Mentre in Italia qualcuno spinge la destra verso il centro, il Ppe spinge al contempo verso destra, con destinazione elezioni europee. Interessante si rivela l’esercizio di capire come tenere insieme le sensibilità diverse (Weber e Merz), le critiche (Kiesewetter) ma anche l’occasione che il Ppe ha di tornare protagonista grazie al dialogo con Ecr
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Italia-India, avanti così. La partnership strategica secondo Armellini
“L’India? Non solo il Paese della spiritualità, ha punte di eccellenza in settori per noi fondamentali come i servizi, l’elettronica e l’alta tecnologia. Sullo spazio stiamo già lavorando assieme. Il futuro? Sarà importante adoperarsi per far sì che la conoscenza reciproca si trasformi in una piattaforma decisiva per relazioni più solide”. Conversazione con Antonio Armellini, già ambasciatore a Delhi e vicepresidente vicario di Aiicp (Associazione Italia-India per la cooperazione fra i due Paesi)
Svolta africana per Giorgia (con un occhio alla geopolitica)
A Chigi domani verrà ricevuto il primo ministro della Repubblica del Burundi, Gervais Ndirakobuca e venerdì la prima ministra danese, Mette Frederiksen, socialdemocratica ma con idee di destra su welfare e migranti. Il gancio conservatore con Legutko
I critici? Smentiti. I primi sei mesi di Meloni secondo il Washington Post
Un altro endorsement dopo quelli di Wsj, Economist, Figaro, Faz. La sfida finale è quella di cavalcare le onde insidiose della politica di coalizione italiana e gestire un’economia stagnante da circa 20 anni: qualora riuscisse davvero a portare a meta questi due obiettivi “il suo successo potrebbe essere un modello per altri esponenti di destra in Europa”
Perché Etiopia e Somalia sono strategiche per l'Italia. Il piano del governo
Migranti, investimenti, energia: in una sola parola, Piano Mattei. Nella nuova conformazione geopolitica del continente, la stabilità è principale obiettivo dell’occidente. Le reazioni positive dei due interlocutori possono rappresentare un buon viatico verso l’appuntamento di ottobre quando si terrà il summit intergovernativo Italia-Africa
Meloni in Etiopia per rafforzare il Piano Mattei (e non solo)
In vista della visita del presidente del Consiglio prevista per oggi e sabato, con il viceministro Cirielli, è utile ricordare non solo i fronti aperti in cui si sono inseriti negli anni i player esterni, ma anche le recenti mosse occidentali: un mese fa, in occasione della sua visita in Etiopia e Niger, Blinken ha rimarcato il ruolo di Washington, per riaprire le relazioni con Addis Abeba. Il tutto mentre la Cina spinge da tempo a quelle latitudini
Il fronte russo-turco-cinese e la tensione nei Balcani. Come uscirne?
Secondo l’ultimo paper di Carnegie, la Russia manipola i Balcani per distogliere le risorse e l’attenzione dell’Occidente dallo spazio post-sovietico. Loperfido (FdI): “I Paesi membri rappresentano buone prassi da poter mostrare a tutti i candidati all’ingresso in Ue, anche per evitare che possano essere attratti da sirene della nuova cortina che separa la democrazia, l’Occidente e gli altri Stati, ovvero il fronte russo-turco-cinese”
Macron e Cina? Un errore di valutazione, ora ceda all'Ue il suo seggio Onu. Parla Craxi
Intervista a Stefania Craxi, presidente della Commissione Esteri-Difesa del Senato: “Potrebbe mai convenire a Parigi essere considerato il ventre molle dell’Occidente? Usa e Ue sono le due gambe del mondo libero. Taiwan? Noi siamo dalla parte dei diritti umani e dell’autodeterminazione dei popoli. È fuori strada chi in Europa e in Italia pensa che, come se nulla fosse, si possano continuare a stringere accordi con la Cina. Un mondo è finito”
Popolari e conservatori, quale destino dopo von der Leyen? Risponde Mauro
“I socialisti? Negli ultimi anni è venuta meno la cultura di governo. Giorgia Meloni a capo dei conservatori europei? È stata una intuizione politica formidabile. L’Europa? Sta andando a destra, ma per i popolari non sarà facile liberarsi del Pse”. Conversazione con Mario Mauro, già ministro della Difesa ed ex vicepresidente popolare del Parlamento Europeo
Così si allarga la famiglia dei conservatori europei di Meloni
L’adesione finlandese all’Ecr se da un lato conferma la spinta meloniana in seno alla nuova Ue, anche grazie al lavorìo di Raffaele Fitto, dall’altro è anticamera (assieme al voto in Finlandia, Bulgaria e in attesa di quello in Francia, Grecia e Spagna) di scenari del tutto diversi rispetto al passato: sta prendendo forma un’alleanza politica per una Commissione politica