Il senatore di FdI delinea l’approccio del governo alla crisi in medio Oriente, e ai possibili rischi di escalation nell’area. Senza però dimenticare l’Ucraina. E per il G7 italiano suggerisce di guardare al Piano Mattei
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Immigrazione, rigassificatori, europee. Meloni in Croazia per ripensare l'Ue
La premier chiama la fase due dell’Ue, per dare “segnali concreti in tempi rapidi”. Sì all’apertura dei negoziati alla Bosnia Erzegovina, piano di azione italo-tedesco e accordo con l’Albania da replicare
Geopolitica, trasporti e inflazione. Così la riforma dei porti fa centro. Parla Frijia (FdI)
Il deputato della commissione Trasporti: “Investiamo nel sistemi dei porti italiani perché la globalizzazione, intesa come la intendevamo fino a qualche anno fa, non c’è più: assistiamo alla creazione di tre macroregioni a livello mondiale, quindi anche i traffici saranno in qualche modo ripensati. Vogliamo rendere sempre più competitivo l’intero sistema di governance affinché l’intera organizzazione sia sinergica e diventi un unicum produttivo e strategico per la nostra nazione”
Verso le europee, la costante è Weber (non solo per il Ppe)
Botta e risposta Martusciello-Salvini a proposito di euroalleanze, con la Lega che va sulle posizioni di FdI (“mai con la sinistra”). In gioco non c’è solo la composizione del Parlamento europeo, ma la strutturazione delle dinamiche per Commissione e Consiglio, dove sono in molti a rischiare (a cominciare dal Pd)
Piano Mattei, nasce Promossi 2023 nel segno della cooperazione
Il viceministro degli Esteri Cirielli: “Se riusciamo a realizzare infrastrutture in Africa e se aiutiamo a far crescere quelle popolazioni con formazione professionale ed education, allora facciamo qualcosa di giusto moralmente, diamo una grande occasione di sviluppo ma diamo anche grandi vantaggi alle nostre imprese sul posto perché si troverebbero infrastrutture pronte e manodopera già formata”
Così il governo apre le danze sulla riunificazione dell'Ue con i Balcani
Il premier, incontrando l’omologo sloveno Golob, mette l’accento su un passaggio strategico: la nuova Europa dovrà tenere in grande considerazione il costone balcanico, favorendo le politiche di allargamento che evidentemente non piacciono ai big player esterni, attratti da una prospettiva altamente invasiva, così come fatto con la vax diplomacy o la Bri
Fine dei ribaltoni, il premierato di Meloni secondo Guzzetta
“Se la riforma fosse approvata, il ruolo del Presidente della Repubblica non sarebbe di garantire il Parlamento e i partiti, con i loro negoziati, dentro il Parlamento, ma di garantire la volontà del corpo elettorale che si è espressa il giorno delle elezioni con l’elezione del premier e della sua maggioranza”. Conversazione con il costituzionalista Giovanni Guzzetta
Al via l'operazione europee. Così FdI punta al podio (e alla nuova governance)
I conservatori di Ecr rischiano di essere il gruppo più folto a Bruxelles, in condominio con Cdu/Csu, tra la grammatica di candidature espressione dei territori e la tentazione di far correre la leader. Nessuna rivalsa tra alleati in maggioranza, si corre per vincere (e per la nuova Commissione)
Con Israele, contro i terroristi di Hamas. La linea di FI spiegata da Nevi
Intervista al portavoce di Forza Italia: “Israele è un paese sovrano e quindi nessuno può violarne i confini”. Le parole di Erdogan? “Non stupiscono, più volte aveva manifestato questa sua avversità nei confronti del governo Netanyahu”. E sui fondi pro palestinesi, “dovremo essere più attenti che non vadano a finanziare un’organizzazione terroristica”
Dissuasione e deterrenza, cosa prevede l'accordo tra Italia e Albania sui migranti
Dopo la Tunisia, Palazzo Chigi attenziona un altro Paese altamente strategico alla voce flussi migratori e annuncia di voler realizzare due centri per migranti da 30mila persone all’anno in Albania. La visita a Roma del premier Edi Rama