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Utili influencer. Cosa c’è dietro il “turismo” pagato da Pechino

L’influencer ceco Milan Dobrovolný riceve un “viaggio tutto incluso” in Cina da un’agenzia fasulla, privo di obblighi social ma finalizzato a video promozionali per il pubblico cinese. L’operazione rientra in una strategia di soft power di Pechino. La recente multa di 530 milioni a TikTok per violazione della privacy Ue mette in luce come la piattaforma faciliti la diffusione di questi contenuti

Un varco nel Partito. La Cia cerca disillusi cinesi tramite social

L’agenzia di spionaggio americana ha diffuso due video in mandarino sui social media con l’obiettivo di reclutare funzionari cinesi disillusi. Gli spot puntano a far leva sulle disuguaglianze tra élite e popolazione, invitando i potenziali informatori a “trovare una via alternativa” contattando in modo sicuro l’agenzia statunitense

Il capo di Alibaba al servizio delle campagne cinesi di intimidazione?

Il governo cinese avrebbe fatto leva sul fondatore di Alibaba per convincere un imprenditore in esilio (identificato come “H”) a tornare in patria e testimoniare contro un ex viceministro. Oltre a una serie di telefonate intimidatorie e al provvedimento di “red notice” di Interpol, Pechino non ha esitato ad arrestare la sorella di H per costringerla a collaborare. Il tentativo s’inserisce nella più ampia strategia di repressione transnazionale

La Via della contraffazione. Come la Bri favorisce le reti illegali

Il progetto lanciato da Xi nel 2013 ha moltiplicato le rotte commerciali e migliorato infrastrutture di trasporto e logistica, ma ha anche favorito l’espansione delle reti di merci contraffatte. L’ultimo rapporto congiunto Ocse-Euipo mette in luce una crescita dei traffici illeciti correlati agli investimenti in trasporti con evidenti cambi di strategia dei contraffattori. Nel contesto europeo, i porti italiani emergono come snodi chiave: Gioia Tauro, Genoa, La Spezia e Vado Ligure

Pirelli mette i cinesi alla porta. Ma è scontro

Il voto del cda di ieri è “un primo passo, ma non risolutivo, nel percorso di necessario adeguamento della governance societaria ai vincoli normativi negli Usa”, spiega la Bicocca. Ma Sinochem non si arrende

La “trappola dei dazi” di Trump a Xi spiegata da Singleton (Fdd)

Craig Singleton su Foreign Policy descrive la “trappola dei dazi” in cui Trump ha messo la Cina, utilizzando le tariffe come strategia primaria per ottenere concessioni: ogni escalation alimenta la successiva, lasciando Pechino senza vie d’uscita

Una prima volta anche per la Cina. Accusati tre hacker americani

Pechino contro tre hacker, ritenuti agenti della National Security Agency, che sarebbero stati coinvolti in attacchi informatici durante gli Asian Winter Games a Harbin. Una novità che evidenzia l’uso strategico delle accuse pubbliche per contenere le attività ostili

O noi o la Cina. L’aut aut di Trump agli alleati (Italia compresa)

L’amministrazione Usa mira a isolare Pechino utilizzando i negoziati sui dazi, chiedendo restrizioni economiche e tecnologiche agli alleati. Da Carr (Fcc) un messaggio in difesa dei satelliti di Musk

In Puglia soffia il vento della Cina. Ecco i piani di MingYang

Il colosso cinese, assieme all’abruzzese Renexia (Gruppo Toto), lavora a uno stabilimento di turbine a Taranto e uno per i cavi a Brindisi con la sponda del ministero delle Imprese guidato da Urso. Un rapporto tedesco avverte: da queste tecnologie rischi di pressioni e spionaggio

La collaborazione Italia-Cina sulla sicurezza è un rischio. L’opinione di Harth

Ancora cooperazione “Fox Hunt” in Italia nonostante il divieto giudiziario di estradizione verso la Cina e le denunce degli alleati G7 sulle interferenze indebite? Il rischio di nuovi rapporti sicuritari con la Cina. Il commento di Laura Harth (Safeguard Defenders)

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