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Mariano Rajoy - Pagina ufficiale Facebook

Perché Mariano Rajoy gongola per la caduta di Matteo Renzi

La Spagna non vuole fare la stessa fine dell’Italia. Il Parlamento ha tra le mani un dossier per la riforma della Costituzione, ma teme una crisi di governo. Dopo un anno e due elezioni, meglio non rischiare. E intanto il presidente Mariano Rajoy tira un sospiro di sollievo, poiché il suo partito è l'unico a non condividere la riforma costituzionale in modo…

Che cosa ha detto Matteo Renzi alla direzione Pd

Di Bruno Guarini e Andrea Picardi

Non ha escluso un suo reincarico. Ha invocato un governo di responsabilità nazionale con tutti dentro. Ha lanciato messaggi indiretti in particolare a Forza Italia. E comunque, si vada al più presto possibile al voto. Questo è quello che Matteo Renzi ha detto, o ha lasciato intendere, durante la direzione del Pd, prima di salire al Colle per le dimissioni…

Cosa (non) ho capito della vittoria del No al referendum. Il commento del prof. renziano Marattin

Nel 60% di No ci sono sostanzialmente tre categorie di persone. Coloro che sono (o sono diventati) strutturalmente avversi al carattere e all'atteggiamento dell'uomo che ha guidato il governo in questi ultimi 1000 giorni e che indubbiamente era il leader indiscusso del fronte del Sì. A costoro Renzi stava e sta umanamente antipatico. Per come parla, per come si comporta,…

Guido Salerno Aletta, trump

Che cosa lega Brexit, Trump e il No al referendum

È finita male per quella che doveva essere finalmente la grande riforma della Costituzione. Matteo Renzi non passerà alla storia come l’emulo di Charles De Gaulle, che nel 1958 traghettò la Francia alla quinta Repubblica, sottraendola finalmente al pantano del parlamentarismo. Al di là del consistente numero di articoli che venivano modificati, ben 47, si toccavano due temi cruciali dell’ordinamento,…

Perché i mercati avevano scontato il No

Di Amundi

Domenica 4 dicembre la proposta di riforma costituzionale in Italia è stata respinta a larga maggioranza dalla popolazione: 19,38 milioni di elettori (59,2%) hanno votato No, mentre 13,37 milioni (40,8%) hanno votato Sì per la riforma del Senato. Si tratta di una grande vittoria del No. Ciò è ancora più vero se si considera che l'affluenza alle urne è stata…

gas

Il compito dei riformisti democrat dopo la sconfitta referendaria

Sarà una rivoluzione?, ci chiedevamo prima del voto. Senza essere frainteso o far un sacrilegio la prendo alla larga. Un po' di divagazione teologica, anzi di teopolitica. Alla II domenica d'avvento, c'era il primo dei Vangeli su Giovanni il Battista che spiega come i Farisei e Sadducei non volevano cambiare lo status quo... Il Battista si scaglia contro di loro…

Il Pd di domani

L’esito del Referendum Costituzionale è stato uno spartiacque per il Partito Democratico. Gli effetti che la vittoria del no ha prodotto erano in parte prevedibili. Non per la vittoria del no di per sé, ma per tutto quello che questo Referendum era diventato: non più una sana discussione sulla Carta dei diritti, dei doveri, dei principi che regolano la vita…

Ecco perché le borse non si rattristano troppo per la sconfitta del Sì e di Renzi

Il referendum sulla riforma costituzionale del 4 dicembre è stato un tentativo di modernizzare il datato quadro istituzionale italiano e accelerare il lento processo decisionale. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il suo governo si auguravano di poter ottenere il sostegno necessario a bilanciare l’equilibrio politico in futuro. Con la vittoria del “no” al referendum e le dimissioni di…

MATTEO RENZI

Renzi e il PD non hanno capito il paese

L'esito del Referendum Costituzionale di questo 4 dicembre 2016 non è ancora definitivo, mentre sto scrivendo. Volevo aspettare fino all'ultimo, ma il trend sembra ormai stabilizzato con oltre il 70% delle sezioni scrutinate il Si è fermo al 40% e il No al 60%. Una rimonta è possibile, un sorpasso impossibile. Ci sarebbero da dire molte cose, mi limito a fare…

politica, Matteo Renzi, 4 dicembre

Matteo Renzi lascia (e raddoppia nel Pd?)

Un Matteo Renzi commosso ha annunciato che oggi riunirà il Consiglio dei ministri e si dimetterà da premier nelle mani del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Resterà dunque segretario del Pd. Ma ora, secondo quanto ha detto nella conferenza stampa dopo il voto referendario, la palla passa ai leader del No, che dovranno cercare una mediazione per una nuova legge…

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