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Prove di G7 italiano. Tajani e Blinken tra sicurezza e risoluzione umanitaria

Nel documento finale della ministeriale di Tokyo non solo si chiede ai coloni israeliani di evitare atti di violenza “che poi si ritorcerebbero contro Israele stessa”, ma si indica una strategia anche per Cina, Iran e Ucraina

Come sarà il G7 italiano? Tajani lo spiega in Giappone

La missione del ministro degli Esteri a Tokyo per partecipare alla Ministeriale Esteri G7 è occasione non solo per distendere la strategia italiana legata all’appuntamento in Puglia del prossimo anno, ma anche per mettere a fuoco le risposte alle emergenze attuali: Gaza in testa, con il modello Unifil

Sta rinascendo un antisemitismo strumentale. Parla Fadlun (Comunità ebraica di Roma)

L’assalto di Hamas di un mese fa supera qualsiasi considerazione politica sul governo di Israele, sul primo ministro Benjamin Netanyahu o sulla soluzione dei due Stati, spiega Victor Fadlun, presidente della Comunità ebraica di Roma. “Non possiamo confondere il piano politico con quello del crimine perpetrato”

Ostaggi e tregua. La missione del capo della Cia in Medioriente

Israele, Qatar, Egitto, Giordania ed Emirati Arabi Uniti. Fitta agenda per Burns, numero uno dell’agenzia. Come dimostra l’arrivo del sottomarino classe Ohio, la priorità è la liberazione degli ostaggi

Così cammina spedita la cooperazione frontaliera italo-francese

Antonio Tajani a Torino ha incontrato il ministro dell’Europa e degli Affari Esteri francese, Catherine Colonna. Ecco di cosa si è parlato

Energia, sicurezza e difesa. La spinta di Roma per Mediterraneo e Medio Oriente

Il parlamentare italiano di FdI, Giangiacomo Calovini, è stato eletto vicepresidente del Gruppo speciale Mediterraneo e Medio Oriente dell’Assemblea parlamentare della Nato, durante la riunione ospitata ad Ankara dalla delegazione turca: “Il lavoro del governo italiano è ormai riconosciuto universalmente a livello internazionale”

Declassificazione strategica. Gli 007 Usa e l’esplosione all’ospedale di Gaza

Le agenzie d’intelligence americane hanno deciso di condividere le informazioni con i servizi dei Paesi partner. Proprio come fatto nel contesto della guerra in Ucraina

Voto all’Onu su Israele. Ecco perché l’Italia si è astenuta

Ecco cosa mancava nella risoluzione secondo il governo di Roma: la condanna inequivocabile e senza ambiguità degli attacchi di Hamas nei confronti di civili israeliani innocenti, il diritto di difendersi di ogni Stato sotto attacco e il rilascio immediato e incondizionato degli ostaggi

Italia protagonista in Medio Oriente e senza ambiguità. Parla Gardini (FdI)

Meloni fissa come priorità l’individuazione di una nuova classe dirigente palestinese che diventi un interlocutore credibile per l’Occidente. L’Italia può giocare un ruolo importante nella mediazione, per arrivare a ottenere la soluzione dei due popoli e due Stati. Dalle piazze, voci ambigue su Hamas. Ora è il momento della chiarezza su Israele. Conversazione con la deputata di FdI, Elisabetta Gardini

Ucraina, Israele e Balcani. Tutti i fronti che spaventano i 27

Giorgia Meloni lo ha ribadito a chiare lettere che da un lato si ritiene “soddisfatta, sull’immigrazione la Ue va avanti” e, dall’altro, che con Scholz e Macron Palazzo Chigi è impegnato nella soluzione della questione tra Pristina e Belgrado. Il conflitto israelo-palestinese ha precise implicazioni anche per il Kosovo, dal momento che l’attacco sferrato da Hamas contro Israele ha fato nascere una nuova dimensione nelle relazioni internazionali

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