Il giornalista americano Jon Lee Anderson intervistò il politico somalo Faisal Ali Waraabe e gli chiese di suo figlio, un ragazzo di 22 anni di nome Sayid, cresciuto in Finlandia, e finito nei tentacoli dello Stato islamico. Sayid ora si fa chiamare Abu Shuib e vive a Raqqaa, uno dei bastioni dell’Isis in Siria. “Ho chiesto a Faisal cosa pensasse…
Libia
Vi racconto il frizzante dibattito tv fra Hillary Clinton e Donald Trump
Prima i fatti, poi le opinioni sul dibattito di stanotte. I FATTI Dopo la reciproca dimostrazione di freddezza e disistima (i due candidati, entrando in scena, non si stringono neppure le mani), l’inizio è fiacco e sbilanciato: lei molto sicura e presidenziale, lui più teso ed esitante. L’atmosfera si accende appena viene sollevato il caso del sex-tape: Trump ripete più…
Cosa succederà ai prezzi del petrolio dopo l'accordicchio Opec ad Algeri?
L’accordo raggiunto due giorni fa dall’Opec ad Algeri "non è nulla più di una dichiarazione d’intenti", secondo Arnaud Masset, analista di Swissquote. E sono in molti a pensarla come lui. L’Opec ha dunque annunciato un taglio alla futura produzione. Un provvedimento contro l’eccesso di offerta che da due anni zavorra le quotazioni, ma che appunto già nella sua concreta definizione…
Ecco le amorevoli attenzioni della Russia di Putin per Haftar in Libia
Martedì Abdel Basset Badri, rappresentante speciale di Khalifa Haftar che serve anche come ambasciatore della Libia in Arabia Saudita, è volato a Mosca dove ha incontrato il massimo esperto russo di Medio Oriente e Nord Africa, il vice ministro degli Esteri Mikhail Bogdanov. Secondo quanto riporta una fonte informata sul dossier al quotidiano russo Izvestia il tema centrale dell'incontro sarebbe stato lo…
Chi ha rapito e perché gli italiani in Libia?
Quattro giorni fa due lavoratori italiani, Bruno Cacace e Danilo Calonego, sono stati rapiti in Libia insieme ad un collega canadese, Frank Boccia: la Farnesina sta lavorando per conoscere maggiori dettagli sulla vicenda e sui rapitori, cercando di sviare le dichiarazioni propagandistiche dei libici e informazioni deviate o pretestuose. Il contesto politico in cui è avvenuto il rapimento è d'altronde complesso,…
Tutti i dettagli sui due lavoratori italiani rapiti in Libia
La mattina del 19 settembre due lavoratori italiani sono stati rapiti in Libia. Si tratta di due tecnici, Bruno Cacace e Danilo Calonego, che lavorano per la ditta cuneese Con.I.Cos: la vicenda è stata confermata dalla Farnesina, che ha allertato l'unità di crisi. Insieme a loro è finito tra le mani dei rapitori anche un altro lavoratore canadese, di cui…
Perché è sacrosanto l'appoggio dell'Italia all'azione Usa in Libia
Molti hanno espresso dubbi sull'ingaggio italiano diretto in Libia, lato Tripolitania, perché comporta rischi senza benefici. In realtà dei benefici potenziali ci sono e il calcolo rischio-rendimento di tale investimento militare, coperto come intervento medico, dovrebbe includerli. I rischi sono: bare, diventare un bersaglio immobile; escalation, dover aumentare la violenza per autodifesa e rendere l'Italia bersaglio simbolico per tutto lo…
Perché il piano Onu in Libia è agli sgoccioli
I caccia emiratini hanno preso parte alle operazioni militari condotte dalle milizie fedeli al generale Khalifa Haftar, che rappresenta uno dei frontman della pseudo-dittatura militare che governa nella parte orientale della Libia, quella che si oppone al governo studiato dall'Onu per la riconciliazione nazionale e insediatosi a Tripoli a marzo. Il sito Middle East Eye ha ottenuto alcune registrazioni delle comunicazioni tra…
Ecco cosa sta succedendo in Libia tra Serraj e Haftar (non solo per i porti petroliferi)
Le milizie fedeli al generale Khalifa Haftar, l'uomo forte della Cirenaica che si oppone al progetto di riunificazione libica studiato dall'Onu, hanno occupato domenica alcuni porti petroliferi chiave nell'area della Libia orientale. Una mossa che sembra segnare la fine del piano di riconciliazione tra Est e Ovest del paese studiato nelle sedi diplomatiche, anche perché a quanto pare da notizie non del tutto…
Tutti i dettagli sulla struttura militare di Assad in Siria
Un antico proverbio turco recita: "Se stai scavando una fossa per il tuo vicino, misurala su te stesso". Si adatta perfettamente all’attuale situazione dei loro vicini siriani. Negli ultimi tre anni, sono aumentate non solo le condanne per il mancato rispetto dei diritti umani da parte di Bashar al-Assad, ma anche le preoccupazioni per il futuro della Siria e dell’intera…