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Come Marco Polo è diventato il simbolo dello spionaggio cinese

Il rapporto tra Roma e Pechino post Belt and Road Initiative è all’insegna dell’antica Via della Seta e nel nome del mercante che spiava per conto del doge durante i suoi viaggi in Oriente. Oggi è Xi a ispirarsi a lui per raccogliere informazioni con cittadini e aziende sparsi nel mondo

Commercio e politica su due piani diversi. La visita di Meloni in Cina secondo Cangelosi

Il viaggio della premier analizzato dall’ambasciatore, già consigliere diplomatico del presidente Giorgio Napolitano: “È importante che ci sia stata questa visita e che si stia cercando di colmare un gap commerciale che si era accentuato subito dopo lo strappo della Via della Seta. Si tratta di ricucire e di ritrovare delle strade di cooperazione e seguendo la formula che ormai è adottata nel mondo occidentale”

Incontri a Pechino, cosa si sono detti Giorgia Meloni e Xi Jinping

Mantenere il canale aperto, dopo l’uscita dell’Italia dal memorandum della Via della Seta, così come fatto da altri stati membri dell’Ue che vantano buone relazioni commerciali con il Dragone senza per questo essere stati accomunati da un memorandum ad hoc. Secondo la premier, poi, “c’è un’insicurezza crescente a livello internazionale” e la Cina è un interlocutore inevitabile “per ragionare insieme su come garantire stabilità, pace, un interscambio libero”

Italia e Cina, ripartire dalle parole di Mattarella. Parla Quartapelle (Pd)

“Credo che si debba ripartire da quello che ha detto il presidente Mattarella ricevendo Xi Jinping nell’anno del Memorandum: vicini ma nell’ambito della strategia tracciata dall’Ue, tenendo fermi tre valori: trasparenza, sicurezza, equità”. Conversazione con la deputate dem Lia Quartapelle sul viaggio di Meloni in Cina

Commercio e geopolitica. I rapporti Italia-Cina spiegati da Loperfido

“La visita rappresenta l’opportunità di rafforzare la comprensione e la fiducia reciproca, per approfondire la cooperazione pratica e per far avanzare costantemente le relazioni tra Cina e Italia e tra Cina e Ue”. Conversazione con Emanuele Loperfido, membro della delegazione italiana presso l’Osce e segretario della Commissione Esteri

Corretto incontrare la Cina, per commercio e dialogo globale. Parla Calovini

Meloni ha riposizionato l’Italia in quella che è la tradizionale politica estera dal dopoguerra in poi. Dopodiché siamo perfettamente consapevoli che la Cina è un interlocutore. È oggettivamente un mercato con potenzialità importanti, ma è un mercato che oggi rappresenta percentuali minime di export italiano a fronte invece di percentuali potenziali estremamente importanti. Conversazione con il deputato di FdI, membro della delegazione italiana presso l’assemblea parlamentare della Nato

5G, Huawei e Zte sono ancora tra noi. Appunti per Meloni in Cina

La presidente del Consiglio si prepara per la sua prima visita a Pechino, con l’obiettivo di rilanciare il partenariato strategico. Tra i temi anche la rete di quinta generazione, con Huawei e Zte che mantengono una forte presenza nel nostro Paese nonostante i paletti e grazie alle pratiche economiche messe in campo da Pechino

Meloni attesa in Cina. La sua linea è chiara ma certi mandarini… 

Dopo il mancato rinnovo del memorandum sulla Belt and Road Initiative, la presidente del Consiglio prepara l’incontro con Xi in nome del trittico partner-competitor-rivale con cui l’Ue definisce le relazioni con Pechino. Ma alcuni, tra politica e burocrazia, premono per la linea morbida

Chi è l’italiano che celebra il Terzo Plenum cinese nonostante i dati

Mario Boselli (Italy China Council Foundation) citato dai media della propaganda di Pechino commenta il quadro dopo la riunione del Partito: la Cina è abituata a raggiungere i suoi risultati, l’ha sempre fatto. Ma in realtà qualcosa è cambiato

La Cina protegge il suo socialismo dall'IA. Ma rischia di farsi male da sola

Le autorità hanno imposto un codice di condotta alle aziende tecnologiche, chiamate a dare riscontro che i loro modelli linguistici rispondano correttamente a domande scomode, che possono mettere sotto cattiva luce le istituzioni e l’ideologia nazionale. Ma è un freno allo sviluppo, che avvantaggia gli Stati Uniti

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