Skip to main content

Tagli e mal di pancia. Tutti i grattacapi in casa Opec+

Il cartello a guida saudita decide di continuare a limitare la produzione fino a giugno, ma il mercato confida nelle condizioni macro e non reagisce con preoccupazione. Intanto sono diversi i Paesi che rompono i ranghi e pompano più di quanto convenuto: dilemmi in vista alla prossima riunione

Petrolio, le sanzioni Usa rallentano le esportazioni russe. E sul gas…

Una parte delle navi petroliere che il Cremlino utilizza per trasportare il suo greggio hanno cessato le operazioni da quando Washington ha stretto le maglie delle sue sanzioni. Intanto l’Austria si scopre completamente dipendente dal gas russo, ma prende sostanza il corridoio Nord Africa-Germania (via Italia)

Domanda anemica e perplessità cinesi. Crolla il prezzo del petrolio

Slittano i principali indici del greggio dopo l’aumento delle riserve statunitensi e i segnali di rallentamento da parte del gigante asiatico. L’offerta di petrolio dovrebbe rimanere robusta a fronte di una domanda in flessione. Sembra scongiurato lo shock petrolifero – ma i prezzi sono tutt’altro che bassi

Petrolio, avanti coi tagli per Riyadh e Mosca. Ma il futuro si complica

Arabia Saudita e Russia confermano che il taglio alla produzione durerà fino a fine anno, nonostante il conflitto tra Israele e Hamas e il rischio di shock energetico. Gli introiti del greggio sono una questione esistenziale per i due Paesi, che stanno navigando tra indebolimento della domanda e transizione energetica. E la sfida sarà difendere le loro ragioni nel Global South

Petrolio, perché l’attacco di Hamas può ribaltare l’equilibrio in Medioriente

L’impennata dei prezzi del petrolio sembra più una reazione istintiva che una riedizione della crisi degli anni 70. Ma una “manina” dell’Iran nella guerra in corso tra i militanti jihadisti e Israele può causare effetti a cascata nel complesso reticolo di relazioni tra i Paesi mediorientali e quelli Opec+, ridisegnando gli equilibri globali. Occhio a Arabia Saudita e Russia

Xi Putin

Così Putin e Xi vogliono creare un nuovo ordine energetico. Parla Sassi

Tra Mosca e Pechino ci sono ampie convergenze su energia e politica. Mentre la Russia cerca di aggirare le sanzioni e preservare lo status di potenza esportatrice, la Cina riflette su equilibri internazionali e sicurezza energetica, ed entrambe guardano al Sud globale. L’esperto di geopolitica energetica mappa risorse, strategie e la relazione tra le autocrazie

Isab Priolo

La raffineria di Priolo andrà ai ciprioti di Goi. Tutti i dettagli

Messa alle strette dal governo Meloni, l’azienda petrolifera russa ha accettato di cedere l’impianto di raffinazione a un fondo di private equity in cordata con il trader svizzero – scavalcando all’ultimo l’offerta di Crossbridge/Vitol

Greggio, prezzi in picchiata nonostante il price cap. Durerà?

All’indomani del tetto al prezzo del greggio russo, il taglio di produzione Opec+ e le interruzioni lungo le catene di produzione, l’indice Brent ha segnato il minimo del 2022. Ecco i motivi per cui sta calando (e cosa potrebbe farlo risalire)

Petrolio

La sorte del petrolio (russo e non) tra price cap e Opec+

Di Emanuele Rossi e Otto Lanzavecchia

L’entrata in vigore del tetto al prezzo del greggio russo sta già colpendo i proventi del Cremlino. Ma mentre la Russia pensa alle contromisure, il cartello di produttori petroliferi sceglie la linea attendista di fronte alle vecchie e nuove incertezze sul mercato. La previsione di Staunovo (Ubs)

Tutti i danni inferti dalla guerra di Putin secondo Yellen

Grano, fertilizzanti, gas e petrolio: con recessione e inflazione questi quattro temi diventano zavorre per tutti. Per il prossimo anno l’Opec sposa la tesi della segretaria Usa al Tesoro e ritiene che la risoluzione della guerra russa in Ucraina potrebbe cambiare anche lo scenario relativo al greggio

×

Iscriviti alla newsletter