Se un tempo erano gli americani a fare la voce grossa, qualcosa sta cambiando anche per l’Europa. La guerra in Ucraina ha fatto sì che la sicurezza diventasse una priorità, lasciando emergere diverse realtà. La prova sta nei numeri degli investitori, che non guardano più solo Oltreoceano
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Vaccini, ricerca, investimenti: gli Stati Uniti cambiano postura. L’Europa ha un piano?
Il dipartimento della Salute statunitense ha annunciato la cancellazione di 22 contratti per lo sviluppo di vaccini mRna. Una scelta che riapre il dibattito sulle politiche scientifiche globali e che l’Europa dovrebbe guardare con attenzione. Sullo sfondo l’occasione – e la responsabilità – del Vecchio continente di rilanciare il proprio approccio nei confronti della ricerca, rafforzando la propria autonomia scientifica e la competitività dell’Unione
La lotta al terrorismo passa anche dagli spazi digitali. Scrive Loperfido (FdI)
L’intervento del vicepresidente del Comitato per la lotta al terrorismo dell’Assemblea parlamentare dell’Osce (Cct): “Affrontare l’interconnessione tra tecnologia, criminalità organizzata e terrorismo richiede una risposta coordinata e multidimensionale. Per affrontare questa sfida, dobbiamo agire su due fronti. Rafforzare il controllo degli spazi digitali per ridurre l’esposizione a contenuti tossici; rafforzare il coinvolgimento di scuole, genitori e comunità per costruire resilienza sociale. Ciò comporta la creazione di partenariati significativi con le aziende tecnologiche”
Perché serve una nuova agenda Ue per l'America Latina. La versione di Picaro (Ecr)
Conversazione con l’eurodeputato conservatore, impegnato in Perù alla 16esima plenaria del Forum interparlamentare Euro-Lat, che riunisce rappresentanti dei parlamenti europei e latinoamericani. “L’accordo Mercosur? Potenziale opportunità per le nostre imprese, ma è imprescindibile che vengano ascoltate le preoccupazioni degli agricoltori europei e che si garantisca il rispetto di standard produttivi e normativi omogenei. Il Global Gateway? Un’opportunità preziosa”
L'approccio strategico ai Balcani e all'Ucraina. Il discorso di Meloni da Tirana
Continueremo a sostenere l’Ucraina e a batterci affinché questa guerra finisca immediatamente, perché la nostra sicurezza e la nostra libertà dipendono dal ripristino della forza della legge sulla legge del più forte. E parlando di Europa e libertà, credo che non ci sia nulla di più europeo di un popolo disposto a rischiare tutto per difendere la propria libertà e indipendenza. Ogni giorno l’eroismo e la tenacia del popolo ucraino ci ricordano cos’è l’Europa e qual è l’aspetto più profondo della nostra identità comune: la libertà
Buon compleanno Europa, ora ritrovare comunità e valori. Gli auguri di Procaccini
In occasione della Giornata dell’Ue 2025 il co-presidente di Ecr ricorda la differenza tra Europa delle Nazioni e Stati uniti, con una doppia consapevolezza: il tema delle radici cristiane dell’Ue non è affatto secondario e il nuovo Papa potrà favorire la dinamica di una ritrovata spiritualità occidentale che sembra andare persa
L’Europa e Mattarella nel mirino dell’ambasciatore russo Paramonov
Paramonov torna sulle parole del Presidente della Repubblica, definite “esecrabili”. E critica il piano di riarmo dell’Ue mentre sono in corso nuovi dialoghi con gli Usa. Poi loda Lorusso e Fallico, auspicando che il suo forum torni a Verona (dunque, che siano rimosse le sanzioni sugli oligarchi)
Viva la piazza del Popolo europeista ma attenzione a… Scrive Mayer
Numerosi oratori hanno evidenziato l’importanza del sostegno all’Ucraina e della difesa comune europea. Tuttavia, sono emerse alcune criticità, come l’equivalenza di giudizio tra Stati Uniti, Russia e Cina, e la sottovalutazione del ruolo della Nato. Il commento di Marco Mayer
Per l’Europa è il momento di reagire. L'opinione di Elisabetta Trenta
Non possiamo che dire “Io sono l’Ucraina”, “Io sono l’Europa” e, subito dopo, trovare un modo per esserlo veramente. L’analisi di Elisabetta Trenta, esperta di difesa e sicurezza e già ministro della Difesa
La sveglia per l’Europa è già suonata, ora bisogna alzarsi. Scrive Shekhovtsov
Se l’Europa vuole affermarsi nella nuova era, deve evolversi in una vera unità politica, una Federazione Europea, capace di stare al passo con la velocità e la connettività dell’era digitale. L’intervento del politologo Anton Shekhovtsov, fondatore del Centre for Democratic Integrity a Vienna e docente alla Central European University