L’unione di intenti è il primo passo verso una governance internazionale per rendere sicura la tecnologia, ma il percorso è ancora lungo. L’Italia, padrona di casa, si fa capopopolo: annunciata la promulgazione di un testo interamente incentrato sull’intelligenza artificiale nel giro di due settimane. Sarà il primo Paese a farlo, nella speranza che possa dare impulso agli altri
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Non solo IA. I flussi globali di dati e il ruolo del G7 italiano
A Hiroshima il Gruppo dei Sette ha indicato la via: serve creare un modello globale di governance per i flussi di dati transfrontalieri, forgiato dai principi democratici (tra cui privacy e responsabilità) e fondato sulla fiducia reciproca. Con la presidenza del G7 del 2024 starà a Roma indirizzare gli sforzi delle democrazie liberali più avanzate per far nascere un quadro istituzionale. La soluzione passa dalla sintesi dei modelli: ecco come
L'alleanza sul 6G per connessioni libere e democratiche
A Helsinki, il ministro degli Esteri Pekka Haavisto e il segretario di Stato americano Antony Blinken hanno firmato un Joint Statement per cercare di “creare un approccio globale congiunto verso una tecnologia sostenibile, competitiva, sicura e affidabile”. Pechino non è mai nominata, ma è la chiara destinataria del messaggio lanciato dall’Occidente
Incontro Biden-von der Leyen, cosa aspettarsi tra Ira e Cina
Si avvicina la risoluzione dello screzio transatlantico sull’Inflation Reduction Act, nel nome dell’unità (anche industriale) del fronte democratico. È probabile un’intesa nel campo delle materie prime per poter estendere i sussidi americani alle industrie europee. In cambio Bruxelles opta per un approccio a Pechino più vicino a quello di Washington
Così Ue e Usa convergono sull’Intelligenza artificiale
Sia Bruxelles sia Washington stanno scrivendo le “istruzioni” per uno sviluppo della tecnologia basato sui valori democratici, per innervarli nei sistemi del futuro e non lasciare spazio a quelli autocratici. E le due sponde dell’Atlantico puntano ad armonizzarsi tra di loro, ma divergono su alcuni dettagli fondamentali
A che punto sono gli sforzi ucraini per entrare nell'Ue?
L’Ucraina ha dimostrato una forte volontà politica nell’accedere alla comunità europea e sembra ampiamente avviata sulla strada per diventare un Paese europeo a tutti gli effetti. Certo, c’è ancora molta strada da fare, soprattutto in campo economico e finanziario. Un ruolo essenziale lo giocheranno i fondi e gli investimenti esteri per la ripresa dopo la guerra
Democrazia ibrida. Il futuro del liberalismo secondo De Luca
Nell’epoca delle catastrofi – guerre, crisi climatica, pandemie – gli Stati occidentali faticano a trovare il giusto compromesso tra gestione dell’emergenza e tutela dei valori fondanti di una società democratica. Quale futuro? Ne abbiamo discusso con Valerio De Luca, direttore della Scuola “Carlo Azeglio Ciampi” di Politiche Economiche e Sociali
Il discorso di Biden sulla democrazia (a rischio) a pochi giorni dal voto
Rivolgendosi alla Nazione, il Presidente degli Stati Uniti ha sottolineato i rischi della violenza politica per le elezioni di midterm. Recuperare fiducia nelle istituzioni democratiche e superare l’odio tramite l’informazione e la trasparenza
Meno leggi, più mercato. Per bilanciare tech e democrazia
Da Meta a Amazon, da Twitter a Google: il potere di queste grandi aziende è enorme e non soltanto economico. Le loro attività si ripercuotono sulla politica, e ora su Foreign Affairs Fukuyama, Richman e Goel scrivono che contenerle con le leggi è giusto, ma il miglior alleato della democrazia può essere il mercato
Biden, la difesa della democrazia e Meloni secondo Eric Terzuolo
L’ex diplomatico spiega che negli Stati Uniti c’è preoccupazione per la tenuta del sistema politico in patria. L’amministrazione si muove anche a livello internazionale. Riflettori puntati sul summit di dicembre e sull’Ungheria di Orbán