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La trasformazione dell’intelligence. Il caso cercapersone letto da Mayer

Gli attacchi recenti contro Hezbollah rivelano un’evoluzione significativa nelle modalità operative delle agenzie di intelligence, in risposta a minacce ibride che sfidano i confini tradizionali tra pubblico e privato, nazionale e internazionale. Per questo, serve una riforma radicale anche dell’organizzazione dei servizi segreti italiani, verso un modello più integrato e multidisciplinare

Dispositivi esplosivi? Un’operazione di intelligence da manuale. Scrive Teti

Di Antonio Teti

Sul piano tecnico, militare e psicologico è la conferma delle straordinaria capacità da parte dei servizi segreti israeliani di progettare e condurre interventi. Ma evidenzia anche il gigantesco fallimento del controspionaggio di Hezbollah. Il commento di Antonio Teti, professore dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara

Cercapersone esplosivi. L’operazione israeliana spiegata da Trenta (Swansea)

L’operazione contro Hezbollah conferma le notevoli capacità dell’intelligence israeliana nell’infiltrarsi in organizzazioni nemiche e colpire con precisione, dice Luca Trenta, professore associato di Relazioni internazionali presso l’Università di Swansea. “Paradossalmente, l’impatto fisico è quello minore”, dice. Ecco perché

Perché l'alleanza Israele-Cipro toglie il sonno a Hezbollah

Prima che vi fosse la crisi di Gaza data dall’attacco del 7 ottobre scorso, Cipro, Israele, Grecia e Usa erano in procinto di assumere una decisione definitiva sullo sfruttamento dei giacimenti di gas presenti nel Mediterraneo orientale e al contempo Nicosia stava negoziando l’acquisizione di carri armati israeliani Merkava Mark III e del noto sistema di difesa aerea israeliano Iron Dome

X sta violando le sanzioni Usa dando le spunte blu a iraniani e russi?

La piattaforma di Musk ha accettato pagamenti per gli abbonamenti da Hezbollah, Houthi e media di Stato nella lista nera americana. La denuncia del Tech Transparency Project e i rischi misinformazione

Tron, ecco la blockchain preferita dai jihadisti

Governi e realtà private sono sempre più bravi a tracciare movimenti illeciti attraverso le blockchain più note, come quella di Bitcoin. Così i gruppi terroristici Hamas, Hezbollah e Jihad islamica palestinese (legati all’Iran) hanno virato su quelle più oscure – su cui girano i “dollari” artificiali del criptoverso

Tra Iran e Hamas non c’è un rapporto gerarchico. Parla Zimmt (Inss)

Teheran offre sostegno e coordinamento, ma alla fine è l’organizzazione terroristica a decidere cosa fare e quando farlo. Intervista a Raz Zimmt, esperto dell’Università di Tel Aviv e dell’Institute for National Security Studies

Petrolio, perché l’attacco di Hamas può ribaltare l’equilibrio in Medioriente

L’impennata dei prezzi del petrolio sembra più una reazione istintiva che una riedizione della crisi degli anni 70. Ma una “manina” dell’Iran nella guerra in corso tra i militanti jihadisti e Israele può causare effetti a cascata nel complesso reticolo di relazioni tra i Paesi mediorientali e quelli Opec+, ridisegnando gli equilibri globali. Occhio a Arabia Saudita e Russia

Israele, Teheran e la polveriera mediorientale. Gli scenari dell'Inss

Gli esperti di uno dei maggiori think tank israeliani, l’Institute for National Security Studies, hanno discusso a Roma della dimensione securitaria israeliana. Formiche.net ha partecipato all’evento, ecco i quattro temi principali che minacciano l’area della Terra Santa

Disastro Libano, ecco cosa può fare l'Italia secondo Parsi

“Non solo Israele e Turchia, Roma deve investire risorse e idee su Beirut. I libanesi ci guardano sempre con simpatia, ora hanno bisogno di alimenti e farmaci”. Conversazione con l’analista e docente al Sacro Cuore, nel giorno in cui il premier Miqati incontra Giorgia Meloni e papa Francesco

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