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Cosa si giocano Renzi e Berlusconi con la partita del Quirinale

Riforme e Quirinale. E’ su queste due linee che si snoda il percorso della politica nei prossimi mesi. Due linee parallele, ha tenuto a precisare in una nota Giorgio Napolitano, perché il suo imminente passo indietro sarà “una decisione autonoma che non deve sovrapporsi ad altre considerazioni di carattere politico, che riguardano il governo o le riforme in Parlamento”. Ma…

Tutte le carte sparigliate del mazziere Renzi

Non è Silvio Berlusconi a dare le carte ma lui. Matteo Renzi ha messo le cose in chiaro nel faccia a faccia con Lucia Annunziata a In mezz’ora e ricordato a tutti che in questa fase politica il mazziere è lui. Le carte che si presentano sul suo tavolo non sono però così semplici per giocare e vincere la partita.…

Gli inquirinabili. Chi non può succedere a Giorgio Napolitano

L’approssimarsi, annunciato dal diretto interessato, delle dimissioni di Giorgio Napolitano da capo dello Stato e, dunque, dell’indizione delle votazioni per l’elezione del tredicesimo presidente della repubblica italiana, costituisce l’occasione, per l’intero schieramento politico-parlamentare, per interrogarsi sulla responsabilità che avranno tutti i convocandi «grandi elettori» (deputati, senatori e rappresentanti regionali) nello scegliere un nome non di parte e che veramente rappresenti…

Perché le dimissioni di Napolitano sarebbero una sconfitta per Renzi. Parla il prof. Lippolis

L’eventuale passo indietro di Giorgio Napolitano rappresenterebbe una sconfitta dell’intera classe politica, Matteo Renzi in primis. Così legge il tam tam sulle dimissioni del capo dello Stato scatenatosi nelle ultime ore il costituzionalista Vincenzo Lippolis, autore insieme a Giulio M. Salerno del recente saggio “La Repubblica del Presidente” (il Mulino). Professore, come spiega la possibile decisione del Presidente della Repubblica…

C’era una volta Torino, c’era una volta lo stile. Il dito non voleva

Carlo Di Benedetti, l’ingegnere, torinese uno che nella scelta della rappresentanza politica ha dimostrato di aver gran fiuto appoggiando Veltroni prima, Bersani poi e Renzi oggi, – lunedì a Mix 24 ha detto di Renzi che non è furbo ma intelligente, che è una spugna e ha una quantità di energia che non ha incontrato in nessun altro -, giusto…

La fenice berlusconiana risorge sotto elezioni

Qualcuno dice che gli esseri umani, nell’età del loro declino, diventano una specie di compendio sintetico delle loro azioni, un po’ come dei Bignami della propria esistenza. Non so se sia vero in generale; ma lo è senz’altro per quel che riguarda le proposizioni politiche di Silvio Berlusconi. Il lettore non sia indotto in errore: nessuno sa meglio di me…

"Ai malati serve qualcuno che li ami, non che li uccida"

il presidente della repubblica ha riaperto il dibattito sulla eutanasia. si tratta di un tema che non può essere ignorato. "ai malati serve che qualcuno li ami, non che li uccida". è il titolo dell'intervista pubblicata da tempi.it alla  baronessa Jane Campbell, membro indipendente della Camera dei Lord, che nel 2009 convinse il parlamento inglese a respingere il disegno di…

La forma e il contenuto

Renzi ha finalmente presentato la sua squadra dei ministri. Da domani sarà Presidente del Consiglio e inizierà il suo mandato. Rispetto all’ultima volta in cui mise piede al Quirinale è apparso molto più rilassato. Si è mostrato sorridente, sicuro di sé, ha fatto battute (anche piuttosto stupide) e poi ci ha tenuto a sottolineare che i ministri saranno metà uomini,…

Il salto nel buio

A guardarlo uscire dalle stanze del Quirinale –da dove poco prima aveva ricevuto l’incarico di formare un nuovo governo- Matteo Renzi è parso diverso dal solito. Il peso di un onere tanto importante d’altronde farebbe assumere anche ad un giullare toni seri e pacati. Ma l’impressione è stata di un Renzi intimidito, che ha cercato di coprire le forti (…

Ma il premier non lo deve scegliere il popolo

la staffetta (chiamiamola così per amor di patria) tra renzi e letta viene accolta dall'acido commento per il quale il primo non sarebbe mai stato votato dagli elettori. non si tratta ovviamente di un caso isolato, basti pensare al precedente, uno dei tanti, di monti. si dimentica, però, che nel nostro sistema il premier non è eletto dal popolo. è…

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