Il dazio climatico e anti-dumping che l’Ue sta implementando ai suoi confini rischia di colpire lo sviluppo (e la transizione verde) dei Paesi emergenti. La chiave della soluzione è nei fondi che ne deriveranno. Il punto di Piergiuseppe Morone, professore di politica economica all’Unitelma Sapienza, e Alessandra Alfino
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Usa-Cina, accordo su energia ed emissioni in vista della Cop28
I due zar del clima hanno stabilito una “base di ambizione” che porteranno alla Conferenza Onu sul clima. I due super-emettitori sosterranno target globali per le rinnovabili e collaboreranno su metano e inquinamento da plastica. È una propaggine della spinta di stabilizzazione e cooperazione in settori chiave alla base dell’incontro tra Biden e Xi al summit Apec
Effetto Bruxelles? L’Ue testa la tassa sulle emissioni importate
È partita la prima fase del Cbam, il meccanismo di adeguamento delle emissioni importate, con cui l’Unione intende proteggere il mercato interno dai prodotti esteri meno green. Il resto del mondo non è convinto, tra Paesi che chiedono un ripensamento e altri che si attrezzano per reagire. Ma esiste la possibilità di una soluzione ripensata
Più competitività, più in fretta, e meno Cina. La ricetta di Macron per l’industria verde
Il presidente francese ha in mente una cura ricostituente per il Paese, che dopo la riforma delle pensioni passa dal bruciare le tappe della conversione industriale verde per aumentare l’attrattività. Rispondendo al protezionismo Usa, ma allineandosi alle posizioni di Washington sul limitare l’esposizione al dumping cinese (prima di tutti gli altri)
Carbon tax, Ue e Usa devono accordarsi sullo standard globale
Bruxelles e Washington vogliono tassare le emissioni, ma i loro approcci diversi possono scatenare nuove tensioni commerciali. E un mancato accordo può far deragliare sia la cooperazione industriale green che il processo globale di transizione. Ecco come evitare la prossima guerra dei dazi – e perché il ruolo del G-7 sarà fondamentale
Chip e clima, le mosse (transatlantiche) dell’Ue per l’industria
Doppia svolta sulla doppia transizione (ecologica e digitale) che sta disegnando l’industria europea dei prossimi decenni. Da una parte aumenta il costo dell’inquinare ma si rinforza la protezione contro il dumping ambientale. Dall’altra è confermato il maxi-fondo da 43 miliardi di euro per produrre più chip. Il tutto in raccordo con gli States
Perché il Green Deal Ue alimenta il caro-transizione. L’allarme di Torlizzi
Non fatevi ingannare dai ribassi temporanei: l’impennata dei prezzi delle commodities ha radici più profonde della guerra russa, sarà più strutturale e persistente di quanto si creda. E le supply chain rimangono troppo esposte alla volontà di terzi. Con questo discorso al parlamento Ue, il fondatore di T-Commodity spiega perché serve rimodulare il Green Deal per non soffocare l’industria europea nel nome della transizione ecologica
Climeworks, inizia la corsa degli impianti di cattura e stoccaggio della CO2
In Islanda è partito il progetto più avanzato di cattura diretta e stoccaggio dell’anidride carbonica. È l’apripista di un’industria che promette di sottrarre i gas serra dall’aria. Ma la sfida è commerciale prima che tecnica – e la soluzione per ora è solo “omeopatica”
Cop27, se il clima è zona franca geopolitica. Il bilancio di Violetti (Onu)
In questa intervista esclusiva, il senior director Onu per il cambiamento climatico ripercorre la Conferenza di Sharm el Sheikh e ne soppesa i risultati. L’abbandono degli idrocarburi è ancora un miraggio, ma si procede sul fronte della cooperazione internazionale e del supporto ai Paesi emergenti. Conversazione a tutto tondo su Cina, Russia, Usa, il ruolo di politica e mercati, e la corsa alla decarbonizzazione
Green deal americano. Cosa c'è e cosa no
Focus estremo su ricerca, sviluppo e reshoring. Maxi sovvenzioni per rinnovabili e mobilità elettrica, ma anche compromessi sui combustibili fossili. Tassa sul metano ma non sulla CO2. Ecco le caratteristiche del Green Deal di Biden e le differenze con quelli europei