“La visita a Westminster? Privilegio concesso a pochi. Vedo segnali molto importanti che mi confermano come oggi, all’interno dell’Ue, l’Italia del governo Meloni sia l’interlocutore forse più credibile per il Regno Unito oltre che essere la punta di lancia dell’atlantismo su questo lato dell’oceano, ma anche per gli Stati Uniti, in una triangolazione virtuosa”. L’analisi dell’ambasciatore, già Ocse, Nato e in Libano Gabriele Checchia
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Le armi a Kiev una questione di libertà. Il messaggio di Meloni (anche) ai pacifinti-referendari
Si chiude la visita del Presidente del Consiglio a Londra, dove con Sunak emergono comuni visioni su migranti, guerra e Cina accanto alla consapevolezza che – dopo i distinguo francesi su Pechino e Taiwan – spetta a Roma ribadire l’atlantismo europeo
Che cos'è e cosa pensa il think tank Grotius che premierà Giorgia Meloni
Domani Giorgia Meloni riceverà a Londra il premio Grotius da un importante think tank di politica estera, il centro studi Policy Exchange. Come nasce e cosa rappresenta
Bene la conferenza, ma la pace è lontana. L'Italia e il progetto Ucraina secondo Sanguini
“L’Italia è un Paese che si può fare ammirare, o meno, sulla base delle iniziative concrete che vorrà adottare. La pace? Non vedo segnali che possano far immaginare in tempi ragionevolmente brevi che la Russia intenda ritirarsi o che possa essere indotta a ritirarsi”. Conversazione con Armando Sanguini, già ambasciatore italiano in Tunisia e in Arabia Saudita e ora senior advisor Medio Oriente e Nord Africa dell’Ispi oltre che docente all’Università Lumsa di Roma
Non solo business. Meloni a Londra con la carta Ecr
La visita del premier al numero 10 di Downing street rappresenta anche l’occasione per un bilancio politico del rapporto tra mondi conservatori, al di qua e al di là della Manica. Ovvero si sta coagulando una possibile alleanza politica per una Commissione politica diversa, nel merito e nel metodo, dalla maggioranza Ursula
Africa, migranti e Kiev. Il triplo banco di prova di Meloni
Ecco quali sono i fronti esterni più delicati su cui si sta concentrando l’azione del premier, che ha ricevuto la controparte danese e ha parlato al telefono con il presidente congolese, in vista di un altro appuntamento strategico come la Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina in programma a Roma il prossimo 26 aprile
Perché il macronismo filo-Xi è un pericolo per l'Europa. L'allarme di Sapelli
“Il memorandum della Via della Seta? Meloni lo sconfessi. L’Ue? Un’entità a metà strada tra la Cassa del Mezzogiorno e il Gosplan sovietico. Equilibri rotti significa che nessuna grande potenza prevale sull’altra, ma crescono le potenze medie come la Turchia”. Conversazione con l’economista Giulio Sapelli
Obiettivo 2024. Come monta il dibattito nel centrodestra europeo
Mentre in Italia qualcuno spinge la destra verso il centro, il Ppe spinge al contempo verso destra, con destinazione elezioni europee. Interessante si rivela l’esercizio di capire come tenere insieme le sensibilità diverse (Weber e Merz), le critiche (Kiesewetter) ma anche l’occasione che il Ppe ha di tornare protagonista grazie al dialogo con Ecr
Italia-India, avanti così. La partnership strategica secondo Armellini
“L’India? Non solo il Paese della spiritualità, ha punte di eccellenza in settori per noi fondamentali come i servizi, l’elettronica e l’alta tecnologia. Sullo spazio stiamo già lavorando assieme. Il futuro? Sarà importante adoperarsi per far sì che la conoscenza reciproca si trasformi in una piattaforma decisiva per relazioni più solide”. Conversazione con Antonio Armellini, già ambasciatore a Delhi e vicepresidente vicario di Aiicp (Associazione Italia-India per la cooperazione fra i due Paesi)
Svolta africana per Giorgia (con un occhio alla geopolitica)
A Chigi domani verrà ricevuto il primo ministro della Repubblica del Burundi, Gervais Ndirakobuca e venerdì la prima ministra danese, Mette Frederiksen, socialdemocratica ma con idee di destra su welfare e migranti. Il gancio conservatore con Legutko