Dopo l’avanzata russa nel Donbass e guardando a quanto accaduto nel 2008 in Georgia e nel 2014 in Ucraina, i leader europei dovrebbero evitare di offrire soluzioni diplomatiche al Cremlino. Le parole di John Sawers
MI6
E se Putin fallisse? Lo scenario "sensato" per i Servizi inglesi
Richard Moore, capo del Secret Intelligence Service, rilancia su Twitter un’analisi di Lawrence Freedman, professore emerito del King’s College di Londra, che spiega ciò che potrebbe andare storto per Mosca in Ucraina
Un disertore cinese è l’asso nella manica Uk e Usa nella corsa ipersonica
Un tabloid britannico rivela come l’MI6 avrebbe accolto uno scienziato da Pechino. A spingerlo a contattare l’intelligence straniera sarebbe stato il mancato riconoscimento del suo talento. Ora Londra e Washington potrebbero aver guadagnato ben due anni
Meno segreti, più vicini ai cittadini. Svolta dell’intelligence Usa
“L’approccio alla classificazione di grandi quantità di informazioni è sbagliato, danneggia la sicurezza nazionale e diminuisce la fiducia pubblica nel governo”, scrive il direttore Haines. Rafforzare il legame con la popolazione serve anche per rendere il Paese più resiliente. Anche gli 007 britannici verso una maggiore apertura
007 più vicini ai cittadini. La lezione inglese (anche per l’Italia)
Richard Moore, nel suo primo intervento pubblico da direttore dell’MI6, ha sottolineato l’importanza di aggiornare gli strumenti dell’intelligence per partite sempre più difficili ma senza perdere di vista il legame di fiducia tra cittadini, classe politica e servizi di informazione. L’analisi di Adriano Soi, docente di Intelligence e sicurezza nazionale presso la Scuola di Scienze politiche “Cesare Alfieri” di Firenze
Più aperti per essere più segreti. Il “C” Moore racconta i servizi inglesi
Quattro priorità: Cina (con “trappole del debito e dei dati”), Russia, Iran e terrorismo. E l’importanza di humint (human intelligence) e collaborazione tecnologica. Il primo discorso pubblico del capo dell’MI6
Conosci il mandarino e la cultura cinese? Gli 007 inglesi cercano te
Dopo che la Cia si è attrezzata con un centro ad hoc sulla minaccia da Pechino, si muovono anche i servizi britannici. Obiettivo: reclutare nuovi agenti, e non basta sapere la lingua
007 inglesi sul cloud Usa. Un dilemma inevitabile secondo il prof. Teti
Gli “appaltatori privati” sono diventati, in particolare nel corso degli ultimi due decenni, una componente essenziale del mondo dello spionaggio. L’analisi del professor Antonio Teti, responsabile del settore Sistemi informativi e Innovazione tecnologica dell’Università G. D’Annunzio di Chieti Pescara, esperto di Intelligence e Cyber Intelligence
Francia, Usa e ora Regno Unito. Se il capo delle spie parla turco
Sarà il diplomatico Richard Moore, oggi direttore generale degli affari politici del dicastero degli Esteri ed ex ambasciatore in Turchia, il nuovo direttore del servizio segreto di intelligence MI6, l’agenzia resa celebre da George Smiley e James Bond, i personaggi nati rispettivamente dalle menti di John le Carré e Ian Fleming. Moore entrerà in carica come nuovo “C” (chief, capo)…
Dopo Londra, Roma. La partita per il 5G vista dall'ex 007 Inkster (IISS)
Il Regno Unito è prossimo a un clamoroso dietrofront sulla cinese Huawei, che verrebbe bandita dal 5G britannico. L’Agenzia nazionale francese per la sicurezza dei sistemi informatici (Anssi) ha annunciato che non vieterà il 5G di Huawei, ma incoraggerà a non usarlo. La Germania sembra, invece, decisa a continuare sulla sua strada nonostante gli avvenimenti statunitensi: come raccontato da Formiche.net,…