In vista della visita del presidente del Consiglio prevista per oggi e sabato, con il viceministro Cirielli, è utile ricordare non solo i fronti aperti in cui si sono inseriti negli anni i player esterni, ma anche le recenti mosse occidentali: un mese fa, in occasione della sua visita in Etiopia e Niger, Blinken ha rimarcato il ruolo di Washington, per riaprire le relazioni con Addis Abeba. Il tutto mentre la Cina spinge da tempo a quelle latitudini
Cina
Salta l’affare cinese ad Amburgo? Le conseguenze per Trieste
Le autorità tedesche hanno classificato lo scalo come “infrastruttura critica” mettendo a rischio l’ingresso di Cosco nel terminal Tollerort. Una faccenda che riguarda anche l’Italia e la Via della Seta nell’Adriatico. Ecco perché
Don't go Huawei (e Zte). Gli Usa preparano una nuova legge sul 5G
La prossima settimana la Camera dovrebbe approvare un testo che impegna il dipartimento di Stato a riferire sugli alleati Nato che utilizzano apparecchiature o servizi delle due società cinesi. Ecco cosa significa per l’Italia
Golden power su Priolo e il 5G cinese. Le mosse del governo
La raffineria Isab sarà venduta dalla russa Lukoil alla cipriota Goi Energy, ma l’esecutivo Meloni ha imposto condizioni su provenienza del petrolio, occupazione, investimenti e ambiente. E con un’altra serie di Dpcm spinge telco e operatori a limitare l’acquisto di prodotti cinesi
Macron e Cina? Un errore di valutazione, ora ceda all'Ue il suo seggio Onu. Parla Craxi
Intervista a Stefania Craxi, presidente della Commissione Esteri-Difesa del Senato: “Potrebbe mai convenire a Parigi essere considerato il ventre molle dell’Occidente? Usa e Ue sono le due gambe del mondo libero. Taiwan? Noi siamo dalla parte dei diritti umani e dell’autodeterminazione dei popoli. È fuori strada chi in Europa e in Italia pensa che, come se nulla fosse, si possano continuare a stringere accordi con la Cina. Un mondo è finito”
La Nato non balla con TikTok. Le parole del vice segretario Appathurai
Il responsabile delle sfide emergenti alla sicurezza dell’alleanza, sottolinea i rischi dell’app facendo riferimento alle leggi cinesi in materia di intelligence. Parole che risuonano anche a Roma
Cosa implicano per l’Italia le parole di Macron sulla Cina? Risponde Ghiretti (Merics)
Se da un lato la narrazione del presidente francese potrebbe facilitare una decisione di rinnovare il memorandum sulla Via della Seta, dall’altra aumenta l’attenzione statunitense sul posizionamento degli attori europei, spiega Francesca Ghiretti, analista del Mercator Institute for China Studies di Berlino
Taiwan e Via della Seta. Il bivio che attende Giorgia Meloni
La Farnesina ha suggerito il rinvio a data da destinarsi della visita a Taipei di una delegazione parlamentare (a maggioranza FdI) a causa delle esercitazioni di Pechino. Che però non hanno impedito la partecipazione a una fiera internazionale ad Haikou, di cui l’Italia è ospite d’onore. In questo contesto internazionale segnato anche dalle parole di Macron, il governo deve decidere sul rinnovo del memorandum. Ecco cosa si muove a livello diplomatico
La Francia è isolata. Le conseguenze (anche per l'Italia) secondo Pelanda
“Con la mossa pro-Cina ha perso la posizione di proconsole europea nel Mediterraneo. Non è stata comunque una sorpresa, gli indizi c’erano già nel rapporto tra von der Leyen e Borrell. È un brutto evento, ma assorbibile. È un motivo in più per non fidarsi di Parigi, che così si allontana dalla tecnologia di superiorità”. Conversazione con il professore di economia e geopolitica
Una prova di analfabetismo strategico. Patalano legge le parole di Macron sulla Cina
La visita a Pechino del presidente francese ha sminuito i valori e la capacità di azione dell’Europa e ha travisato l’ordine internazionale. Non c’è da stupirsi che molti non siano stati contenti. Il thread su Twitter di Alessio Patalano, professore al King’s College London e direttore del King’s Japan Programme