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Auto cinesi in Italia? La sfida spiegata da Mazzocco (Csis)

Il botta e risposta tra Tavares (Stellantis) e il ministro Urso fotografa le tensioni tra case automobilistiche e governi europei mentre le aziende del gigante asiatico stanno espandendo la loro presenza all’estero, afferma Ilaria Mazzocco, senior fellow della Trustee Chair in Chinese business and economics presso il think tank Center for strategic and international studies di Washington

Auto elettrica, sorpasso cinese su Tesla. Ma la corsa non è ancora vinta

Byd supera per la prima volta la leader statunitense, ma a distanza di poche ore i titoli degli automaker cinesi slittano in borsa. Le premesse del loro successo sono legate alla strategia di Pechino, e la levata di scudi nel nome del de-risking potrebbe mandarla fuori strada. Scenari e prospettive per il 2024

Amici di Xi. La cinese Byd verso una fabbrica in Ungheria

Per Faz, l’automaker di Shenzen che sta per superare Tesla ha già deciso di costruire la sua prima fabbrica per auto europea nel Paese di Orban, che per il presidente cinese è “un amico” della Cina e lavora per espandere le relazioni industriali con Pechino. Sarà compatibile con la spinta anti-dumping europea?

Cina

Se investitori e aziende fuggono dal Partito comunista cinese

L’aumento della pressione da parte di Pechino e il deterioramente delle relazioni con Washington stanno portando le aziende occidentali a riconsiderare il mercato cinese. Gli investitori scappano dai titoli tech, le aziende prendono misure per ridurre l’esposizione verso la Cina. È ufficialmente iniziata la fuga dal Dragone?

Auto elettrica

Il freno di Breton sullo stop al motore termico

Di Otto Lanzavecchia e Federico Di Bisceglie

Sarebbe controproducente mettere al bando i motori endotermici nel 2035 senza le premesse (materie prime, infrastruttura…) e a spese di un’industria cruciale. Così il commissario Ue propone di rivedere l’orizzonte in corso d’opera e avanzare con “freddo realismo” tra rischio dumping (cinese) e mercati esteri

Cop21

Fca e Renault, ecco perché il caso dieselgate si allargherà

Come era prevedibile, il caso “dieselgate” si allarga alle altre aziende europee produttrici di veicoli diesel di media-alta cilindrata. Le imprese automobilistiche – in ultimo Fiat Chrysler Automobiles (Fca) e Renault – sono accusate di aver applicato software o sistemi analoghi per fare in modo che le emissioni reali misurate corrispondessero a quelle dichiarate nell’omologazione dei veicoli effettuata secondo le…

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