende del suo Paese la compilazione di liste dei lavoratori stranieri, giusto per favorire l’occupazione dei britannici per primi. E fu subito dietrofront sull’onda della…

E' finito lo sboom della sterlina?

  Scopertisti e investitori al ribasso sulla moneta britannica farebbero bene ad aggiustare la propria strategia. Il deprezzamento della sterlina, che post Brexit è passata da un cambio di 0,72 all'attuale 0,90 contro l'euro, sta completando il suo ciclo negativo e sta per terminare. Per il Robo-Advisor SelfieWealth adesso la probabilità di apprezzamento cross valutaria del pound è quasi vicina…

×

Iscriviti alla newsletter