Sul Corriere della sera Andrea Ichino e Daniele Terlizzese si interrogano sulle ragioni per le quali anche se, in Italia, studiare all'università "conviene" rispetto a fermarsi al diploma si registra un calo del 17% delle immatricolazioni. La tesi prospettata è che l'università è "un investimento più rischioso" e che "se si è avversi al rischio, l'incertezza frena l'investimento". E' indubbio…
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L'infelicità delle Istituzioni europee
di Amartya K. Sen, da Il Sole 24 Ore, 27 gennaio 201 (versione integrale dell'intervento su "Infelicità e istituzioni europee" tenuto dal Premio Nobel per l'Economia al Festival della Scienza di Roma) via micromegaonline. Il tema "Felicità e disuguaglanze" suggerito dagli organizzatori di questo meraviglioso festival è molto più ampio di queste circostanze specifiche. Provo a fare il mio dovere parlando prima…
A Siena, il problema non è il controllo ma la moralità pubblica
A Siena il dito è puntato sul controllo della fondazione MPS da parte di Comune e Provincia. E’ evidente che i toni sono quelli della compagna elettorale. Ma il messaggio va oltre ed è destinato a rimanere: l’economia non può essere sottoposta alla politica. Il controllo pubblico sarebbe contro natura, distorcerebbe le naturali dinamiche dell’impresa. Sarà, ma non mi sembra…
Da Vicchio a Berlino quanto è attuale Don Milani
A Vicchio, nel Mugello, il “guru” Rodolfo Fiesoli praticava abusi sessuali, pscologici e matrattamenti di ogni sorta sui minori che venivano affidati dal Tribunale alla cooperativa agricola che aveva fondato una trentina di anni fa, Il Forteto. Una struttura considerata un modello nell’accoglienza dei ragazzi in difficoltà, racconta il Corriere della Sera in un articolo di ieri che tratta di…
Lo sapete che il guru della finanza Mobius è ottimista sull'economia mondiale?
Mark Mobius, Executive Chairman del Templeton Emerging Markets Group, presenta la sua visione sullo scenario di investimento del nuovo anno: “Il 2012, l' "Anno del drago", non ha di certo deluso, in quanto i mercati globali sono riusciti a sconfiggere un drago finanziario dopo l'altro. Dalla crisi del debito sovrano nella zona euro, al tasso di disoccupazione negli Stati Uniti,…
Economia della cultura. Una risorsa da non sprecare
L’Italia si vanta, a ragione, di essere un grande paese manifatturiero. Un inequivocabile dato di fatto. Fondato prima ancora che sulle singole capacità su un unico grande valore. La Cultura. Intesa in senso lato a comprendere la ricerca e il sistema educativo. Ma ovviamente anche l’immenso patrimonio storico-artistico-archeologico. Un patrimonio che sarebbe riduttivo circoscrivere a musei e siti archeologici. E…
Monti, una agenda non un manifesto
Quella di Mario Monti è una agenda, non un manifesto. Ci dice come e quale strada fare, ma nulla sulla meta. La meta è data per scontata: la crescita economica (vedi §. 2). Ma il PIL aumenta sia acquistando pistole che torte e solo le seconde possono far bene alla salute. Il gettito fiscale può essere assicurato sia moltiplicando le…
Legge di Stabilità o vecchia Finanziaria?
Dalla nuova Tobin tax alle misure salva-precari, dall'Imu ai Comuni agli ammortizzatori sociali. Sono le novità principali del ddl stabilità dopo il passaggio in Senato, che con la fine anticipata della legislatura ha cambiato profondamente il provvedimento, lievitato progressivamente per includere il Milleproroghe, il decreto salva-infrazioni e numerose altre norme. La manovra è diventata infatti l'ultimo treno utile e ora, rispetto…
La priorità per l´Italia? La politica industriale
Cosa provocò il dissolvimento dei vecchi imperi coloniali e cosa ha favorito la globalizzazione? In un interessante studio condotto da Roberto Bonfatti dell´Università di Nottingham dal titolo "Trade and the pattern of European imperialism, 1492-2000" ("Commercio e evoluzione dell´imperialismo europeo dal 1492 al 2000" - Oxford University) l´autore afferma che sino alla fine del Seicento il commercio fra stati europei…
Il dilemma di Bersani: Agenda Monti o Agenda Fassina?
L’attacco forsennato di Berlusconi contro il governo mostra chiaramente dove sta in questo momento il discrimine politico fondamentale nel nostro Paese: oggi, come un anno fa, il vero spartiacque corre tra chi è convinto che la via più sicura per uscire dalla crisi sia costituita dalla strategia europea disegnata per il nostro Paese da Mario Monti, e chi è convinto…