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Perchè non cessi il mercato!

La crisi non scende, noi vogliamo trasalire? Trasaliamo: "Oggi la quantità offerta per la vendita al prezzo di ieri, supera la quantità domandata al prezzo di ieri. Se i venditori vogliono tirarsene fuori, devono vendere ad un prezzo inferiore a quello di ieri. Se tutti vogliono tirarsene fuori oggi e nessuno vuole comprare, il prezzo scende a zero. Il mercato…

Toh, un pertugio da dove guardare la crisi

La crescita economica si fa con la spesa. Tra gli spenditori ci sono le Imprese che fanno investimenti in conto capitale. Se non vengono fatti viene a mancare il 18% di quella crescita. Dall'inizio della crisi gli investimenti in Italia sono crollati di quasi 110 miliardi, con un balzo indietro di 20 anni. Lo sostiene quella sempiterna Cgia di Mestre,…

Chi sono i tafazzisti che plaudono all'affossamento del Ttip

Quando, con il dovuto distacco, gli storici economici si occuperanno di questi lustri, porranno probabilmente il 2008 (crisi finanziaria) come l’anno dell’inizio “convenzionale” della deglobalizzazione ed il 2016 quello della fine (fine del negoziato sulla partnership economica transatlantica e non-ratifica di quello analogo per la partnership attraverso il Pacifico). Se ve vedono i segni concreti, di cui la crisi finanziaria, variamente…

Perché la flemma su pil e conti pubblici è mortale

C’è una lettera scritta poco più di 80 anni fa che sembrerebbe indirizzata oggi al presidente del Consiglio italiano alle prese, come si vede dai dati resi noti dall’Istat, con una situazione economica che non da segni di miglioramento. Eccone alcuni dei passi essenziali: "Caro Signor Presidente, lei si è proposto un doppio obiettivo: la ripresa e le riforme –…

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Banca popolare, Bpm, Bper. Tutti gli effetti della fusione tra popolari

Dalla nostra analisi emerge che un nuovo processo di consolidamento può essere positivo per il sistema bancario italiano. Nuove banche di maggiori dimensioni determinerebbero un’accelerazione del processo di trasformazione del modello di servizio e quindi la razionalizzazione del numero di sportelli e dei dipendenti con un miglioramento dell’efficienza operativa. È infatti evidente che, nonostante il ridimensionamento osservato dall’inizio della crisi,…

Perché con la Brexit l'Europa rischia la definitiva nipponizzazione

La Brexit è accaduta, portando con sé un’incertezza indefinita e ridisegnando per sempre il panorama d’investimento britannico, europeo e globale. Con i mercati che, nei giorni prima del referendum, avevano ipotizzato con sempre più convinzione il successo del fronte del Remain, le azioni globali sono in drastico declino, arrivando al livello, se non superandolo, i giorni bui del 2008. La…

Perché Renzi e il Pd sono a un bivio

La polverizzazione dei partiti attuali, il successo del M5S in alcune città tra cui Roma e Torino, e di de Magistris a Napoli, avvenuti nelle ultime elezioni amministrative si spiegano anche coi negativi fattori finanziari, fiscali, socio-economici connessi all’azione del governo Renzi. Provvedimenti che hanno accresciuto il livore e il rancore della gente comune, disincantata e insoddisfatta, che ha deciso…

Perché la Gran Bretagna con la Brexit è destinata alla decadenza

Vorrei tentare una riflessione a caldo sull'esito del voto britannico contro l'Ue. Non sono in grado di capirne i risvolti finanziari, commerciali, psicologici ecc. Tento di rifarmi alla mia esperienza di storico. Questa mi fa ricordare che da alcuni secoli la Gran Bretagna aveva adottato in politica internazionale il principio del disimpegno dagli affari europei, con l'eccezione dei momenti in…

L'economia reale e la crisi

Si è iniziato nei corridoi delle banche, poi nei salotti televisivi, pure nelle cucine della povera gente, persino, con comprensibile pudore, nei gabinetti dei ministri delle finanze e nelle stanze da letto di insonni abitanti. Tutti a chiedersi: la crisi finanziaria che scrolla il mondo finirà con il contagiare l’economia reale? I più, con supponenza, dicono si; i meno, con…

Et voilà, la switching economy

La spending review non tocca solo alla pubblica amministrazione. In tempi di crisi, anche i consumatori danno un taglio alle spese. Dal distributore di benzina, al supermercato, al fornitore di energia: sono oltre 19 milioni gli italiani che hanno cambiato i propri fornitori nell'ultimo anno, per un risparmio che è in media pari a 634 euro l’anno. Et voilà la…

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