Un altro endorsement dopo quelli di Wsj, Economist, Figaro, Faz. La sfida finale è quella di cavalcare le onde insidiose della politica di coalizione italiana e gestire un’economia stagnante da circa 20 anni: qualora riuscisse davvero a portare a meta questi due obiettivi “il suo successo potrebbe essere un modello per altri esponenti di destra in Europa”
meloni
Perché Etiopia e Somalia sono strategiche per l'Italia. Il piano del governo
Migranti, investimenti, energia: in una sola parola, Piano Mattei. Nella nuova conformazione geopolitica del continente, la stabilità è principale obiettivo dell’occidente. Le reazioni positive dei due interlocutori possono rappresentare un buon viatico verso l’appuntamento di ottobre quando si terrà il summit intergovernativo Italia-Africa
Meloni in Etiopia per rafforzare il Piano Mattei (e non solo)
In vista della visita del presidente del Consiglio prevista per oggi e sabato, con il viceministro Cirielli, è utile ricordare non solo i fronti aperti in cui si sono inseriti negli anni i player esterni, ma anche le recenti mosse occidentali: un mese fa, in occasione della sua visita in Etiopia e Niger, Blinken ha rimarcato il ruolo di Washington, per riaprire le relazioni con Addis Abeba. Il tutto mentre la Cina spinge da tempo a quelle latitudini
Il fronte russo-turco-cinese e la tensione nei Balcani. Come uscirne?
Secondo l’ultimo paper di Carnegie, la Russia manipola i Balcani per distogliere le risorse e l’attenzione dell’Occidente dallo spazio post-sovietico. Loperfido (FdI): “I Paesi membri rappresentano buone prassi da poter mostrare a tutti i candidati all’ingresso in Ue, anche per evitare che possano essere attratti da sirene della nuova cortina che separa la democrazia, l’Occidente e gli altri Stati, ovvero il fronte russo-turco-cinese”
Macron e Cina? Un errore di valutazione, ora ceda all'Ue il suo seggio Onu. Parla Craxi
Intervista a Stefania Craxi, presidente della Commissione Esteri-Difesa del Senato: “Potrebbe mai convenire a Parigi essere considerato il ventre molle dell’Occidente? Usa e Ue sono le due gambe del mondo libero. Taiwan? Noi siamo dalla parte dei diritti umani e dell’autodeterminazione dei popoli. È fuori strada chi in Europa e in Italia pensa che, come se nulla fosse, si possano continuare a stringere accordi con la Cina. Un mondo è finito”
Popolari e conservatori, quale destino dopo von der Leyen? Risponde Mauro
“I socialisti? Negli ultimi anni è venuta meno la cultura di governo. Giorgia Meloni a capo dei conservatori europei? È stata una intuizione politica formidabile. L’Europa? Sta andando a destra, ma per i popolari non sarà facile liberarsi del Pse”. Conversazione con Mario Mauro, già ministro della Difesa ed ex vicepresidente popolare del Parlamento Europeo
Così si allarga la famiglia dei conservatori europei di Meloni
L’adesione finlandese all’Ecr se da un lato conferma la spinta meloniana in seno alla nuova Ue, anche grazie al lavorìo di Raffaele Fitto, dall’altro è anticamera (assieme al voto in Finlandia, Bulgaria e in attesa di quello in Francia, Grecia e Spagna) di scenari del tutto diversi rispetto al passato: sta prendendo forma un’alleanza politica per una Commissione politica
Kiev e immigrazione, il doppio filo tra Spagna e Italia
Meloni e Sanchez convergono sui passi in avanti da compiere sin dal prossimo consiglio europeo di giugno, mentre si apre molto spazio, di manovra e di dibattito, sul capitolo cinese.
Piano Balcani, il governo accelera. Quale integrazione in Ue? Risponde Sessa
Si è tenuta a Roma la ministeriale sui Balcani, con il Commissario europeo per il Vicinato e l’Allargamento, Oliver Varhelyi, il ministro degli Esteri svedese Tobias Billström, in qualità di presidente di turno del Consiglio dell’Unione europea, e i ministri degli Esteri di Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Macedonia del Nord, Montenegro e Serbia. L’ambasciatore Sessa commenta gli impatti su sicurezza e immigrazione, sul ruolo dell’Italia e sottolinea tre criticità
Non solo Piano Mattei, il governo Meloni punta forte sulla dorsale balcanica
Lunedì prossimo Roma ospiterà la Riunione Ministeriale sui Balcani Occidentali, mentre Arera dà il via alla Balkan Energy School proprio al fine di agevolare la penetrazione settoriale in quell’area, grazie al know how italiano. Tutte le prospettive italiane nei Balcani: progetti e aspettative