Le tensioni tra Usa e Germania sul caso Cia sembrano non placarsi. Dietro le iniziali reazioni di natura strettamente politica, a farsi largo sono in verità gli "altri" tavoli pendenti fra le due potenze. LA SCELTA DELLA MERKEL La Cancelliera tedesca, assumendo la decisione senza precedenti di espellere il capo della Cia a Berlino, ha scelto una strategia aggressiva. Uno…
Cia
Il pomodoro etico cancella gli schiavi del caporalato
I fatti di Rosarno lo hanno insegnato: anche in Italia avvengono episodi di schiavismo e di violazione dei diritti umani dei lavoratori. E non è soltanto per i vestiti provenienti da Paesi come il Bangladesh che bisogna chiedersi qual è l’origine dei prodotti che consumiamo. Le proteste dei raccoglitori di arance nella provincia di Reggio Calabria avvenute all’inizio del 2010…
Come funziona il filtro della Casa Bianca tra Intelligence e giornalisti
Obama "silenzia" i giornalisti: niente contatti con l'intelligence. Secondo quanto riportato dal New York Times la Casa Bianca avrebbe impedito a funzionari di 17 agenzie di colloquiare con alcuni giornalisti su argomenti classificati come top secret. La nuova direttiva imposta dal numero uno dell’intelligence nazionale, James R. Clapper jr (in foto), impone ai dipendenti di segnalare qualsiasi contatto non programmato…
Ecco cosa cambia con le ultime nomine di Obama
Pubblichiamo un'intervista ad Andrea Carati, ISPI Associate Research Fellow, uscita sul sito Ispionline Le nomine di John Brennan a direttore della Cia e Chuck Hagel al Pentagono, fanno supporre una militarizzazione della difesa e della sicurezza? E, in caso positivo, come potrebbero influenzare le prossime decisioni americane? Non credo sia in atto una militarizzazione dei pilastri della difesa e sicurezza americana, perlomeno…
Kerry, Hagel e Brennan, i nuovi fedelissimi di Obama
Prima John Kerry, poi Chuck Hagel e John Brennan: la nuova squadra di Barack Obama, che giurerà il 21 gennaio, prende forma. Allo stesso modo, quotidiani nazionali e internazionali si lanciano nelle analisi, in particolar modo sulle scelte, non scontate, per la Difesa e la Cia, che provocano qualche perplessità. Quello che emerge è la scelta fatta da Obama: nella…
2013, annus horribilis della cyberwar?
Secondo alcuni analisti sarebbe in corso una “guerra fredda cibernetica” contro gli Stati Uniti, scatenata non da una potenza regionale come l’Iran ma da due grandi potenze come Cina e Russia. E il 2013 potrebbe segnare una vera e propria escalation, non sui campi di battaglia, ma negli spazi virtuali. L’attenzione dell’amministrazione Obama a questo tipo di scenario è nota. Al Pentagono il segretario Panetta…
Obama presenta John Brennan, nuovo capo della Cia
John Brennan sarà il prossimo direttore della Cia nella seconda amministrazione Obama. 57 anni, figlio di immigranti irlandesi, attualmente è vice consigliere per la Sicurezza nazionale e la Protezione civile. Le sue responsabilità comprendono la pianificazione della protezione del Paese da attacchi terroristici e il pronto intervento in caso di catastrofi naturali. Brennan ha già ricoperto il ruolo di consigliere…
Petraeus e McChrystal, già riabilitati?
È tempo di bilanci per i due ex comandanti dell’Isaf in Afghanistan. Entrambi usciti di scena in modo abbastanza clamoroso (l’uno per contrasti con la Casa Bianca, l’altro per uno scandalo), Stanley A. McChrystal e David Petraeus hanno segnato la presenza militare Usa nel Paese centroasiatico dal 2009 al 2011. Generali in Afghanistan Se consideriamo la situazione in questo teatro…
Idee, tecniche e mire di Brennan, lo zar dell'antiterrorismo a capo della Cia
Lo scorso novembre, nei giorni successivi alle dimissioni di David Petraeus da capo della Cia, un editoriale del New York Times definì John Brennan l'uomo sbagliato da mettere alla guida dell'agenzia di intelligence. Oggi nel pomeriggio statunitense (la sera in Italia), assieme alla nomina di Chuck Hagel a segretario della Difesa al posto di Leon Panetta, il presidente Barack Obama…
È stato giusto condannare l'ex agente della Cia, Kiriakou? Un paio di dubbi
La scorsa settimana, John Kiriakou, ex agente della CIA, è stato condannato a trenta mesi di prigione. La sua colpa? Aver svelato il nome di un agente sotto copertura a un giornalista. Per la cronaca, il nome non è mai uscito sui giornali. Come reagire alla notizia? C’è da rallegrarsene, in quanto contribuirebbe a contrastare il dilagante fenomeno della rottura della segretezza…